I Miserabili - riassunto libro les miserables PDF

Title I Miserabili - riassunto libro les miserables
Course Linguistique française
Institution Università degli Studi di Verona
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riassunto libro les miserables...


Description

Riassunto Il romanzo si apre con il vescovo di Digne, Monsignor Myriel, che dopo una serie di sventure patite durante la Rivoluzione francese, si è rivolto completamente alle opere di carità. Da lui giunge Jean Valjean, un galeotto di circa quarantasei anni appena uscito dal bagno penale di Tolone, dove ha subito una durissima condanna per aver rubato un tozzo di pane per sfamare la sorella e i nipoti, pena poi resa più lunga e più aspra da una serie di tentativi di evasione andati a male. Jean Valjean, disprezzato da tutti in quanto ex carcerato, inizialmente approfitta dell’ospitalità del vescovo e ruba alcune posate d’argento dalla casa dell’uomo. Quando due poliziotti lo trovano e riportano dal vescovo, questi, dall’alto del suo spirito caritatevole e cristiano, finge di essere stato lui stesso a dargli in dono gli oggetti di cui si era impadronito e, anzi, aggiunge al bottino due candelabri, che diventeranno un simbolo per tutta l’esistenza di Valjean. Il protagonista è fortemente turbato dal gesto del vescovo: quando, nella medesima notte, ruba una moneta a un bambino, il senso di colpa per il suo gesto meschino e la carità ricevuta da Myriel innescano una profonda crisi di coscienza, in seguito della quale Jean Valjean decide di impiegare in maniera utile tanta fortuna, diventando una persona rispettabile. Jean Valjean si stabilisce così a Montreuil-sur-mer, dove, assumendo l’identità di Monsieur Madeleine, fonda un’industria di bigiotteria e diventa sempre più popolare grazie alla sua attenzione per i poveri e alla saggezza con cui amministra i propri affari, fino a venir eletto sindaco di Montreuil. L’unico a non avere in simpatia Monsieur Madeleine è l’ispettore di polizia Javert, in precedenza in servizio al carcere di Tolone, a cui la faccia del sindaco non è nuova, sebbene non sappia ancora collegarla al suo passato. La narrazione degli eventi si sposta al 1823, quando entra in scena Fantine, una giovane operaia delle fabbriche di Madeleine, licenziata dai suoi superiori in seguito alla scoperta di una figlia avuta fuori dal matrimonio e affidata ai Thénardier, famiglia di locandieri di Montfermeil a cui, da cinque anni, la donna manda i soldi per il mantenimento della piccola. Fantine, disperata e senza soldi, si dà alla prostituzione, ma viene arrestata e imprigionata da Javert per aver aggredito un aristocratico che voleva approfittarsi di lei. Venuto a conoscenza della vicenda, Jean libera Fantine, gravemente malata, e la affida a buone cure in attesa di riportare a casa anche la figlia, di nome Cosette. Al protagonista giunge poi una notizia che potrebbe cambiare la sua vita, ovvero quella dell’arresto del presunto ricercato Jean Valjean per i furti di cui si era macchiato uscito dal carcere. Pur sapendo che ciò potrebbe garantirgli la libertà e la tranquillità per il resto dei suoi giorni, Valjean non può accettare che un innocente vada incontro a un’ingiusta pena (nella fattispecie, il carcere a vita), e quindi si reca ad Arras, sede del processo, e si autodenuncia al giudice.

