8042021 Psicologia DEL Lavoro E Delle Organizzazioni B PDF PDF

Title 8042021 Psicologia DEL Lavoro E Delle Organizzazioni B PDF
Author Matilde Castelletti
Course Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Summary

Appunti di lezione...


Description

8/04/2021 PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI B !

Giuseppe Scaratti: [email protected] Orario ricevimento: il martedì dalle 16 alle 17 previo appuntamento via email Obiettivi: (1) (2) (3) (4) (5)

acquisire mappe teoriche e concettuali per l’interpretazione di fenomeni e processi legati al mondo delle organizzazioni; Promuovere orientamenti per la spendibilità dello psicologo nei contesti lavorativi ed organizzativi Sensibilizzare all’impegno di approcci e strumenti in un’ottica di professionalizzazione Conoscere e utilizzare dispositivi metodologici e strumentali utili all’analisi delle organizzazioni Individuare metodologie e strumenti utili per analizzare vincoli e opportunità che caratterizzano la relazione tra soggetto, lavoro, gruppi e organizzazioni.

Outcome previsti al termine del corso: 1. Capacità di utilizzare un glossario di base per interpretare fenomeni connessi all’esperienza lavorativa e organizzativa 2. Capacità di descrivere e commentare eventi e scenari organizzativi emergenti 3. Capacità di riconoscere e analizzare dinamiche psicologiche diffuse nei contesti organizzativi 4. Capacità di cogliere e differenziare caratteristiche e potenzialità degli orientamenti psicologici impiegati nei contesti lavorativi e organizzativi 5. Capacità di individuare condizioni e opportunità d’uso dei principali approcci psicologici in ambito organizzativo

BIBLIOGRAFIA: Argentero, Cortese, Psicologia delle organizzazioni. Cortina, Milano (2018) A scelta uno tra i seguenti: Varchetta (1998) Ascoltando Primo Levi. Organizzazione, narrazione, etica, Guerii e Associati Milano Fabbri (2004) La memoria della regina. Pensiero, complessità, formazione. Guerii e Associati, Milano Zanarini (1990) Diario di viaggio, Guerii e Associati, Milano.

ESAME: Scritto. Criteri: Appropriatezza e consistenza del linguaggio impiegato in relazione ai contenuti trattati. Capacità di sviluppare connessioni e ricordi tra concetti diversi. Capacità di elaborazione critica. Setting didattico: “Formare una testa ben fatta significa creare un’attitudine generale a porre ed a trarre problemi e sviluppare principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro un senso.” (Morin, 2000) Orario: 10.00-12.30 DIMENSIONI CHE LA PSICOLOGIA DEL AVORO AFFRONTA 3 LIVELLI:

LIVELLO DI ANALISI: SOGGETTIVO TIPICI OGGETTI DI STUDIO

AMBITI/SETTORI DI APPLICAZIONE

DISCIPLINE COINVOLTE

preferenze, motivazioni, attitudini, abilità, attenzione, memoria, rappresentazioni mentali, personalità, competenze, effetti sull’individuo di mutamenti esterni/interni, critica thinking

selezione, orientamento, collocazione occupazionale, socializzazione, pianificazione carriere, addestramento & formazione, valutazione potenziale e delle prestazioni, sicurezza, analisi dei compiti e fattori di rischio, job design, rotation, enrichment

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Teoria dell’organizzazione, Comportamento organizzativo, Psicologia generale, Psicologia dell’apprendimento, Psicologia dinamica e della personalità, Ergonomia, Medicina del lavoro

LIVELLO DI ANALISI: GRUPPALE TIPICI OGGETTI DI STUDIO

AMBITI/SETTORI DI APPLICAZIONE

DISCIPLINE COINVOLTE

Influenza sociale, processi intra/inter gruppo, socializzazione, dinamiche relazionali , presa di decisioni, leadership, processi di cooperazione e conflitto, comunicazione interpersonale

Sviluppo abilità sociali, team building, progettazione e riorganizzazione processi, ristrutturazione di gruppi, gestione delle persone, stili direzionali e di comando, team work supporting

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Psicologia sociale, Sociologia del lavoro e dell’organizzazione, Psicologia economica.

LIVELLO DI ANALISI: ORGANIZZATIVO TIPICI OGGETTI DI STUDIO

AMBITI/SETTORI DI APPLICAZIONE

DISCIPLINE COINVOLTE

Relazioni interruppe, culture & climi, comunicazione organizzativa, partecipazione, dinamiche di potere, costi di transazione istituzionali, cambiamento & apprendimento organizzativo

Analisi organizzativa, consulenza & sviluppo organizzativo, modelli di negoziazione e transazione istituzionale, azioni formative e apprendimento organizzativo, gestione della conoscenza, politiche e strategie di gestione risorse umane, relazioni con territorio e stakeholders.

Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, Teoria dell'organizzazione, Organizzazione aziendale, Politiche del lavoro, Economia della conoscenza

NUOVI SCENARI LAVORATIVI E ORGANIZZATIVI Sviluppare competenze nuove, utilizzarle velocemente, farne un asset competitivo. CARATTERISTICHE EMERGENTI: - Reattività ai mutamenti; - Flessibilità, adattamento di strutture e processi; - Focalizzazione: core business e distintività - Rapidità di recupero: coping di imprevisti La psicologia centra perché vengono sollecitate le risorse intangibili.

