Archeologia e Archeometria del tessuto PDF

Title Archeologia e Archeometria del tessuto
Author Claudia Janas
Course Scienze della moda e del costume
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 50
File Size 3.4 MB
File Type PDF
Total Downloads 30
Total Views 148

Summary

Download Archeologia e Archeometria del tessuto PDF


Description

Archeologia e Archeometria del tessuto 16.04.2020-Lezione 1 L’uomo venuto dal ghiaccio: ricostruzione dell’equipaggiamento di Oetzi 1)Mantello: in fibra vegetale, 2)Perizoma: in pelle di capra conciata, 3)Due contenitori di Betulla: all’interno foglie di acero, 4)Copricapo: in pelle d’orso, 5)Amuleto in marmo, 6)Faretra con 14 frecce, 7)Tunica in striscia di pelliccia, 8)Esca per il fuoco, 9)Cintura con borsa, 10)Ascia in rame, 11)Borsa in pelle: all’interno un gomitolo di corda e tendini di animali, 12)Calzature di cuoio imbottite di fieno Altezza: 1,62 metri -Età: 40-50 anni-Peso: 50 kg-Periodo: 3.350 a.C.-Origine: tirolese Il tessuto era uno dei beni primari, insieme al cibo, più legati all’uomo, data la necessità di coprirsi. Oltre all’uomo si sono conservati anche altri oggetti come borsa in pelle, e oggetti realizzati con fibre di natura vegetale (intrecci vegetali realizzati a mano, tra quelli più utilizzati: fibre vegetali da stelo (es. lino e canapa), ma nel Nord-Europa molto utilizzati anche Iuta e Ortica. Con gli studi archeometrici si è potuto capire quali sono state le Materie prime sfruttate. Facendo dei calcoli si è riuscito a capire da dove proveniva quest’uomoà cioè dalla pianura anche se è morto sulle Alpi. È stata ritrovata una grossa quantità di arsenico sui capelli, ciò fa capire che lavorava il rame. L’uomo ha conservato anche altre fibre, tra cui Capelli e Peli. È stata effettuata anche una ricostruzione degli oggetti indossati dall’uomo (mantello, scarpe e tunica). Una rappresentazione unica nel suo genere ritrae un telaio verticale a pesi. Trovato a Chiusi, il celebre skyphos a figure rosse, ritrae Penelope e Telemaco (suo figlio) davanti al telaio con la stoffa di suo suocero Laerte. Penelope seduta su sgabello e vestita di himation e chitone ha sospeso la tessitura, al suo fianco si trova Telemaco vestito di un manto drappeggiato. L’imponente telaio, disegnato sullo sfondo, è il vero protagonista della rappresentazione. Penelopeà rappresentazione della donna casalinga la quale disfaceva la tela per non finirla mai e non risposarsi di nuovo. Le donne lavorano nella filiera tessile, lavorano alla preparazione di lucignoli,ecc.. La rappresentazione è emblematica, la donna al centro sta filando con delle fuseruole, vi sono anche due donne che lavorano al telaio per la produzione finale. Era un telaioà simbolo della lavorazione tessile in Grecia, ma anche nel nostro mondo mediterraneo e occidentale. Skyphos (bicchiere a due manici) Attica a figure rosse (440 a.C. circa) Chiusi, Siena -Museo Archeologico Nazionale Mosaico dell’abside nella Basilica di San Vitale (Ravenna), Imperatrice Teodora di Bisanzio (Mosaico datato al 547) Mosaicoà al centro imperatrice Teodora di BISANZIO che mette in mostra il suo ruolo sociale, la sua ricchezza con vesti ricche rispetto ad altri; vi è quindi la rappresentazione del proprio status. L’arte greca è un’arte di corpi La scultura vuole rappresentare il Bello Ideale attraverso: • Corpi armonici • Forme idealizzate, ricercando i tratti migliori à Il bel corpo era l’incarnazione dei massimi valori fisici ed etici à onnipresente come elemento fondamentale della cultura greca. Chitone ampio – Peplo – Chitone ionico La Grecia risplende nell’abito Caratteristiche dell’abito: • Linee morbide ed eleganti • La cintura sotto il seno • Realizzato con stoffe leggere ed impalpabili, • Bordi decorati da motivi geometrici (meandro), ricamati o tessuti in tinta contrastante • Fitta pieghettatura • Drappeggio Copia romana da originale greco, MANN.

