Appunti cartesio passioni dell anima PDF

Title Appunti cartesio passioni dell anima
Author Sara De Carolis
Course Storia della filosofia - l.m.
Institution Università degli Studi Roma Tre
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Riassunto del testo utilissimo per sostenere l'esame...


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LE PASSIONI DELL’ANIMA di R. DESCARTES

PASSIONI DELL’ANIMA di RENÉ DESCARTES PARTE 1 (ARTICOLI 1-50) Composizione dell’opera:  Articoli 1-6: sulle passioni in generale  Articoli 7-16: sulle passioni del corpo  Articoli 17-27: sulle funzioni del corpo e dell’anima. Cartesio inaugura un’etica SCIENTIFICA e nasce il linguaggio della scienza. “Le Passioni dell’Anima” è il testo in cui si riconosce la morale di Cartesio, anche se è molto restio a scrivere di morale per paura degli incompetenti che non la capirebbero e per la malignità degli avversari. Perché si rifiuta di scrivere un’etica? Perché ritiene che il suo compito sia quello di condurre RETTAMENTE la RAGIONE. COMPITO di CARTESIO aiutare a GIUDICARE BENE; una volta raggiunto questo l’individuo possiede il FARE BENE.  Che è conseguenza del BEN GIUDICARE. “Le Passioni dell’Anima” è una delle ultime opere di Cartesio, scritta quando ormai il suo sistema risulta essere MATURO. Per Cartesio la FILOSOFIA è come un ALBERO le cui RADICI sono la METAFISICA, il TRONCO la FISICA e i RAMI sono la MEDICINA e la MORALE. La FISICA è la linfa. La MORALE di Cartesio ha come fondazione la FISICA. MORALE  fioritura della filosofia di Cartesio  Restio a manifestarla per paura di essere accusato di essere ATEO.  Cartesio non nega l’esistenza di Dio MA non fa dipendere da Dio i criteri del funzionamento dell’umanità. Quando si impegna a scrivere una MORALE lo fa per mostrare la completezza della sua opera. La domanda etica a cui risponde Cartesio è : “Quale cammino seguirò nella vita?”

Scopo dell’ETICA indicare il cammino da seguire nella vita. Per ben dubitare di tutto, come fare nel frattempo a vivere?  Cartesio dice che si usa una MORALE PROVVISORIA che consente di consente di condursi bene nella vita in attesa della MORALE PERFETTA. Esempio: in attesa della casa nuova, vivo in una casa provvisoria con il minimo necessario alla sopravvivenza. Cartesio individua alcune regole della MORALE PROVVISORIA: 1. perseguire nella direzione intrapresa perché da qualche parte conduce, anche se è errata;

Martina Caliari

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2. meglio cambiare se stessi che non cambiare le circostanze  Cartesio viene accusato di STOICISMO. 3. comportarsi secondo gli usi e i costumi della propria nazione  Cartesio viene accusato di CONFORMISMO. Sono regole del buon senso ci si comporta così fino a quando non si arriva alla MORALE PERFETTA. MORALE PERFETTA si trova nei principi della filosofia dove Cartesio chiarisce che la possibilità di una MORALE PROVVISORIA e MORALE PERFETTA nasce dalla distinzione tra USO DELLA VITA e CONTEMPLAZIONE DELLA VERITÀ. C’è un uso della vita che è la CERTEZZA MORALE se il cibo me lo dà la mamma c’è la certezza morale che sia buono. MORALE PROVVISORIA dà indicazioni pratiche  Solo con la CONOSCENZA PERFETTA possiamo accedere a una MORALE PERFETTA.

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Produce di essere risoluti nell’azione anche quando NON c’è RISOLUTEZZA nel PENSIERO. Argina esiti disastrosi che potrebbero venire dal DUBBIO.