Siamo in un contesto dove la conoscenza è un fattore cruciale, è un punto di riferimento importantissimo da curare, gestire, alimentare, condividere, promuovere. I processi comunicativi sono sfidati. La psicologia: perché c’entra? Cosa centra? In che senso c’entra? Una conoscenza di queste realtà e dei loro mutamenti in corso è necessaria per capire il significato che in quanto psicologi abbiamo all’interno di questi contesti, scenari. La psicologia è un insieme di sfaccettature. È importante che ci siano diverse interpretazioni della scienza psicologica perché fa parte della storia e della configurazione die paradigmi esistenti. La psicologia c’entra perché evidenzia il fatto che ci sono tante visioni, c’è una pluralità di rappresentazioni. Non è solo l’uomo che fa le scelte, anche i robot. Nell’imperfezione dell’umanità c’è qualcosa che la robotica non riesce a cogliere. La pluralità degli insiemi ci aiuta a guardare la diversità e anche ad integrarle. La complessità fa parte del gioco. Affrontare la complessità vuol dire attraversarla, non modificarla. La psicologia c’entra perché vengono sollecitate le risorse intangibili e il capitale intellettuale: quelle skills legate alle dimensioni motivazionali, emotive, che toccano il pensiero critico. Sono dunque dotazioni personali, intellettive, cognitive e affettive. Reagire richiede una competenza personale: non solo in termini di intervento terapeutico, ma anche di prevenzione e costruzione positiva. La psicologia ci porta a cogliere anche gli aspetti irrazionali, non solo razionali. C’è la dimensione della soggettività, la nostra originalità, identità, personalità, è peculiare, siamo noi, non ci sono dei cloni. La relazionalità, la psicologia ci dice che siamo dentro dei rapporti, c’è anche il noi. Nel lavoro, sei in rapporto costante e quotidiano con gli altri. Il bersaglio è il tema dell’apprendimento => continuamente apprendere (Vygotskij). Bruner dice che il nostro Sé è continuamente in costruzione. Dunque: la psicologia è essenziale in questo campo perché evidenzia il fatto che ci sia una pluralità di visioni su oggetti comuni: ad esempio, non c’è solo l’uomo economico che fa dei calcoli sul rapporto costi-benefici, ma anche l’uomo psicologico. Questo tema ci consente di rispettare le diversità e la complessità della natura umana. La pluralità di visioni apre dimensioni quali: • Irrazionalità: l’uomo non è solo un essere razionale; • Soggettività: l’importanza del soggetto, dell’individuo; • Relazionalità: la psicologia ci dice che siamo dentro legami e rapporti; • Aspetti simbolici : linguaggi, culture; • Coscienza; • Apprendimento; (Vygotskij) • Identità (Bruner) RITRATTO “Steve è un tipo molto riservato e appartato, invariabilmente gentile, ma poco interessato agli altri e al mondo che lo circonda. Mite e ordinato, ha bisogno di una vita tranquilla e regolata. Ha una seria passione per i dettagli.” Le parole, la sintassi, i simboli contenuti in questo breve ritratto sono peculiarmente evocativi. Ci fa venire in mente qualcuno che ha determinate caratteristiche. Potremmo parafrasare questa descrizione con ulteriori immagini e descrizioni. Steve è un rappresentante di commercio o un bibliotecario? Bibliotecario. È una visione. Noi dovremmo incontrarlo, colloquiare con lui, proporgli dei test, capire chi è.

DIVERSI PUNTI DI VISTA

CONIGLIO / PAPERA

Il dato percettivo non cambia. Ciò che cambia è la prospettiva. La prospettiva è data dal linguaggio. Il linguaggio fa da discriminatore della capacità di leggere diversamente alcune cose. Il linguaggio riveste di significato un dato percettivo che non cambia. Utilizziamo elementi simbolici che caratterizzano e danno un’attribuzione di senso. C’è una capacità di analisi e costruzione di significato che itene conto degli stili, della complessità, degli equilibri sfidati e sfidanti. C’è anche un’altra dimensione importante: la semiotica. Pensiero abduttivo: non abbiamo la certezza delle cose, ma questi indizi appoggiano una visione. Questo centra con la psicologia di lavoro perché dobbiamo dare interpretazioni, chiavi di lettura a situazioni e scenari che si susseguono quotidianamente. Dobbiamo interpretarli, spiegarli, anche se la spiegazione non è sempre semplice e dobbiamo saper cogliere elementi mistero che sono in gioco nelle interpretazioni. Lo psicologo del lavoro è chiamato a cogliere e interpretare i significati, le organizzazione di uno spazio, le dinamiche di interazione all’interno di diverse figure professionali. La psicologia del lavoro è sollecitata a costanti approcci di lettura, di interpretazione e a far cogliere le diverse prospettive che danno origine alle diverse letture. Questo è un elemento importante molto richiesto oggi. Uno dei motivi per cui lo psicologo è una delle figure importanti attualmente è perché c’è un bisogno di dare un senso, acquisire consapevolezza di possibili risposte a domande profonde....


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