L’architettura del ferro in Europa (Storia dell\'arte) PDF

Title L’architettura del ferro in Europa (Storia dell\'arte)
Author Anonymous User
Course Storia dell'Arte Moderna
Institution Università di Bologna
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Appunti delle opere...


Description

L’architettura+del+ferro+in+Europa+ + + Fin$dagli$ultimi+decenni+del+Settecento,$partendo$con$la$scoperta$della$macchina+a+vapore$ alimentata$a$carbone$(in$grado$di$trasformare$il$vapore$dell’acqua$in$una$caldaia$in$forza$ motrice),$sviluppata$da$James+Watt$dal$1763$al$1775$e$commercializzata$nel$1776$in$ Inghilterra,$la$rivoluzione+industriale$aveva$cambiato$l’aspetto$economico$e$di$produzione$di$ tutta$l’Europa.$La$prospettiva$d’ingenti$e$immediati$profitti,$spingeva$gli$industriali$a$ sperimentare$tecnologie,$investendo$in$risorse$umane$e$nel$continuo$ammodernamento$degli$ impianti$e$cicli$produttivi$al$fine$di$produrre$prodotti$sempre$più$raffinati$e$concorrenziali.$ Tutti$i$campi$della$scienza$e$della$tecnica$conobbero$uno$sviluppo$senza$precedenti$(Chimica,$ medicina,$astronomia,$ecc.).$Il$massimo$sviluppo$si$ebbe$alla$fine+dell’Ottocento$in$quel$periodo$ definito$come$Seconda+rivoluzione+industriale.$$ La$produzione$di$materiali$da$costruzione$ebbe$uno$straordinario$impulso:$grazie$ai$processi+di+ fusione+ad+altissime+temperature,$resi$possibili$grazie$alla$sostituzione$del$carbone$vegetale$ con$il$coke$(derivato$dalla$lavorazione$del$carbone+fossile),$gli$impianti$siderurgici$ ottocenteschi,$erano$in$gradi$di$produrre$travi$e$altri$elementi$di$ferro$di$dimensioni$e$resistenza$ tali$da$essere$impiegati$in$campo$edilizio.$ Con$l’entrata$in$produzione+delle+ghise$(ferro$e$grafite-carbonio$dal$2%$al$4%),$dell’acciaio$ (ferro$e$carbonio$non$superiore$al$2%)$e$del$vetro+(non$più$soffiano$ma$laminato,$facendo$ passare$la$pasta$vetrosa$incandescente$e$semi-plastica$fra$due$rulli$rotanti),$si$rivoluziona$il$ modo$di$costruire$e$le$tipologie$stesse$degli$edifici.$Elementi+strutturali$usati$per$secoli,$quali$ archi,+volte,+cupole,$risultano$vecchi+e$superati,$mettendo$così$in$crisi+la+figura+ dell’architetto,$abituato$a$progettare$e$costruire$secondo$canoni$tradizionali.$ Verso$a$metà+Ottocento$nasce$una$nuova$figura,$quella$dell’ingegnere,$la$cui$preparazione$è$ più$tecnica$che$artistica,$alle$scarse$conoscenze$storiche$e$umanistiche,$sostituisce$una$solida+ preparazione+in+campo+matematico,$fisico$e$scienza+della+costruzione.++ La+neonata+scienza+della+costruzione,$studia$i$meccanismi+di+azione$delle$forze$all’interno$ dei$materiali+contigui,$quali$ghisa$e$acciaio,$consentendo$il$dimensionamento+degli+elementi$ costruttivi$secondo$calcoli$matematici.$ Questa$scienza$sarà$la$base$per$una$democratizzazione+dell’architettura$secondo$leggi+ oggettive+della+matematica+e+della+fisica,$sostituendo$l’arbitrio$del$gusto.$In$quest’ambiente$la$ figura$degli$ingegneri$prenderà$il$sopravento$su$quella$degli$architetti,$facendogli$talvolta$ assumere$ruoli$superiori$alle$loro$stesse$competenze.$ Il$calcolo+di+una+trave+di+acciaio,$consentirà$di$sfruttare$a$pieno$le$potenzialità+dei+materiali.$$ In$un$architrave$si$scoprirà$che$la$massima$tensione$si$crea$nella$parte$superiore$e$non$in$quella$ inferiore,$ecco$che$le$travi$in$ghisa$e$in$acciaio$non$saranno$più$piene,$risparmiando$così$sui$ costi+di+produzione,$al$contrario$assumeranno$un$profilo$snello$a$doppia+T,$simili$alle$rotaie$ del$treno.$$ La$figura+dell’architetto$entrerà$in$crisi$dopo$l’esplosione$caotica$dello$Storicismo$eclettico+ (ripresa$di$stili$costruttivi$e$aspetti$formali$di$epoche$storicamente$lontane,$ci$saranno$quindi$ costruzioni$Neogotiche,$Neorinascimentali,$Neobizantine,$Neoromaniche,$ecc.,$utilizzando$i$nuovi$ materiali$edilizi$dell’epoca).$$ Alcuni$architetti$non$riusciranno$a$stare$al$passo$con$i$tempi$e$si$occuperanno$solo$di$forme$ esteriori,$riducendo$il$loro$ruolo$a$quello$di$semplici+decoratori,$altri$si$convertiranno+alle+ nuove+tecnologie,$usando$la$propria$ricerca+artistica$dal$piano$delle$forme,$aprendo$la$strada$ alle$più$affascinanti+esperienze$dell’architettura+contemporanea.$ $