Si noti la fitta serie di fibule che ferma l’abito sulla spalla e scende sul braccioà cintura sotto il seno, quindi vita alta. I Romani e l’abito d’ispirazione Ellenica • Ispirazione Greca à mantenne la vita alta e il drappeggio, ma fu semplificato nelle fogge. • Arricchito da spille o fibule à Danzatrici, Hydrophorai (portatrici di acqua), giovani donne vestite di peplo dorico affibbiato sulle spalle. La Rivoluzione francese e le nuove ideologie Illuminismo e Neoclassicismo: • Volontà di indipendenzaà • Rifiuto di ogni costrizioneà ripresa dei valori classici Le nuove ideologie forniscono un movente pratico all’evoluzione dell’abbigliamento Ricerca di: • Linearità, equilibrio ed eleganza • Libertà del corpo e dei movimenti Semplificazione delle fogge Stile Neoclassico àStile Impero L’abito greco nell’800: • Impiego di tessuti leggeri e impalpabili • Colori chiari, come il marmo delle statue greche • Vita altissima, segnata da una cintura sotto il seno • Abiti trasparenti, a volte portati bagnati per lasciar intravedere le forme • Coperte solo da uno scialle elegantemente drappeggiato sulle spalle. Napoleone e l’abito Stile Imperoà • Gli orli si accorciarono alla caviglia e le stoffe si appesantirono • Nasce l’abito da corte e da città Stile Imperoà queste forme richiedono colori chiari. Grazie ad analisi scientifiche si è riusciti a comprendere che le statue che oggi conosciamo prive di colore, dovevano essere Tinte, piene di colori (policromi)à sarebbe dovuta essere quella la normalità.

Augusto di Prima Porta: Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14 d.C.) Imperatore Augusto era sostanzialmente vestito da generale con abiti colorati.

L'archeologia (dal greco ἀρχαιολογία composto dalle parole ἀρχαῖος «antico» e -λογos "discorso" o "studio") e la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lasciato (architetture, manufatti, resti biologici e umani). Obiettivo: l'acquisizione di conoscenza delle culture umane attraverso lo studio delle loro manifestazioni materiali. In passato venne definita come scienza ausiliaria della storia, adatta a fornire documenti materiali per quei periodi non sufficientemente illuminati dalle fonti scritte. Dall’archeologia stessa si costruisce di per sé la storia. La ricerca archeologica e le sue finalità L'archeologia mira alla ricostruzione della storia della presenza umana su un territorio, prendendo le mosse dallo studio dei segni che questa vi ha lasciato. Il terreno con i suoi materiali e le strutture sepolte sono infatti i depositari di questi segni. (Enciclopedia Treccani) "L'archeologo non scava oggetti, ma esseri umani" (M. Wheeler, 1890-1976)

Nei tempi più remoti l'archeologo andava alla ricerca del "pezzo" importante, del "tesoro", mettendo a soqquadro il sito archeologico, distruggendo e confondendo tutto il materiale "minore". Ancora in tempi recenti alcune classi di materiali vengono considerate di serie B e mancano opportune metodologie di scavo. Domande: "Di che cosa e fatto? Da dove proviene? Come e stato realizzato? La scienza dei materiali, basata su indagini fisiche, chimiche, mineralogiche, geologiche ecc., viene sempre più in aiuto allo studio del materiale antico per rispondere ad alcune delle domande poste sopra. Gli studi eseguiti dagli specialisti in questi settori danno origine ad una nuova scienza multidisciplinare: l'archeometria. In questa maniera, l'archeometria si affianca indissolubilmente alle altre due discipline, la storia e l'archeologia, per uno studio multidisciplinare e multivalente del nostro passato e del nostro patrimonio culturale. Si tratta dell'uso di tecniche scientifiche e di metodologie specialistiche applicate all'archeologia ed alla storia dell'arte col fine di estrarre informazioni storiche, culturali e ambientali del passato. ARCHEOMETRIA: Le ricerche scientifiche applicate all’archeologia e più generalmente ai beni culturali basati su metodi di tipo qualitativo (di cosa è composto l’oggetto) e quantitativo. “Qualsiasi studio di reperti e dati archeologici con strumenti e metodi che siano propri delle discipline scientifiche” (Mannoni 1996) FINALITA’: “spazio di applicazione delle scienze sperimentali e naturali alla conoscenza materiale dei beni culturali a fini storici e conservativi”. (l’Aiar, Associazione italiana di archerometria) METODO DEL RADIOCARBONIO (carbonio-14). Analisi C14 (INFN-LABEC Firenze) Frammento da Pompei rinvenuto nel corso di interventi di scavo ottocenteschi. La stoffa è realizzata a maglia con fibre di seta Bombyx mori. STUDIO COMPARATO CALCHI E TESSUTI le impronte di stoffe sulle superfici dei calchi sono state messe sistematicamente a confronto con i numerosi frammenti tessili carbonizzati d’area vesuviana, permettendo di istituire confronti particolarmente stringenti con gli originali e aggiungendo nuovi dati a quelli raccolti sulla serie dei reperti tessili d’area vesuviana. Immagini a confronto delle tracce di tessuti impresse sui calchi e degli originali della collezione tessile rispettivamente di qualità fine; media; e grossolana. Fine > 20 F/ cm Media > 10 F/ cm Grossolana ≤ 10 F/ cm Ma cosa è un tessuto? Il tessuto è un manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l'opera di tessitura. Tecnicamente un incrocio ortogonale di fili, il cui intreccio forma la superficie tessile. Intreccio realizzato tramite un macchinario, ovvero telai sostanzialmente manuali (in antico). ARMATURA SEMPLICE- SAIA Kilt scozzese – tessuto Tartarn la cui armatura è la saia (armature base con alcuni derivati) In Europa questo tipo di armature erano la tra più diffuse, realizzate in fibra animale (vello animale-lana).

