Riassunto Psicologia del bambino maltrattato - Paola Di Blasio PDF

Title Riassunto Psicologia del bambino maltrattato - Paola Di Blasio
Author Giuseppe parisi
Course Psicologia dello sviluppo i
Institution Università degli Studi di Torino
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PSICOLOGIA BAMBINO MALTRATTATO - Di Blasio, P. CAP 1: VIOLENZA VERSO I BAMBINI - definizioni e caratteristiche: A partire da una delle prime formulazioni quella del IV Colloquio Criminologo di Strasburgo (Consig. EU 1981) l'ABUSO deve intendersi come: insieme di atti e carenze, le manifestazioni sono: trascuratezza, lesioni fisiche e/o psicologiche e/o sessuali Per una definizione più ampia la Convenzione dei Dirittidei minori nel 1991 il Child Protection Register inglese classifica la trascuratezza: negligenza, fallimento cure e protezione, esposizione a pericoli, condizioni fame e freddo, discriminazioni selettivesociali e culturali il maltrattamento fisico: implica danno e fallimento nel prevenirlo l'abuso sessuale: comporta lo sfruttamento sessuale, prstituzione e pornografia l'abuso emozionale: maltarttamento psicologico Abuso: danno o abuso fisico e/o mentale, trascuratezza o trattamento negligente, maltrattamento, diverse forme di sfruttamento e abuso, sfruttamento pornograf., sfruttamento lavorativo, punizioni. Differenza violenza intrafamigliare (paesi occidentali) ed extrafamigliare (paesi via di sviluppo) O'HAGAN: distingue abuso emozionale (azione) da maltrattamento psicologico (risposta comportamentale) ENTITA' DEL FENOMENO: Studi retrospettivi fanno emergere percentuali maggiori rispetto a stime ufficiali: Studi su vittimizzazione fanno emergere che è di 3 volte più alta la percentuale delle aggressioni (15%), 5 volte più alta quella degli abusi sessuali, studi su popolazione forniscono dati più precisi: il 30 - 40 % sono casi già noti ad altri servizi; incremento di segnalazioni (tra 1989 e 1991 + 4% circa). Vittimizzazioni pandemiche: punizioni fisiche, piccoli furti, aggressioni coetanei e atti vandalismo Vittimizzazioni acute: abuso fisico e sessuale e trascuratezza. Ci sono anche casi di violenza straordinaria: omicidi, dovuti anche a trascuratezza e maltrattamenti. Rapporto governo USA 1998: aumento del 18% rispetto al 1990 (dati relativi 1996) In Italia: poca rilevanza abusi extrafamigliari fino a1990, rapido incremento dal 1995 di abuso sessuale intrafamigliare (perpetrati dal padre naturale). I BAMBINI MALTRATTATI E ABUSATI - ALCUNI DATI: Leggera prevalenza vittime femminili (circa 52%) rispetto ai maschi (48,5%) - fino al 1994 erano i maschi i casi più segnalati (53%, con numero maggiore di maltrattamento fisico). Fascia di età: prevalenza lieve tra i 7 e 9 anni - 21% tipologie violenza: 21% abuso sessuale 18% trascuratezza 8% situazioni rischio e pregiudizio 7% maltrattamento psicologico Nei dati attuali vi è aumento abusi sessuali (+21%) rispetto al 14% del 1994 L'autore della violenza: 41% padre 35% entrambi i genitori 17% madre Rispetto alla durata violenza solo il 59% è rilevata data reticenza. Circa il 31% vive condizione di abuso da più di 4 anni 41% da 2 a 4 anni il 73% è stato allontanato dalla famiglia il maltrattamento fisico tende ad aumentare con l'età fino a punta massima di 7-9 anni per poi diminuire trascuratezza colpisce bambini piccoli poi decresce, abuso sessuale nelle bambine tra 4 e 6 anni (aumento segnalazioni diminuzione età vittime) Il rapporto fra età e durata conferma situazioni non acute ma croniche di rapporti famigliari (permanenza in famiglia con il crescere dei bambini permanenza per più di 4 anni) il 64% padre perpetra abusi e maltrattamenti rispetto a 8% entrambi i genitori, l'1% solo madre. CARATTERISTICHE DEI CONTESTI VIOLENTI: Anche se non è così netta la distinzione, viene suddiviso in due gruppi: 1- dove domina l'abuso sessuale più trascuratezza e maltrattamenti 2- dove domina maltrattamento fisico associato a trascuratezza, maltrattamento psicologico Non è possibile riferirsi ai processi che inducono alla cronicità delle violenze, ma è possibile descrivere stati di cronicità. I quali si trasformano in organizzazioni psichiche e comportamentali interiorizzate e patologiche

