28) IL CANDIDATO E’ AL PRIMO GIORNO DI LAVORO PRESSO UNA STRUTTURA E DEVE PROCEDERE ALLA RACCOLTA DELLE URINE DELLE 24 H PER UNA PAZIENTE AFFETTA DA INCONTINENZA FECALE. DESCRIVA LE PROCEDURE DA ATTUARE PDF

Title 28) IL CANDIDATO E’ AL PRIMO GIORNO DI LAVORO PRESSO UNA STRUTTURA E DEVE PROCEDERE ALLA RACCOLTA DELLE URINE DELLE 24 H PER UNA PAZIENTE AFFETTA DA INCONTINENZA FECALE. DESCRIVA LE PROCEDURE DA ATTUARE
Author Angela Volpicelli
Course Tirocinio 3
Institution Università degli Studi di Roma Tor Vergata
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28) IL CANDIDATO E’ AL PRIMO GIORNO DI LAVORO PRESSO UNA STRUTTURA E DEVE PROCEDERE ALLA RACCOLTA DELLE URINE DELLE 24 H PER UNA PAZIENTE AFFETTA DA INCONTINENZA FECALE. DESCRIVA LE PROCEDURE DA ATTUARE...


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28) IL CANDIDATO E’ AL PRIMO GIORNO DI LAVORO PRESSO UNA STRUTTURA E DEVE PROCEDERE ALLA RACCOLTA DELLE URINE DELLE 24 H PER UNA PAZIENTE AFFETTA DA INCONTINENZA FECALE. DESCRIVA LE PROCEDURE DA ATTUARE La raccolta della diuresi delle 24 ore è strettamente correlata alla quantità totale di urine raccolte ed è importante che la procedura venga eseguita nel modo corretto per ottenere un campione valido e scongiurare errori analitici e diagnostici. Per ottenere un capione valido, l’infermiere: accerta la presenza della prescrizione medica all’esecuzione dell’esame; identifica il giusto paziente; identifica lo scopo per cui si raccoglie il campione e sceglie i presidi adatti, con particolare riferimento al contenitore di raccolta: esso normalmente è un contenitore a bocca larga dalla capienza di almeno due litri; per esami specifici, come ad esempio il dosaggio dei valori di acido vanilmandelico (VMA) - la cui quantità escreta nelle 24 ore rappresenta un marker dei tumori del tessuto cromaffine (feocromocitoma, neuroblastomi) - è necessario un recipiente contenente Acido Cloridrico; determina il livello di collaborazione dell’assistito, lo informa sull’indagine diagnostica che si mette in atto come da prescrizione medica e lo istruisce sulle fasi della procedura: alle ore 7.00 del mattino (orario convenzionale) svuotare completamente la vescica e gettare le urine; da quel momento in poi raccogliere nel contenitore tutte le urine della giornata e della notte, fino ad arrivare a comprendere quelle delle ore 7.00 del mattino successivo. (Durante la raccolta conservare il contenitore a riparo dalla luce diretta e da fonti di calore. Se il contenitore in uso contiene Acido Cloridrico, fare attenzione a non inalare i vapori del conservante e ad evitare il contatto con occhi, pelle, mucose e indumenti; a tale scopo, non urinare direttamente nel recipiente contenente l’acido cloridrico, ma urinare in altro contenitore e travasare di volta in volta l’urina in quello contenente l’acido cloridrico. In caso di contatto accidentale con l’acido, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua); invita il paziente a bere almeno 1,5 litri di acqua nell’arco delle 24 ore; in base alle disposizioni aziendali procede all’etichettatura del campione con i dati dell’assistito; in base alle disposizioni aziendali invia il campione al laboratorio analisi (solitamente entro due ore), unitamente a dati anagrafici, età, peso e altezza del paziente, quantità totale prelevata (se si invia solo un campione preso dalla quantità totale), esami prescritti. Analisi specialistiche e ruolo dell’infermiere Vi sono casi nei quali la raccolta della diuresi delle 24 ore è prescritta per indagini specialistiche che richiedono una particolare preparazione del paziente; una delle responsabilità infermieristiche è quella, di concerto con il medico, di educare il paziente sull’alimentazione da seguire nei giorni precedenti l’esame. Qualche esempio: se l’indagine è volta alla misurazione del dosaggio di acido indolacetico 5-OH (il cui aumento può indicare tumori carcinoidi prevalentemente del tratto intestinale), l’infermiere istruirà il paziente ad evitare cibi quali banana, pompelmo, prugna, noce, melanzana, pomodoro e avocado nei tre giorni precedenti l’esame e nel corso delle 24 ore di raccolta;