ARMATURA SEMPLICE - SAIA 1)Tessuto carbonizzato di lana da Pompei , colore nero dovuto al processo di carbonizzazione. 2)Tessuto a saia 1:2, “denim” in cotone. Jeans

DERIVATI DELLA SAIA: LOSANGHE Tessuto moderno, sciarpa in lana. Tessitura artigianale, Assunta Perilli, Campotosto, Abruzzo

Kulturhistorik ACCESSORI PER (ripresa di alcuni volte può essere -Tessuto in oro in tutto e per tutto, con realizzazione -Particolare tessuto in oro Pompei H&M (SN3O)Museo Archeologico Nazionale di

Oseberg, Norvegia, IX secolo Museum, Norvegia CAPELLI E FASCETTE AUREE oggetti del mondo antico, che a causale altre no) Ercolano (reperti in fili d’oro, filati grafica) Affresco Pompeiano Napoli

Elementi base della catena operativa tessile Processi di conservazione dei frammenti tessili archeologici Analisi archeometriche applicate allo studio del tessuto antico e per la sua ricostruzione Schedatura e interpretazione dei dati Esempio di schedatura e interpretazione a livello storico-archeologico dei dati acquisiti in fase di analisi attraverso 3 casi studio: 1. Frammento di un tessuto dell’Egitto copto in buono stato di conservazione (IV-VI secolo d.C.) 2. Frammento tessile carbonizzato proveniente da Pompei (I secolo d.C.) 3. Frammento mineralizzato proveniente da Pompei (I secolo d.C.) Elementi base della catena operativa tessile Panoramica generale degli aspetti fondamentali dell'antica tecnologia tessile. Saranno esaminate le basi dei processi tecnologici coinvolti nella catena operativa “chaîne opératoire” della produzione tessile: - l’estrazione della materia prima, - la lavorazione delle fibre tessili naturali (animali e vegetali), - processi di filatura e tessitura, - la finitura e la tintura delle stoffe. Queste conoscenze sono indispensabili per poter affrontare le analisi e saperne interpretare i risultati. (all’esame: analisi tessuto) CATENA OPERATIVA TESSILE- “Chaîne opératoire” Il processo di trasformazione delle materie prime nel prodotto finito è frutto di una catena operativa complessa, il cui esito strettamente legato