coerenti con il Sé. Altro aspetto è il sistema famigliare e conseguente mancanza di protezione da parte di entrambi. Riassumendo - aspetti chiave dai quali possono dipendere fattori protettivi: 1- compresenza forme di abuso 2- processualità ed evoluzione dell'abuso 3- cronicità 4- mancata protezione genitori FORME DI VIOLENZA E CONSEGUENZE PSICOLOGICHE: la violenza psicologica è presente in tutte le forme di violenza è determinante la posizione di entrambi i genitori (abusante l'uno disinteressato l'altro) la progressione o il sommarsi delle violenze MALTRATTAMENTO PSICOLOGICO: è presente in tutte le forme di violenza in generale: la reiterazione dei pattern comportamentali o modelli relazionali insistono sul bambino: idea di valere poco, sentirsi non amato, non desiderato,isolamento forzato L'Office for the study of the Psicological Rights of the Child dell'Indiana University tenta di operazionalizzare gli atti del maltrattamento psicologico: 1- disprezzare 2- terrorizzare 3- isolare 4- mancare di responsività emozionale 5- sfruttare Sintomi: disturbi alimentazione, enuresi= emissione involontaria urina, ridotta sensibilità emozionale, mancanza fiducia negli altri, depressione, ritardo nello sviluppo Sono state individuate connessioni tra maltrattamento psicologico e legame d'attaccamento, adattamento e competenze sociali, problem solving, abilità cognitive, apprendimento scolastico e problemi comportamentali. I bambini maltrattati psicologicamente organizzano attaccamento INSICURO nella misura tra 70-100% i trascurati tendono a deficit in abilità cognitive e risoluzione problemi I principali indicatori fisici: difficoltà crescita prima infanzia, disturbi nel linguaggio e ritardi nello sviluppo in età prescolare. Indicatori comportamentali: impulsivi, iperadattamento, tentativi suicidi, disordine condotta, disturbi del sonno, inibizioni, depressione, paure, autodistruttivià ecc Il MODELLO DI GRYCH E FINCHAM: evidenzia la processualità e dinamiche delle reazioni dei bambini: Il CONFLITTO E LA MANCANZA DI INFORMAZIONI= cioè la non elaborazione psicologica di ciò che gli accade ha conseguenze negative. (in una prima fase di elaborazione primaria tentano di capire se la situazione è pericolosa. La tendenza è di colpevolizzarsi su ciò che gli accade – vittimizzazione impotenza) L'attribuzione delle cause al Sé provoca bassa autostima, vergogna, senso di colpa, confusione I più piccoli sopravvalutano la propria possibilità di influenzare i comportamenti propri genitori, i più grandi valutano più realisticamente grazie a maturità cognitiva e capacità di coping TRASCURATEZZA: caratteristiche: assenza di cure e indifferenza, la pervasività a lungo termine difficoltà a prenderne atto da parte delle vittime Nei casi più gravi può provocare la morte per carenze alimentari, cure e protezione Nella forma estrema si traduce in abbandono Diverse forme: trascuratezza fisica trascuratezza emozionale trascuratezza medico sanitaria trascuratezza educativa Le ricerche hanno mirato a far emergere somiglianze e differenze tra maltrattamenti fisici e trascuratezza le conseguenze psicologiche: attaccamento INSICURO con prevalenza attaccamento ANSIOSO/EVITANTE ABUSO SESSUALE: L'abuso non si presenta mai da solo Il disagio mentale che ne deriva ha importanti fattori di rischio a breve e lungo termine Nei bambini abusati si riscontrano i sintomi post-traumatici da stress Negli ultimi anni si presentano forme di abuso sessuale ritualizzato, satanico, occulto MALTRATTAMENTO FISICO: E' quello riconosciuto più facilmente Anche in questi casi sono riscontrabili i sintomi post traumatici da stress, fenomeni di rimozione Simili alle altre forme di violenza: disturbi della socialità, difficoltà ad assumere punto di vista altrui, condotta sociale, bassa stima di sé, ridotta affettività più consistenti sono i deficit neurologici, quelli cognitivi, difficoltà nel linguaggio e abilità cognitive