Jean Valjean torna quindi da Fantine, ormai in punto di morte, e le promette di trovare sua figlia. Viene quindi arrestato da Javert ma evade e riesce a far credere di essere morto. Una volta a Montfermeil, Jean Valjean si reca alla locanda dei Thénadier, per scoprire che la bambina vive come una serva, sfruttata ed umiliata quotidianamente dai malvagi coniugi. Valjean paga quindi i locandieri per poter prendere con sé la bambina e crescerla come sua figlia vicino a Parigi. Per i due però non c’è pace: infatti Javert è nuovamente alle calcagna di Jean Valjean, che è costretto a trovare riparo per sé e per Cosette in un convento di Parigi, a cui può accedere grazie al giardiniere Fauchelevent, cittadino di Montreuil che gli doveva la vita. Qui Jean Valjean assume i panni del fratello di questo, chiamandosi Ultime Fauchelevent, e cresce Cosette così come aveva promesso alla madre. Passano altri sei anni; nel 1829 Cosette ha ormai quattordici anni e Jean pensa di essere abbastanza sicuro per poter vivere nuovamente all’esterno del convento. I due si trasferiscono così in Rue Plumet, dove vivono grazie alle ricchezze accumulate da Valjean a Montreuil e nascoste sotto un albero del bosco di Montfermeil. Cosette, durante una delle molte gite con Valjen ai Giardini del Lussemburgo, nota - e viene notata a sua volta un giovane, Marius Pontmercy, figlio di un ufficiale di Napoleone che in letto di morte gli ha chiesto di trovare un uomo di nome Thénardier che gli aveva salvato la vita a Waterloo. Marius, all’ignaro della vera indole di Thénardier, dopo una vita trascorsa con un nonno monarchico che lo ha poi diseredato, ha abbracciato gli ideali paterni proclamandosi fervente repubblicano. Marius e Cosette cominciano così uno scambio di sguardi e lettere e si amano profondamente a distanza. Nel frattempo, i Thénardier, dopo il fallimento della locanda, si trovano anch’essi a Parigi a capo di un gruppo di banditi. Thénardier, riconoscendo Valjean, prova a derubarlo, ma Marius sventa il piano criminale e, mentre sopraggiunge lo spietato Javert, Jean riesce a fuggire nuovamente. Inoltre Marius frequenta la figlia di Thénardier, Éponine; a insaputa di Jean Valjean è proprio Éponine a sventare la trappola ordita dal padre, dato che la ragazza, innamorata di Marius e pur sapendo che il suo amore non è corrisposto,è pronta a tutto per salvare il giovane, che in quel momento abita nella stanza accanto ai Thénardier. Con Éponine, Marius fa inoltre parte di un gruppo di repubblicani rivoluzionari capeggiati dal bellissimo e carismatico Enjolras. Intanto Valjean, resosi conto del pericolo che incombe su di lui e soprattutto su Cosette, decide di partire per l’Inghilterra; Marius, distrutto dal dolore, è determinato a suicidarsi per soffocare il dolore del proprio amore infelice, e si lancia con i compagni sulle barricate degli scontri scoppiati nel giugno del 1832 tra gli insorti e le truppe del re Luigi Filippo durante i funerali del generale bonapartista Jean Maxilien Lamarque (1770-1832). Tra questi c’è anche il piccolo Gavroche, figlio disprezzato dei Thénardier che vive come un monello di strada nei vicoli di Parigi, che combatte al fianco dei compagni più adulti. A lui Marius affida un messaggio da recapitare a Cosette, ma la