alle capacità tecniche e alle tradizioni culturali di coloro che li realizzarono. Il tessuto si deve considerare come risultato quindi di una complessa interazione tra le risorse naturali, tecnologia e società. Analisi morfologiche: Microscopio elettronico a scansione- Microscopio polarizzatore Analisi fisiche spettroscopia Analisi tecniche Stereomicroscopio digitale Analisi tecniche Stereomicroscopio digitale Stereoicroscopio digitale Analisi RAMAN Analisi chimiche HPLC Lo studio Di ogni fase produttiva ci serve per riesumare quali sono stati i processi per la creazione di un determinato tessuto. ANALISI SU FRAMMENTI TESSILI DA CONTESTO ARCHEOLOGICO • Microscopia ottica per l’analisi delle superfici tessili: modalità di realizzazione della stoffa a telaio, costruzione dei filati e realizzazione di decori e ricami. • Microscopia elettronica a scansione per l’individuazione delle fibre tessili e dei filati metallici impiegati per la produzione dei tessuti. Consente inoltre lo studio delle tracce riconducibili alle modalità e al grado di lavorazione dei materiali sottoposti ad indagine. Entrambe le tecniche sono applicabili a tessuti con differenti modalità di conservazione: proprietà organiche originarie, carbonizzati e mineralizzati Verranno enunciate le differenti modalità di conservazione dei manufatti tessili archeologici (esempi: suole realizzate con intreccio vegetale, realizzate allo stesso modo delle espadrillas ritrovate in area VesuvianaPompei), vale a dire le condizioni ambientali e microambientali e i processi che favoriscono la sopravvivenza delle fibre organiche (es. processi di mineralizzazione, carbonizzazione ecc.). MODALITÀ DI CONSERVAZIONE DEI TESSUTI -Mineralizzazione: contatto con metalli, -Mineralizzazione: calcinazione, -Proprietà organiche originarie, -Carbonizzazione Analisi archeometriche applicate allo studio del tessuto antico e per la sua ricostruzione Verranno presentate le diverse metodologie d’indagine archeometrica applicabili allo studio dei tessuti antichi. Verranno di volta in volta forniti esempi di analisi condotte su tessuti archeologici di periodi e contesti differenti. -Analisi microscopiche, -Analisi chimiche, -Analisi spettroscopiche. Processi di conservazione dei frammenti tessili archeologici Questi due aspetti sono indispensabili per poter successivamente scegliere le strumentazioni d’indagine e l’iter analitico più appropriato allo studio del tessuto. Verrà fornita una panoramica delle principali fibre tessili naturali e delle loro proprietà: Lino (Linum Usitatissimum), canapa (Cannabis sativa), cotone (Gossypium L.), seta (Bombyx Mori), Lana (Ovis). 20.04.2020-Lezione 2 Il tessuto e la sua valenza simbolicaàIl tessuto come prodotto di un lavoro simbolico, come veicolo di autorappresentazione dell’individuo (appartenenza ad una determinata cultura, status sociale, ricchezza ecc.): • «tessuto come linguaggio non verbale» Eleganza, semplicità e attenzione alle forme del corpo Attenzione e valorizzazione della silhouette, del colore e della forma. Così inizia la storia del vestire nel mondo greco. Il vestito non viene utilizzato soltanto a scopo funzionale, lo si utilizza anche in maniera simbolica: es riti funebri. TINTINNABULO di BOLOGNA: Bologna, necropoli dell'Arsenale – Tomba degli Ori, tintinnabulo. a) scena di tessitura – ultimo quarto VII secolo a.C.; b) scena di filatura – ultimo quarto VII secolo a.C.(Gleba 2008). à rinvenuto nella Necropoli di Bologna. È rappresentato sul tintinnabulo il ciclo della lavorazione della lana (scena di tessitura, -scena di filatura). Periodo romano, 753 a.C. – d.C. 476à Toga: Autorità e potere