se l’indagine è volta alla misurazione del dosaggio di acido vanilmandelico – catecolamine totali (diagnosi e follow-up di neuroblastomi ganglioneuromi, ganglioneuroblastomi), l’infermiere istruirà il paziente ad evitare di assumere caffè, tè, cioccolato, frutta secca, banane, avocado, kiwi nei tre giorni precedenti l’esame; se l’indagine è volta alla misurazione del dosaggio di idrossiprolina (indice di presenza o comparsa di metastasi ossee), l’infermiere istruirà il paziente ad evitare cibi contenenti collagene, come carne e derivati, pesce, gelatine, marmellate, brodi e sughi estratti da carne; se l’indagine è volta alla misurazione del dosaggio di aldosterone (aumenta nei casi di iperaldosteronismo primario, secondario e in tutte le patologie che determinano diminuzione di potassiemia e volume ematico, con conseguente riduzione di afflusso alle arteriole afferenti renali; diminuisce in caso di insufficienza surrenale primaria e secondaria), l’infermiere istruirà il paziente a seguire una dieta con normale apporto di sodio nelle 3 settimane precedenti l’esame. Questo esame serve a valutare : - La capacità di diluizione e concentrazione del rene - Diagnosticare disordini del metabolismo del glucosio - Per determinare la quantità di costituenti specifici delle urine (albumina, amilasi e creatinina) RACCOLTA DI CAMPIONE DI URINA AD ORARIO Per la raccolta oraria dei campioni di urina sono necessari appositi contenitori con o senza conservanti forniti dal laboratorio e conservati nel ripostiglio o nel bagno del paziente. Sull’etichetta del campione devono essere indicate la data e l’ora di ogni minzione in aggiunta alle altre informazioni identificative RACCOLTA DATI - Determinare la capacità del paziente di capire le istruzioni e di provvedere alla raccolta del campione di urina in modo autonomo. Verificare se è necessario per l’esame richiesto che il paziente assuma liquidi o terapie specifiche - Verificare se sono necessarie prescrizioni particolari per l’esame richiesto MATERIALE CORRENTE - Contenitore di raccolta delle urine con o senza il conservante - Etichetta per l’identificazione del campione - Modulo di richiesta per il laboratorio - Padella o pappagallo - Avviso da letto per indicare gli orari previsti per la raccolta delle urine - Guanti monouso - Contenitore pieno di ghiaccio, laddove non fosse disponibile un frigorifero TECNICA - Prima di effettuare la procedura, presentarsi e verificare l’identità del paziente. Spiegare al paziente cosa si sta facendo, perché e come può collaborare. Dare al paziente le seguenti informazioni e istruzioni: scopo del test e come può collaborare, l’ora di inizio e di fine della raccolta del campione, che tutta l’urina, dopo l’orario di inizio della raccolta, deve essere conservata e messa nei contenitori, che l’urina non deve essere contaminata da feci e/o carta igienica - Lavare le mani e osservare le procedure per il controllo delle infezioni - Provvedere alla riservatezza del paziente - Iniziare la raccolta o Chiedere al paziente di urinare nella padella o nel pappagallo. Gettare la prima urina e documentare l’ora di inizio della raccolta. Raccogliere tutta l’urina delle minzioni successive, compresa quella del giorno dopo all’ora di fine raccolta.

o Chiedere al paziente di assumere la quantità di liquidi richiesta per alcuni esami o di ridurre l’assunzione di liquidi o Dovrebbero essere valutate e documentate le entrate e le uscite di liquidi o Istruire il paziente e urinare sempre nella padella o nel pappagallo e a informare il personale infermieristico dopo ogni minzione o Numerare in sequenza i contenitori di urine (es., 1°campione, 2°campione, 3°campione) se sono richiesti campioni separati - Raccogliere tutti i campioni richiesti o Mettere ogni campione nel contenitore opportunamente etichettato. Per le raccolte a orario bisogna raccogliere tutti i campioni di urina. Se si salta la raccolta di una delle minzioni, potrebbe essere necessario iniziare dal principio la raccolta a orario o Se la parte esterna del contenitore di raccolta si è sporcato con l’urina, deve essere pulito con acqua e sapone indossando i guanti o Assicurarsi che durante il tempo di raccolta, ogni campione sia conservato in frigorifero. Se non c’è un frigorifero, i campioni devono essere conservati nel ghiaccio o Misurare la quantità di urina di ogni campione, se richiesto o Chiedere al paziente di raccogliere l’ultimo campione di urina da 5 a 10 minuti prima della fine della raccolta o Informare il paziente quando la raccolta è terminata o Rimuovere gli avvisi e il materiale di raccolta posizionati nella stanza e nel bagno del paziente o Togliere e gettare i guanti o Lavare le mani - Documentare tutte le informazioni utili sulla cartella clinico-infermieristica del paziente. Registrare l’ora di inizio e di fine della raccolta nella documentazione del paziente includendo il nome del test, la data e l’ora di raccolta e tutti i dati infermieristici DELEGA La raccolta dei campioni delle urine delle 24 ore o frazionata nel tempo, può essere delegata al personale di supporto o ai familiari del paziente previa valutazione delle loro conoscenze e abilità e del grado di complessità assistenziale...


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