Altri punti in comune con trascuratezza: maggiore vulnerabilità a malattie, attaccamenti INSICURI, sfiducia in se stessi, difficoltà a fidarsi degli altri. CAP. 2 CONSEGUENZE PSICOLOGICHE E PROCESSI DI SVILUPPO LO SVILUPPO CAPACITA' COGNITIVE E SOCIALI: Un fattore di rischio associato alla inadeguatezza nelle cure è il disinteresse per le caratteristiche dello sviluppo del bambino Le carenze nell'interazione precoce incidono su capacità comunicative e cognitive, altrettanto dimostrato sono la reintroduzione di modalità interattive adeguate con effetto compensatorio Il ruolo TUTORIO del caregiver è decisivo I neonati sono capaci di comportamento organizzato e spontaneo La PREDISPOSIZIONE ALLA RELAZIONE SOCIALE è data da: 1-funzioni ritmiche 2-attitudine al riconoscimento della voce e dei volti umani RITMI INTERATTIVI: LA SUZIONE E LO SGUARDO Il ciclo sonno-veglia ha ritmicità biologica La SUZIONE = definita MICRO-RITMO con periodicità biologica (nell'allattamento il bambino non ha posizione passiva ma influenza attivamente gli atteggiamenti della madre) LA RELAZIONE MADRE-BAMBINO = Comportamenti contingenti, Diade, Sistema d'Interazione La NUTRIZIONE = è precursore del dialogo (già a 3 MESI) Una seconda area dove si sviluppa una interazione ritmica è quella VISIVA = COORENTAZIONE VISIVA (che favorisce l'assimilazione dell'ambiente) PREREQUISITIVI UDITIVI E VISIVI: Il neonato riesce a discriminare suoni umani e non umani La continuità tra vita intrauterina ed extra uterina spiega la capacità di riconoscimento voci LA SINCRONIA INTERATTIVA è coerenza di modulazione tra movimenti del neonato e genitore Anche la PERCEZIONE è prerequisito sociale innato Intorno ai 2 MESI scopre il "partner sociale" Intorno ai 3 MESI le "occhiate distinte" sono indicative di assimilazione e comprensione della complessa rete di informazioni Intorno ai 3 MESI è in grado di distinguere espressioni di gioia, tristezza, collera Tra i 5 e 9 mesi fanno seguito espressioni più complesse come la paura (paura estraneo) Dopo il 1° ANNO compaiono le EMOZIONI SOCIALI = timidezza, vergogna, colpa. In seguito compaiono le EMOZIONI MISTE REGOLAZIONE EMOTIVA ED EMOZIONI SOCIALI: Alcune evidenze sperimentali mostrano come nell'interazione si determinano aspettative che creano difficoltà se vengono disattese Il RIFIUTO EMOTIVO provoca anche nei bambini di 3 MESI alti livelli di rabbia, attività ridotta e ritiro sociale Abbiamo visto come lo sviluppo delle emozioni è connesso all'interazione con gli adulti i bambini maltrattati sviluppano immagine negativa di sé Le madri maltrattanti tendono ad accentuare le emozioni negative dei propri figli i bambini trascurati riducono le emozioni Il maltrattamento e la trascuratezza in età precoce determinano problemi in: regolazione emozioni, comprensione ed interpretazione stati affettivi altrui LA COLPA E LA VERGOGNA: Sono collegate, dopo il 1° ANNO di vita alla SOCIALIZZAZIONE, PRATICHE EDUCATIVE, CONTESTO CULTURALE Richiedono il riconoscimento di sé come separato dagli altri Hanno valenza relazionale, mentre la rabbia, gioia, paura rappresentano RISPOSTE EMOTIVE PRECOCI che richiedono la funzione dell'adulto per dare significato Richiedono una percezione del senso della trasgressione e aver acquisito senso propria identità TANGNEY: considera la VERGOGNA come componente chiave di un certo numeri di disturbi psicologici e la considera sempre distruttiva la COLPA è data dalle azioni o dalle cose fatte o non fatte, la VERGOGNA viene direttamente coinvolto il Sé Spesso nei bambini maltrattati e abusati è presente sia colpa che vergogna La colpa è associata alla sfiducia in se stessi, la vergogna al giudizio degli altri Le limitate capacità cognitive dei più piccoli non aiutano a distinguere il danno causato da quello subito COLPA, VERGOGNA, CONSAPEVOLEZZA DI SE': LEWIN: considera che i bambini non ancora consapevoli di se stessi non sono in grado di reagire appropriamente a situazioni di imbarazzo