STATUS SOCIALE 5)Toga PraetextaàMateriale: Decoro a banda rossa, Indossata da magistrati e sacerdoti e dai giovani fino ai 16 anni. 1)Toga Pictaà Materiale: Oro e porpora, Indossata da generali vittoriosi e dall’Imperatore per eventi importanti 2)Toga Trabeaà Materiale: lana bianca e bande in porpora e rosso, Indossata inizialmente dai re, poi dai consoli e dai sacerdoti in determinate cerimonie, infine diviene segno distintivo dell’ordine equestre romano. 3)Toga Candidaà Materiale: Lana sbiancata, Indossata da candidati che concorrevano per il consolato à indossata da Cicerone, di lana, la quale nel mondo antico era un materiale di colore non prettamente bianco). 4)Toga Pullaà Materiale: Lana scura grigio scuro o marrone, Indossata di colore scuro per indicare il lutto 6)Toga Pura / Virilisà Materiale: Lana bianca (successivamente anche in lino), Indossata dai cittadini di classe media e sesso maschile. Simbolo del passaggio dei giovani (fino 16 anni) all’età adulta. Veniva indossata per la prima volta nella cerimonia solenne. PORPORA MATERIALE PREGIATO E SINONIMO DI RICCHEZZA Nella mitologia fenicia la scoperta della porpora viene attribuita al cane di Tyros, moglie del dio Melqart e patrona della città di Tiro: un giorno, camminando lungo la spiaggia, Melqart e la sua compagna notarono che il cane stava mordendo un mollusco spiaggiato. Più mordeva il mollusco, più la bocca dell’animale si colorava di viola: Tyros fece quindi realizzare un abito colorato con il pigmento del mollusco, dando inizio all’industria della porpora fenicia. La ghiandola ipobranchiale dei molluschi da porpora era molto piccola e conteneva una quantità ridottissima di liquido; per cui “da 12.000 esemplari di Bolinus o Murex brandaris si ricavavano soltanto 1,4 grammi di porpora... sufficienti a tingere un tessuto di modeste dimensioni” Vi erano leggi che impedivano l’uso della Porpora. Utilizzo della porpora come marcatore sociale. Color porpora utilizzato come simbolo della legalità. IL CALCO DEL BAMBINO PROVENIENTE DALLA CASA DEL BRACCIALE D’ORO - POMPEI Rilievo 3D del calco à Evidenti tracce di una tunica corta simile a quella indossata da L. Cesare nella processione settentrionale dell’Ara Pacis, Roma. Vediamo come la tunica veniva legata/fermata in base alla necessità. A Pompei ci fu un eruzione e le persone che morirono in una fase più avanzata dell’eruzione rappresentano i Calchi di Pompei. IL TESSUTO COME OPERA DARTE: Dioniso e il suo corteggio all’interno di una struttura architettonica ad arcate. 1)Roma 175-200 sec. d.C(marmo). 2)Abegg Stiftung IV sec. d.C. (rappresentazione su tessuto) Ciò che cambia tra i 2 è il materiale. (marmo-tessuto).

23.04.2020-Lezione 3 IL TESSUTO COME PRODOTTO DI UNA CATENA PRODUTTIVA: fortemente influenzata dalle risorse disponibili (materie prime), dalle capacità e tradizioni tecnologiche di una data società e dalle necessità/domanda da parte di gruppi o/e società specifiche. Filatura Artigianale: Fusi e Fuseruola. Tessitura Artigianale: Telaio Verticale, ancora impiegato in Vicino Oriento (Persia) per la produzione artigianale del tessuto. La tessitura è una delle attività più vicine e più intrinsecamente legate all’uomo. Nel tempo è cambiato il mondo ma non il principio fondamentale di realizzazione delle superfici tessili; sarebbe a dire, su telaio, l’incrocio ortogonale di fili d’ordito e trama: si svolge l’ordito dal subbio, si alzano e abbassano (tramite i licci) i fili d’ordito creando un “passo”, - si inserisce una trama all’interno del passo, - si batte la trama con un pettine verso una delle estremità del telaio. La tintura delle vesti con coloranti organici Grande impiego dell’acqua, di mordenti per fissare e di vasche per il lavaggio e la tintura delle stoffe. Così era fin dai tempi più antichi e ancora oggi lo ritroviamo in diverse aree del mondo. Lo straordinario esempio del Maroccoà In Marocco ci sono ancora centri visitanti dove avviene la tintura e tessitura delle stoffe. Le fibre utilizzate nel mondo antico erano quelle naturali: animali e vegetali. Le fibre minerali erano ricavate dall’amianto /asbesto. Naturali-animali: da seritteri (seta), da bulbo pilifero (lana) Naturali-vegetali: da seme(cotone), da corteccia-da fusto (quelle liberiane) comeàlino, canapa (le prime due le più diffuse), da foglia (abaca), da frutto (cocco). È bene ricordare che in antichità, come ancora oggi in differenti aree del mondo in cui l’artigianato è ancora vivo e la produzione non è globalizzata ma su piccola scala, le fibre utilizzate per la realizzazione di intrecci, cesti, corde e tessuti erano ricavate dalle piante disponibili nell’ambiente circostante. Si usava quindi ciò che si aveva a disposizione. Fibre da fusto/stelo o libro: Il Lino Sono piante molto diffuse in tutta Europa, con fiori di colore azzurro. A questa classe di fibre tessili naturali vegetali appartengono alcune tra le più antiche e importanti fibre utilizzate dall’uomo: lino, canapa, juta, ramie (fibra molto famosa, è endemica dell’Asia centro-estrema), ortica, ecc. La fibra si ricava dai vasi liberiani che si trovano in fasci disposti a cerchio attorno alla corteccia. Produzione attuale Oggi la coltivazione del lino in Italia non...


Similar Free PDFs