Se si trasforma il modo di pensare della volontà, la struttura dell’agire, chi è il soggetto di questa morale? C’è una trasformazione del soggetto della morale? Noi non riusciamo a dire “l’uomo/ la persona della scienza” ma diciamo “SOGGETTO”.  Nell’antichità non esiste  In greco: colui che è sotto ( non c’è) = non esiste nemmeno nel mondo latino. SOGGETTO  esito del cogito cartesiano rispetto alla razionalità scientifica. PASSIONI IN GENERALE (1-6) ARTICOLO 1 Tratta del rapporto tra AZIONE e PASSIONE. Cartesio non ha un atteggiamento di recupero dell’antichità, anzi, tutto ciò ricevuto dagli antichi è insufficiente e non fa riferimento alle passioni. Se ci si vuole avvicinare al VERO si ha una sola possibilità  allontanarsi da tutto ciò che è stato detto dagli antichi. Cartesio rompe con tutto ciò che è stato detto prima di lui; bisogna azzerare il sapere per evitare che il sapere trascini con sé gli errori del passato. Per Cartesio anche ciò che è PROBABILE è da mettere nel FALSO.  Esistono solo il VERO e il FALSO. Quello di Cartesio è un progetto di rinnovamento radicale. AZIONE e PASSIONE non sono due cose diverse MA sono la stessa cosa in relazione a due soggetti diversi.

Esempio: A compie l’azione  per A che la compie è un’AZIONE,  per B che la riceve è una PASSIONE.

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Le PASSIONI per Cartesio si distinguono solo tra cose che competono al CORPO (RES EXTENSA) e cose che competono all’ANIMA (RES COGITANS). Ciò che è PASSIONE nell’ANIMA è AZIONE nel COPRO. Sono pregiudizi dell’infanzia quelli che ci condizionano e ci impediscono di attribuire all’anima ciò che è dell’anima e al corpo ciò che è del corpo. Secondo Cartesio gli antichi mettevano troppe cose nell’anima e li critica  vedi Platone e Aristotele. Per Cartesio di anima ce n’è una sola, la RAGIONE, il resto è affare del corpo. ARTICOLO 2 Per conoscere le passioni dell’anima è necessario distinguerle da quelle del corpo (anima vs corpo). La regola per raggiungere questo scopo è il problema della DISTINZIONE per essere valida una conoscenza deve essere chiara e DISTINTA (non deve essere confusa). ARTICOLO 3 Specifica come procedere, quale regola seguire per distinguere le funzioni del corpo e quelle dell’anima. CORPO ciò che noi sperimentiamo sul nostro corpo e sui corpi inanimati. ANIMA tutto ciò che non si attribuisce al corpo. ARTICOLO 4 Cartesio esclude una posizione intermedia tra anima e corpo. Poiché il CORPO NON PENSA, se c’è un pensiero lo si colloca nell’ANIMA. Aristotele è il bersaglio nascosto di tutta l’opera di Cartesio.  Secondo lui l’anima è il PRINCIPIO DI MOVIMENTO, dove c’è movimento c’è anima. Cartesio non è d’accordo con ciò che dice Aristotele, secondo lui si può avere movimento senza avere anima. La realtà si spiega come corpo in movimento e quindi non c’è bisogno dell’anima. CONCLUSIONE ARTICOLO 4 tutto il calore e il movimento dell’uomo NON dipendono dal pensiero (ANIMA) MA dipendono dal CORPO. ARTICOLO 5 In questo articolo, Cartesio tratta dell’errore che si commette nel credere che sia l’anima a dare calore e movimento al corpo. L’ostacolo a capire le passioni è dovuto al fatto che nessuno ha ben distinto, prima di Cartesio, ciò che è del CORPO e ciò che è dell’ANIMA. Esempio: CORPO MORTO prima si pensava che quando c’è vita c’è anima e quando l’anima abbandonava il . corpo questo moriva, quindi diventava privo di calore e movimento;  poi, si ha un’inversione di comprensione, ossia: l’abbandono dell’anima è l’EFFETTO del cessare del calore e del movimento NON la CAUSA. Conclusione: l’uomo muore perché il corpo si corrompe, quindi l’anima se ne va. Immagine sotto: Cartesio alla scrivania con un libro aperto e un piede sopra un altro libro. Il piede sul libro indica il non tenere in considerazione (azzerare) il sapere precedente.

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Nell’immagine sono presenti solo due autori: 1. Cartesio stesso alla scrivania, 2. Aristotele: è di Aristotele il testo che Cartesio tiene sotto al suo piede. È un’immagine di rottura con il passato.

