Delitti dei pubblici ufficiali - Peculato e Concussione PDF

Title Delitti dei pubblici ufficiali - Peculato e Concussione
Author Michele Santoro
Course Diritto penale
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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DIRITTO PENALE AMMINISTRATIVO i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione Differenza fra pubblico ufficiale e incaricato di pubblico servizio: due soggetti che potrebbero compiere reati contro la PA. Il primo è l’assegnatario di un pubblico potere, che sia esso legislativo, esecutivo o giudiziario (es giudice), il secondo è un soggetto a cui viene delegata temporaneamente una funzione pubblica (ispettore dell’ASL che viene inviato in un’attività per svolgere dei controlli – igienicamente a norma). Configurazione dei reati contro la pubblica amministrazione: Detto questo, alcuni reati per la loro gravità possono essere commessi solo dai pubblici ufficiali, negli altri reati la responsabilità può essere di entrambi. Questi tipi di reati hanno una peculiarità, essi si definiscono come reati propri (l’art di questi reati non iniziano con il “chiunque” come l’omicidio), e possono essere concorsuali (concorso di persone – diritto penale), dove si pone il problema? Se fosse un reato – concussione – commesso da più soggetti “qualificati” allora tutti risponderebbero dello stesso reato, il problema nasce nel momento in cui il fatto viene commesso da un Intraneus(soggetto qualificato pubblico ufficiale) e un extraneus(privato cittadino). Questi tipi di reati sono dolosi (rappresentazione e volontà – mi sono rappresentato il rischio e lo ho accettato), anzi sono a dolo specifico – perché si sta specificando il fine – “al fine di trarre un ingiusto profitto”. Questi reati sono qualificati come plurioffensivi – che non vanno ad aggredire un solo bene giuridico, ma diversi – Patrimonio nel caso di peculato, ma soprattutto il buon andamento (sentenza cass – dipendente nei confronti del quale è stato avviato un giudizio perché usava il telefono di ufficio per uso privato)

- Art. 314 c.p. Peculato. Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio , che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui , se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro anni a dieci anni e sei mesi. Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita. - Art. 316 c.p. Peculato mediante profitto dell'errore altrui. Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente,

per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita. Bene giuridico tutelato: Buon andamento della p.a., legalità, efficienza e patrimonio della p.a. (anche se la plurioffensività non e necessaria, ma eventuale o alternativa) - Art. 646 c.p. Appropriazione indebita. 1. Chiunque, per procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000. 2. Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata. Differenza fra peculato e appropriazione indebita: Nel caso di peculato – ex – Tizio pubblico ufficiale chiama Caio, suo amico privato cittadino, e lo invita a recarsi presso la PA ed a portare con lui una borsa per prendere qualcosa (concorso fra tizio e caio, ma date le loro posizioni giuridiche per Tizio è peculato, per Caio è appropriazione indebita). Nonostante sia lo stesso tipo di reato, il secondo viene punito con una pena meno grave  questo violerebbe il principio di uguaglianza – stesso reato, pena diversa – e ciò non è possibile. A questo punto come va trattato l’extraneus? Dipende dal movente psicologico, se fosse a conoscenza della qualifica dell’intraneus, si estenderebbe anche a lui il reato di peculato perché sicuro di un’agevolazione interna nel commettere il reato. Se invece avesse agito senza la consapevolezza di conoscere la posizione dell’intraneus come pubblico ufficiale allora si tratterebbe di appropriazione indebita.

- Art. 317 c.p. Concussione. Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni. Bene giuridico tutelato: Buon andamento e imparzialità della p.a.; il bene-fine dell’imparzialità sarebbe leso in ragione del piegarsi delle regole che governano il legittimo esercizio dei pubblici poteri ad una logica di soddisfazione di interesse privati. - Art. 319-quater c.p.Induzione indebita a dare o promettere utilit%. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da da sei anni a dieci anni e sei mesi. Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. Differenza fra concussione e induzione indebita: prima della riforma del 2012 erano lo stesso reato, dopo la riforma invece sono stati separati negli articoli 317 e 319 quater. Inizialmente non ci si spiegava quali fossero le differenze, che poi ha chiarito la corte di cassazione nella sentenza Maldera. Con la riforma la concussione poteva essere commessa solo dal pubblico ufficiale, l’induzione indebita da entrambi – poi riforma della riforma ed entrambi i reati potevano essere commessi da ambo i soggetti. Prima differenza sta nei verbi usati dal codice – per il 317 “costringe”, per il 319 quater “induce”. L’azione di costrizione è un’azione volta all’annullare la libertà di autodeterminazione del soggetto passivo, ovvero mettere alle strette il soggetto passivo e limitarlo ad una sola scelta, l’azione di indurre è un’opera di persuasione con cui non annullo la libertà di autodeterminazione, ma pongo il soggetto di fronte ad una scelta, quella lecita meno favorevole e quella illecita più favorevole. La sentenza nasce col caso di un ispettore ASL che si reca presso un’autorimessa e trova materiale da sanzionare pari a 15.000€, egli propone (induce) di farsi pagare 1500€ per evitare di fare quel verbale e far risultare tutto in regola. A questo punto il soggetto passivo accettando di pagare la somma non è più parte lesa come nel caso si concussione, ma diventa complice del reato quindi responsabile del reato stesso – ulteriore differenza è nel tipo di vis subita che nel primo caso è una vis violenta dal punto di vista psicologico, che ti mette spalle al muro la seconda è una vis non violenta, anzi più favorevole ma illecita.

Due nuovi reati introdotti dalla riforma 2012: Traffico delle influenze illecite – - Art. 346-bis, comma 1, c.p. Chiunque, fuori dei casi di concorso nei reati di cui agli articoli 319 e 319 ter c.p., sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere a sé o ad altri denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio ovvero per remunerarlo in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all'omissione o al ritardo di un atto del suo ufficio, è punito con la reclusione da uno a tre anni. Cioè è quando tizio ha bisogno di una licenza comunale, ma non ha tutti i requisiti per averla così caio simula di avere un’amicizia forte e chiede 1000€ per il suo eventuale intervento e far avere la licenza.

Corruzione fra privati – quasi un’antinomia perché fondamentalmente la corruzione è fra privato e pubblico ufficiale  questa consiste nel gonfiare i bilanci di due società per evitare di avere perdite e modificare le scritture contabili....


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