lettera viene intercettata da Jean, che scopre così la relazione clandestina tra la figlia adottiva e il giovane Marius. Il protagonista, seppur sconvolto, fa prevalere ancora una volta il proprio spirito altruista; egli si reca alle barricate per scongiurare il gesto estremo del ragazzo. Nel grande caos della battaglia, Valjean scopre che Javert è stato catturati dai rivoluzionari ed è stato condannato a morte; avendo compassione per suo vecchio persecutore, Jean si fa assegnare l’incarico dell’esecuzione e, con un abile trucco, simula l’esecuzione e dà la liberta a Javert. Nel frattempo le truppe reali stanno avendo la meglio sui rivoltosi: il piccolo Gavroche viene ucciso sulle barricate e Éponine sacrifica la propria vita per salvare Marius, che rimane solo ferito negli scontri. Valjean lo salva pochi attimi prima che i soldati prendano le barricate e massacrino gli ultimi rivoltosi, tra cui Enjolras, che si immola in nome della repubblica. Valjean si lancia in una rocambolesca fuga attraverso le fogne di Parigi trascinando con sé il giovane svenuto. Jean viene fatto uscire da una grata da Thénardier, che non lo riconosce e lo scambia per un assassino. In superficie, sopraggiunge però Javert , che arresta Thénardier. Javert e Valjean portano poi Marius a casa del nonno affinché il giovane riceva tempestive cure. Poi il poliziotto conduce Jean Valjean a casa sua e qui, riconoscendogli il debito della propria vita, lo libera. L’incorruttibile Javert, combattuto tra il senso di dovere dell’uomo di legge e la voce della coscienza, si suicida gettandosi nella Senna. Un anno dopo, nel 1833, Marius e Cosette si sposano. Marius è stato nuovamente accolto dal nonno e Jean Valjean ha acconsentito all’unione. I due giovani offrono asilo a Jean Valjean ma l’uomo, sempre timoroso del proprio passato, non vuole mettere a rischio la giovane coppia e decide di sparire per sempre, dopo aver raccontato a Marius tutta la sua storia (di cui Cosette è ancora all’oscuro), tacendogli però la parte della fuga attraverso le fogne. Jean Valjean, lontano dall’amatissima Cosette, si ammala e indebolisce irrimediabilmente. L’uomo è prossimo alla morte quando Marius, contattato dal perfido Thénardier, gli racconta la fuga attraverso le fogne in cui Jean gli ha salvato la vita. Marius e COlettesi recano allora al capezzale devecchio Valjean, che rivede per l’ultima volta Cosette. Jean Valjean muore così in pace; accanto a lui, i candelabri che tanti anni prima gli aveva donato il Vescovo di Digne.

Il protagonista, Jean Valjean è un galeotto finito in prigione per aver rubato del cibo che viene rilasciato dopo diciannove anni di carcere. All'inizio Valjean incontra diffidenza e chiusura da parte della gente, solo il vescovo di Digne, Monsieur Myriel, lo tratta con gentilezza e riesce non soltanto a restituirgli quella fiducia negli uomini che Jean Valjean aveva perso, ma lo instrada verso una nuova vita. Valjean, infatti, assume la falsa identità di Monsieur Madeleine e, grazie all'aiuto del prelato, mette in piedi un'attività

che lo renderà presto ricco e benvoluto, tanto da essere eletto sindaco di una piccola cittadina di provincia. La sua fortuna, però, sembra allontanarsi quando incontra Fantine, una sua ex dipendente licenziata perché ragazza madre, che lui vorrebbe aiutare, ma che muore di tisi prima di ricongiungersi con la figlia Cosette, affidata a due genitori adottivi. Sarà poi Valjean a prendersi cura della piccola come un padre. Nel frattempo, in una cttà vicina, un uomo sta per essere incarcerato perché scambiato per Jean Valjean; venutolo a sapere, l'uomo si reca presso il luogo del processo e si auto-denuncia rivelando la propria identità. Viene incarcerato, ma riesce nuovamente a fuggire vivendo a Parigi sotto falso nome. Dopo alcuni anni scopre che Cosette, divenuta ormai una giovane donna, è innamorata di un giovane di nome Marius, e, almeno all'inizio, Valjean tenta, con varie peripezie, di ostacolare la loro relazione perché non vuole perdere l'affetto della ragazza. In seguito, memore della magnanimità del suo benefattore Myriel, decide di fare un estremo sacrificio e di rinunciare a Cosette. I due giovani si sposano e poco dopo, anche per la solitudine e la lontananza da Cosette, Valjean si ammala gravemente e di fronte alla morte, lascia un messaggio importante alla giovane coppia: "C'è solo una cosa al mondo che è importante - ed è quella di amarsi"....


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