ARTICOLO 6 Quale differenza c’è tra corpo vivente e corpo morto? È la stessa differenza che c’è tra un orologio che funziona e uno che non funziona. Il nostro corpo è un ingranaggio di vita che non ha bisogno dell’anima per funzionare. AUTOMA macchina che si muova da sé. Per Cartesio diventa la modalità di descrivere l’uomo senza ricorrere all’anima. Modelli di movimento: orologio  organo ARTICOLO 7 Cartesio spiega come funziona la macchina del corpo umano (automi, macchine delle fontane, ecc..)  Spiega alcuni punti:  Circolazione del sangue: scoperta fatta da William Harvey nel 1616.  Muscoli;  Nervi: piccoli tubi all’interno dei quali si muovono “SPIRITI ANIMALI”  Sono corpi molto piccoli e agitati da un movimento velocissimo (art 10), non hanno a che fare con l’anima Cartesio prende la MACCHINA (TECNICA) per spiegare il CORPO (NATURA).  Non è l’anima che fa muovere le lancette di un orologio MA l’orologio segna le ore perché è disposto così, ha un determinato meccanismo che muove le lancette, è privo di volontà; anche per il corpo vale la stessa cosa. PASSIONI DEL CORPO (7-16) FUNZIONI DELL’ANIMA (17-27) Le azioni comprendono: 1. IMMAGINAZIONI 2. PENSIERI L’anima per Cartesio è completamente razionale.

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ARTICOLO 17 All’anima possiamo associare sia le AZIONI (volontà) E PASSIONI (percezioni).  Atti volontari che vengono diretti dall’anima. Sono percezioni o conoscenze che si trovano in noi ma non è l’anima a produrle. ARTICOLO 27 Cartesio arriva a definire le funzioni dell’anima. “Percezioni o sensazioni o emozioni dell’anima che si riferiscono a essa, in particolare sono causate dagli spiriti animali”. Questa definizione viene divisa in TRE PUNTI: 1. percezioni, sensazioni o emozioni dell’anima 2. si riferiscono a essa 3. sono causate dagli spiriti animali ARTICOLO 28 Chiarimento sulla definizione di “passioni dell’anima”. Punto 1: PERCEZIONI, SENSAZIONI, EMOZIONI termini che esprimendo l’unione di anima e corpo, fanno riferimento a conoscenze “confuse e oscure”, sentimenti ricevuti dall’esterno, emozioni che mutano con forza lo stato dell’anima. PASSIONI pensiero senza volontà. Cartesio parlerà di DEBOLEZZA DELL’ANIMA. Chi patisce e chi agisce?  intreccio anima- corpo. Prima di Cartesio l’uomo veniva descritto come ANGELO (ANIMA) e BESTIA (CORPO); per Cartesio, invece, l’uomo non è ne angelo ne bestia. È attraverso le passioni che si gioca l’unità dell’uomo  l’unione di anima e corpo testimonia, appunto, le passioni. Definizioni di:  PERCEZIONI pensieri che NON SONO azioni o atti di volontà. Sono oscure e confuse a causa dello stretto legame con il corpo.  SENSAZIONI  sono ricevute dall’anima così come riceve gli oggetti esterni.  EMOZIONI  questi pensieri creano dei movimenti nell’anima. (emozioni: qualcosa che si muove). ARTICOLO 29 Punto 2: SI RIFERISCONO AD ESSA (ANIMA) Le passioni dell’anima si distinguono sia dalle sensazioni di oggetti esteriori, sia interiori al nostro corpo. Punto 3: SONO CAUSATE DAGLI SPIRITI ANIMALI Si riferiscono all’anima ma non hanno in lei la loro causa, come le volizioni, bensì gli spiriti.  Non si riferiscono al corpo.

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ARTICOLI 31/32/33 Questi sono gli articoli dedicati alla GHIANDOLA PINEALEEPIFISI  Per la sua forma simile ad una pigna. La GHIANDOLA PINEALE viene individuata da Cartesio come la cerniera di giuntura tra l’anima e il corpo. Per Cartesio l’anima è nel CERVELLO NON nel CUORE come credevano gli antichi. Il corpo, gli spiriti animali e la ghiandola pineale causano le PASSIONI.  Movimento del corpo che causa effetti. Il corpo che produce tanto sangue e calore attorno allo stomaco e agli intestini è causa della passione amorosa nei confronti un determinato oggetto (ARTICOLO 102: LA TUA AMICIZIA MI SCALDA IL CUORE) Il corpo potrebbe essere anche EFFETTO delle passioni perché le passioni possono modificare il corpo stesso (ARTICOLI 98-100). Le passioni parlano attraverso il corpo (capitolo 1 passioni della scienza). Esempio: arrossire arrossisco perché mi emoziono o perché mi vergogno. Il corpo è sintomo delle passioni. La stessa CAUSA può produrre diversi EFFETTI  esempio: uno spavento può provocare paura o far prendere coraggio. Lo stesso EFFETTO può essere prodotto da numerose CAUSE  esempio: un lupo e un tuono possono provocare paura. ARTICOLO 40 Principale effetto delle passioni. Rapporto causa- effetto  tipo di spiegazione che ha funzionato fino a Cartesio: la causa non spiega l’effetto. 1500 il concetto di causa va in crisi quando non riconoscendo più la realtà come dotata di un’essenza, il passaggio da causa a effetto non è più così scontato. Cartesio sposta il problemi negli EFFETTI.  Partendo da qui è più facile risalire alle CAUSE. A che cosa serve la PASSIONE? Serve a disporre l’anima a volere le cose a cui predispone il corpo. La passione prende il posto della VOLONTÀ. Cartesio non sceglie: Ne la via della repressione delle passioni

