Grazia-Deledda - riassunto - il senso e le forme PDF

Title Grazia-Deledda - riassunto - il senso e le forme
Course Letteratura Italiana Contemporanea
Institution Sapienza - Università di Roma
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riassunto...


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Grazia Deledda Grazia Deledda nasce a Nuoro (1871-1936) e si trasferisce a Roma subito dopo il matrimonio, dove scrive la maggior parte dei suoi romanzi (Elias Portolu e Canne al vento). Fortemente influenzata dal Verismo, la Deledda vuole raccontare i paesaggi, i miti, la gente ed il folclore della sua terra, la Sardegna, lasciando da parte le scene selvagge e le storie di sangue fin'ora narrate. La sua ottica realisa é alterata da una tensione mitico-simbolica e sulle vicende narrate si addensano spesso segni indecifrabili e presenza oscure. La Sardegna è presentata come una terra ancestrale e misteriosa, popolata da creature soprannaturali (fate, gnomi, folletti, spiriti, vampiri, fantasmi). Lo stesso mondo interiore dei personaggi é dominato da oscure pulsioni, come il senso di colpa per un delitto commesso che vincola il personaggio ad un destino di espiazione. Anche l'amore appare come una passione cupa, peccaminosa. Nel 1926 le viene assegnato il Premio Nobel, nonostante la critica amara nei confronti della scrittrice, che ha tuttavia avuto fra i suoi estimatori molti scrittori contemporanei autorevoli. Canne al vento è un romanzo che esce a puntate dall'aprile al gennaio del 1913 sull'Illustrazione italiana. Il titolo è una metafora della condizione umana: come le canne in balia del vento, anche gli uomini sono in balia del destino, e devono resistere ed aiutarsi gli uni con gli altri. Nel libro è esaminato il capitolo 1, in particolare la prima parte del romanzo. Descrive il mondo naturale e fantastico di Efix, servo della famiglia Pintor. Inizialmente viene descritto il paesaggio, il poderetto delle padrone, in cui lavora da trent'anni. La natura subisce un processo di antropomorfizzazione e viene percepita come una creatura vivente. Successivamente vi è il tema della rassegnazione di fronte al destino, interamente delegato alla superiore volontà di Dio. Infine, emerge la dimensione fiabesca al sorgere della luna, momento in cui prende vita una popolazione di creature misteriose (folletti, fate, spiriti erranti, le panas ecc.); la storia acquista un tono fiabesco: la stessa descrizione del paesaggio lunare ricerca spesso sofisticate suggestioni liriche che tradiscono la presenza di un narratore colto....


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