A 2 ANNI hanno una prima sensibilità alle norme (sono in grado di percepire regolarità ambientale e standard richiesti) A 2- 3 ANNI sono in grado di percepire sentimenti ed emozioni altrui e di regolare il proprio comportamento in accordo con ciò che percepiscono dagli altri A 3 ANNI emerge la capacità di far FINTA e gestire l'AMBIGUITA' (capacità distinzione della realtà dalla finzione) (capacità di comprendere la PROSPETTIVA MENTALE altrui = cioè capire pensieri e concetti di altri) 4 ANNI capaci di cogliere le FALSE CREDENZE A 4 ANNI si approfondisce la COMPETENZA EMOTIVA derivata da valutazione cognitiva in relazione al'ambiente A 4-5 ANNI sono in grado di mettersi nei panni degli altri Per distinguere colpa e vergogna occorre valutazione secondaria che permette di separare il Sé e le situazioni Verso gli 8 ANNI è possibile raggiungere questa consapevolezza e attribuzione del Sé VITTIMIZZAZIONE EMOTIVA: Le classiche reazioni di vittimizzazione ai maltrattamenti e abusi sono: disorganizzazione disorientamento sentimenti di vulnerabilità incredulità poi si fanno strada sentimenti contrastanti come: rabbia, paura, inadeguatezza, colpevolizzazione, umiliazione, vergogna Quando la vittima ha un'età inferiore agli 8 anni non è in grado di distinguere le responsabilità proprie da quelle altrui, ciò lo porta a viversi sentimenti di colpa e di vergogna Le manifestazioni di disagio psicologico dovute a abusi sessuali sono: autosvalutazione e percezione di aver meritato la violenza La spirale della vergogna porta ad una chiusura precludendo la possibilità di poter esprimere attraverso la narrazione la complessità delle esperienze subite LEWIN: gli aspetti della vergogna toccano corde del Sé percepito anche mostruoso inducendo reazioni di difesa ed evitamento IL LEGAME D'ATTACCAMENTO: Secondo una prospettiva più ampia di quella di Bowlby relativa alle forme di attaccamento in relazione alle figure di attaccamento selettive, sono considerate importanti anche altre figure sempre stabili. Ad esempio la FUNZIONE VICARIANTE di un adulto attento e sensibile ai bisogni del bambino BOWLBY: considera l'attaccamento come SISTEMA DI CONTROLLO CIBERNETICO basato su processi di elaborazione di informazioni che entra in azione quando il soggetto si trova in situazioni di pericolo, disagio, propensione a cercare vicinanza protettiva quando si è vulnerabili Quando al comportamento di vicinanza si risponde con RILUTTANZA il bambino reagirà con un attaccamento ANSIOSO La continuità dell'attaccamento oltre al suo periodo di formazione e influenza caratterizza la memoria episodica e semantica, l'immagine di Sé e degli altri, formando il MODELLO OPERATIVO INTERNO che è il nucleo profondo della PERSONALITA' (un modello operativo interno RIFIUTANTE induce a percepire il mondo come non amico) STILI DI ATTACCAMENTO: Con riferimento al modello teorico di BOWLBY la AINSWORTH attraverso la STRANGE SITUATION descrive tre stili di ATTACCAMENTO: PATTERN A: ATTACCAMENTO INSICURO EVITANTE: madre insensibile ai bisogni proprio figlio che rifiuta contatto fisico quando ha paura o sta male, instaura un legame ANSIOSO INSICURO, e per le modalità di risposta del figlio alla separazione e riunione viene detto ATTCCAMENTO EVITANTE DISTACCATO. (non manifestano sconforto, esibiscono eccesso di autonomia, non manifestano bisogni affettivi, non mostrano rabbia e si mostrano distaccati. La tendenza all'esplorazione è spostamento di attenzione organizzata per minimizzare la paura disattivando o reprimendo il comportamento di attaccamento la disattivazione è solo J235) PATTERN B: ATTACCAMENTO SICURO: quando la madre è responsiva e sensibile, alla separazione esprimono sconforto ma sono in grado di esplorare l'ambiente.