ne la via dell’esaltazione delle passioni

sceglie la strada di conoscere le passioni per poi usarle. ARTICOLO 44 Volontà, ghiandola e abitudine. Possiamo per ABITUDINE creare un diverso orientamento (pag. 46/47) Non è sempre la volontà a generare il movimento ma l’ABITUDINE. Esempio  STUDIO: io non studio, perché non mi piace farlo MA mi piaci tu. A te piace studiare, di conseguenza anche io mi impegno nello studio. Rapporto anima- corpo  AZIONE INDIRETTA

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Esempio: per guardare lontano la mia pupilla si allarga, per guardare vicino si restringe. Io non posso decidere di allargare o restringere la pupilla MA posso decidere di guardare lontano o vicino. Il corpo può ottenere degli effetti che sono conseguenze di altre volontà. Le passioni possono agire solo indirettamente. La rappresentazione delle passioni ci fa orientare la volontà in un senso o in un altro. ARTICOLO 47 Per Cartesio l’anima non è una lotta all’interno (come per Platone) ma è una sola ed è RAZIONALE. ARTICOLI 48/49/50 Questi articoli riguardano la DEBOLEZZA DELL’ANIMA. ANIME DEBOLI sono quelle che si lasciano trasportare dalle passioni presenti. ANIME FORTI  sono quelle che combattono le passioni con le proprie armi, cioè con i giudizi basati sulla conoscenza razionale. Chi è in continuo contrasto e non sa scegliere ha un’ANIMA SCHIAVA e INFELICE. ARTICOLO 50 Non c’è anima tanto debole che non possa, se ben guidata, acquisire un potere assoluto sulle sue passioni.  Visione ottimistica di Cartesio l’uomo scientifico è colui che sa controllare e orientare le sue passioni. PARTE 2 (PASSIONI PRIMITIVE/ FONDAMENTALI: ARTICOLI 51-148) Composizione dell’opera:  Articoli 51-52 cause e funzioni delle passioni  Articoli 53-68 enumerazione delle passioni  Articoli 69-95 le sei passioni fondamentali  Articoli 96-136 fisiologia delle passioni  Articoli 137-148 sull’uso delle passioni Se conosciamo bene che cosa opera il corpo e anche l’anima, possiamo condurre, guidare e utilizzare le passioni. Ci sono delle passioni di base, definite FONDAMENTALI  bisogna individuare quali sono gli elementi minimi, semplici, i quali, componendoli, mi danno il tutto. Esempio 1: quando ho un problema devo scioglierlo nelle sue parti semplici per comprenderlo. Esempio 2: colori giallo + rosso = arancione Giallo + blu = verde Dalla connessione dei colori base ottengo tutti gli altri colori. Un passaggio importante è capire quale è la funzione delle passioni e come si possono enumerare (ARTICOLO 52) Cartesio enumera le passioni in base all’importanza affettiva dell’oggetto produttore di passione.  La FUNZIONE di tutte le passioni consiste nel DISPORRE L’ANIMA E VOLERE ciò che la natura ci indica come utile e nel disporre l’anima a perseverare la volontà. PASSIONE può essere compresa come una lente di ingrandimento che fa capire all’anima ciò che è bene per lei.