Sanno che se piangono avranno risposte e quindi lo fanno meno e in caso di necessità, dopo la protesta si calmano accogliendo l'abbraccio della madre PATTERN C: ATTACCAMENTO ANSIOSO AMBIVALENTE: madre imprevedibile nelle risposte, ossia affettuosa quando non è il bambino a richiederlo o a rifiutare quando invece è il bambino a richiederlo. Alla separazione enfatizzano proteste,sono inconsolabili, non esplorano l'ambiente e al momento della riunione con la madre scaricano su di essa la rabbia e la frustrazione accumulata (rabbia disfunzionale) Il bambino focalizza la sua attenzione sulla madre, quindi sulla relazione, è assorbito dalla figura d'attaccamento ma non riesce ad usarla come base sicura Sarà poi la costruzione dei Modelli Operativi Interni ad indirizzare l'individuo nell'interpretazione delle informazioni del mondo esterno e la costruzione del Sé Nel PATTERN A (insicuro evitante) la rappresentazione della FDA come di non disponibile, rifiutante, distante ed ostile costruirà l'immagine di sé non in grado di suscitare nell'altro risposte positive, essere non meritevole di amore, mantenersi a distanza nonostante il desiderio di vicinanza. Nel PATTERN B: (sicuro) la rappresentazione della FDA disponibile e positiva nelle risposte ai bosogni il Sé sarà degno di amore e sicuro delle proprie esigenze possiedono valore e significato Nel PATTERN C: (ansioso ambivalente) è più complesso. Il mantenimento della relazione con la FDA sarà a carico suo e deve fare delle cose per ottenere attenzione e vicinanza penserà che gli altri siano oggetti che si possono manipolare, controllare, non dotati di centri autonomi (E' possibile pensare che nell'età adulta un comportamento maltrattante e distruttivo può essere interpretato come tentativo di protezione di se stessi dai sentimenti dolorosi non elaborati) Solo nel 1986 - 1990 si è individuata un'altra forma di attaccamento: PATTERN D: DISORGANIZZATO DISORIENTATO considerato un fallimento del legame d'attaccamento, inacapace di strutturare un comportamento con FDA, mescolando avvicinamento ed evitamento. Comportamenti dissociati, la funzione integratrice della coscienza è turbata dalle molteplicità dei modelli operativi Tre studi su bambini tra 11 e 18 MESI hanno evidenziato: il 13-15% di attaccamento EVITANTE (pattern A) o ansioso ambivalente (pattern C) corrispondeva bambini maltrattati fisicamente (43-55%), trascurati (42-45%), nei maltrattati e trascurati l'attaccamento ansioso ambivalente (pattern C) è di 20-30% rispetto al gruppo di controllo ATTACCAMENTO NEI BAMBINI MALTRATTATI E ABUSATI: Già verso fine 1° anno di vita i bambini maltrattati fisicamente sono in grado di essere ACCOMODANTI Mostrano COMPULSIVE COMPLIANCE = ipervigilanza nei confronti adulto e rapida accondiscendenza. Nei bimbi di 2 anni l'aumento della compulsive compliance contrasta con il normale sviluppo dell'autonomia e indipendenza E' anche vero che non tutti i bambini sviluppino stessi atteggiamenti, sono generalmente divisi in due categorie: 1-NEGATIVO RESISTENTE 2-COMPULSIVAMENTE ACCONDISCENDENTE I bambini trascurati presentano configurazioni diverse: desiderano vicinanza FDA quando sono ansiosi e spaventati ma hanno imparato la non risposta ai loro bisogni. Quindi si sentono incapaci di comunicare con esse intensificano richieste di vicinanza rischiando di divenire stressanti per FDA. Per bambini EVITANTI AMBIVALENTI si sviluppa una contro organizzazione basata su apparente autonomia e indipendenza come risposta all'assenza di cure del caregiver. Per l'attaccamento DISORGANIZZATO DISORIENTATO tipico nei bambini maltrattati e famiglie a rischio vi è un insieme di movimenti e azioni contraddittori e confusi. il 28% è di bambini di famiglie problematiche il 54% di famiglie a basso reddito con madri depresse l'82% di famiglie maltrattanti. Le strategie di attaccamento disorganizzato e i modelli operativi interni sono seri precursori di evoluzioni psicopatologiche Alcuni studi evidenziano che i bambini maltrattati mostreranno difficoltà in relazioni sociali, scarse competenze cognitive ed emotive e sintomi depressivi, già in età scolare. Sono evidenziati i comportamenti disorganizzati come precursori di comportamento aggressivo (il 71% dei bambini aggressivi ha attaccamento disorganizzato) L'attaccamento disorganizzato sembra essere condizionante per un aumentata vulnerabilità, ansia,

fobie, percezione di un Sé cattivo e disturbi dissociativi. La FDA è a sua volta spaventata e spaventante, segno di un legame tra esperienze nei primi anni di vita che a loro volta hanno condizionato le esperienze di adulti. Ma le conseguenze negative precoci possono svanire o ridursi, è la PERSISTENZA nel tempo di condizoni di disagio e la COSTANZA ambientale che sono maggiormente determinanti. ATTACCAMENTO ED ESPERIENZE SUCCESSIVE: Oltre a considerare il tipo di legame d'attaccamento va c...


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