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Enumerazione delle passioni le sei passioni primitive/ fondamentali: 1. MERAVIGLIA 2. AMORE 3. ODIO 4. GIOIA 5. TRISTEZZA 6. DESIDERIO Qualunque passione è un composto di queste sei. Due di queste passioni fondamentali sono OPPOSITIVE (amore/ odio, gioia/ tristezza) e due non hanno il loro opposto (meraviglia e desiderio). MERAVIGLIA (ARTICOLI 70-78) Che cosa è? Sorpresa, novità per ciò che è diverso e non è come me lo aspettavo. Due aspetti importanti:  La meraviglia è stupore  Questo stupore ci coglie prima di capire se ci conviene o no Utile o non utile; bene o male. La meraviglia precede il bene o il male che è dentro. Questa passione è la prima delle sei passioni fondamentali. Perché non ha un contrario? Perché se non c’è MERAVIGLIA non c’è PASSIONE. Si potrebbe dire che il contrario della meraviglia è l’assenza della passione. ARTICOLO 70 Definizione di MERAVIGLIA  è una sorpresa improvvisa dell’anima per cui si volge a considerare con attenzione gli oggetti come rari o straordinari.  Mi rappresento l’oggetto come raro. La passione è una rappresentazione della realtà (realtà: compresa/ conosciuta attraverso la conoscenza) Che cosa crea la MERAVIGLIA? La meraviglia cambia la direzione degli spiriti. Per Cartesio è una passione e ha un suo ruolo nell’economia umana MA rispetto al sapere è alternativa e ostacolo alla scienza  la meraviglia non fa scattare le domande del processo scientifico. L’eccesso di meraviglia è lo STUPORE invece di mettere in movimento il nuovo lo rende immobile. Per Cartesio solo chi ha buone capacità è in grado di meravigliarsi. ARTICOLO 74 Sull’utilità delle passioni. A che cosa giovano? A che cosa nuocciono? Le passioni rafforzano e fanno durare nell’anima pensieri che è bene che essa conservi e che senza di ciò potrebbero svanire. AMORE/ ODIO (ARTICOLI 78-83) L’amore/ odio nasce quando subentra quell’aspetto che alla meraviglia era sconosciuto, ovvero buono/ cattivo nei miei confronti. Buono: conveniente Cattiva: non conveniente Amore e odio è una forma di una relazione di unità e separazione.

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La parte del corpo che produce l’amore è il CUORE. Le parti del corpo che producono odio sono MILZA e FEGATO. AMORE/ODIO emozione dell’anima cagionata dal movimento degli spiriti che la incita a unirsi volontariamente agli oggetti che sembra convenirla/ a voler essere separata dagli oggetti che sono nocivi. Amore e Odio dipendono dal corpo. Ci sono diversi tipi di amore (ARTICOLI 81-84):  Benevolenza  Concupiscenza  Affezione  Amicizia  Devozione La differenza è il RAPPORTO: affezione: da superiore a inferiore Amicizia: rispetto a un pari Devozione: da inferiore a superiore DESIDERIO (ARTICOLI 86-90) Agitazione dell’anima che la dispongono a volere per il futuro quanto si rappresenta come a lei consono. Agita il cuore con maggior violenza di tutte le altre passioni e fornisce al cervello maggior copia di spiriti. I quali, passando di là nei muscoli, rendono tutti i senso più acuti e tutte le parti del corpo più mobili. Il desiderio inserisce l’elemento temporale: cioè qualcosa che devo voler possedere anche per il futuro. Il desiderio:  Non ha una passione contraria;  Vi sono tante specie di desiderio quante ve ne sono di amore e odio;  I desideri più considerevoli e forti nascono dal DILETTO e dall’ORRORE (art.89) FUGA e AVVERSIONE nascono dall’orrore GRADIMENTO nasce dal diletto. Qui Cartesio colloca il desiderio sessuale. GIOIA/ TRISTEZZA (ARTICOLI 91/ 92) Un bene con il quale sono in contatto mi procura GIOIA. Un male con il quale sono in contatto mi procura TRISTEZZA. GIOIA  emozione dell’anima che consiste nel godere del bene per le impressione del cervello che le rappresentano come proprie. È disposta da un atteggiamento del corpo. ARTICOLI 93/ 94 Cause di GIOIA e TRISTEZZA Gioia e tristezza possono essere provocate anche dalla speranza o dalla disperazione ossia dal pensiero di beni o di mali futuri così come di beni o di mali passati e rimasti vivi nel ricordo. In questo modo gioia e tristezza alludono a un rapporto della coscienza con se stessa (articolo 95). ...


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