Esposizioni+universali.$L’architettura+del+ferro+trovò$la$sua$massima+espressione$nelle$ cosiddette$grandi+strutture:$ponti,$viadotti,$stazioni$ferroviarie,$serre,$mercati$coperti,$ padiglioni$espositivi,$caratterizzando$il$paesaggio$e$stimolando$l’interesse$dei$pittori.$ I$padiglioni+espositivi$furono$quelli$con$maggior$esito.$In$occasione$delle$Esposizioni+ Universali$che$si$succedettero$a$cadenza$regolare$dal$1851$(la$prima$fu$a$Londra),nelle$varie$ capitali$d’Europa$e$anche$negli$Stati$Uniti,$era$necessario$allestire$in$tempi$relativamente$brevi,$ ampi+spazi+(padiglioni)$per$contenere$i$materiali$in$mostra,$provenienti$da$ogni$singolo$Paese.$ Gli$oggetti$andavano$così$da$un$piccolo$utensile$fino$alla$vaporiera$con$vagoni$ferroviari$inclusi.$ I$padiglioni$dovevano$rispondere$a$determinati$requisiti$di$sicurezza,$facilità$di$montaggio$e$ smontaggio,$ipotesi$di$eventuali$riutilizzi$futuri.$Le$strutture$in$ferro$erano$ideali$a$questi$scopi.$ $ Joseph+Paxton.+Il+palazzo+di+cristallo+a+Londra.$La$prima+Esposizione+Universale$fu$nel$ 1851+a$Londra.$Si$rendeva$omaggio$al$paese$che$aveva$visto$la$nascita$della$rivoluzione$ industriale.$ Per$questo$evento$il$comitato$organizzatore$bandì$un$concorso$internazionale$per$la$costruzione$ di$un$padiglione$da$collocarsi$in$una$delle$zone$più$verdi$di$Londra$fra$Hyde$Park$e$Kensington$ Gardens.$Tra$245$progetti,$fu$scelto$quello$di$Joseph+Paxton$(1803-1865),$un$costruttore+di+ serre.$Egli$aveva$progettato$la$realizzazione$di$una$faraonica$struttura$in$ghisa$e$vetro$di$oltre$77$ mila$metri$quadrati$di$superficie.$Sarebbe$stato$lo$spazio$più$vasto$mai$coperto$da$una$ costruzione$fino$allora.$L’impresa,$impensabile$in$tempi$passati,$fu$realizzata,$con$i$nuovi$ materiali,$nel$termine$di$pochi$mesi,$suscitando$parole$di$grande$elogio$del$giornale$Times.$ La$costruzione$fu$battezzata$con$il$nome$di$PALAZZO+DI+CRISTALLO.$Esso$si$componeva$di$una$ navata+centrale+a+gradoni,$lunga$oltre$mezzo$kilometro$nella$quale$s’innestava$un$transetto+ (parte$trasversale),$coperto$da$una$gran+volta+a+botte+in+ghisa+e+acciaio,$costruita$al$fine$di$non$ abbattere$alcuni$degli$alberi$secolari$del$parco.$ L’opera$di$Paxton$fu$resa$possibile$dal$fatto$che$vari$elementi$della$struttura$avevano$forme$ geometriche$ricorrenti,$permettendo$la$loro$realizzazione$in$serie,$commissionandoli$a$varie$ fonderie.$Dopo$l’Esposizione,$la$struttura$fu$smontata$e$rimontata$a$Sydenham,$una$località$ agricola$della$periferia+meridionale+di+Londra,$ampliandola$ed$estendendo$la$volta$a$botte$ all’intera$struttura.$Ospitò$anche$la$prima+esposizione+di+dinosauri.$$ Purtroppo,$nel$1936+fu+distrutta$da$uno$spaventoso+incendio+causato$probabilmente$da$un$ corto$circuito.$ Il$fatto$che$l’edificio$sia$stato$montato$due$volte$nel$giro$di$un$anno,$dimostra$il+requisito+di+ maneggevolezza$che$avrebbe$costituito$il$punto$di$forza$di$ogni$successiva$struttura$in$ferro.$ Il$palazzo$di$cristallo$fu$in$un$certo$senso$la$prima$e$vera$“cattedrale$moderna”.$Fu$fonte+ d’ispirazione$della$successiva$architettura+post-moderna.$Rappresentò$un$inno+tecnologico+ alla+civiltà+industriale.+ + La+torre+Eiffel.+È$la$costruzione$simbolo$dell’Esposizione.$Fu$costruita$tra$il$gennaio$1887$e$il$ febbraio$1889+dall’ingegnere$Gustave-Alexandre+Eiffel$(1832-1923)$dal$quale$prese$il$nome.$ La$sagoma$della$grandiosa$struttura$di$300+metri$e$all’epoca$l’edificio$più+alto$della$terra,$deve$ la$sua$forma$non$all’estro$di$Eiffel$ma$alla$necessità+di+contrastare+l’azione+del+vento+che$a$ quell’altezza,$avrebbe$compromesso$l’equilibrio$della$struttura.$ Per$la$prima$volta$nella$storia$dell’architettura,$non$è$l’uomo$a$imporre$la$propria$idea,$ma$sono$ le$stesse$leggi$di$natura,$interpretate$attraverso$la$scienza$delle$costruzioni,$che$determinano$la$ forma$più$idonea$da$dare$alla$struttura.$ La$torre$Eiffel$si$regge$su$quattro+enormi+piloni$a$struttura+reticolare,$al$fine$di$scaricare$ ottimamente$sulle$fondazioni,$il$peso$della$costruzione.$ A$57+metri$dal$suolo,$in$corrispondenza$del$primo+ripiano,$vi$sono$altri+quattro+piloni,$ inclinati$e$sagomati$che$si$raccordano$verso$l’alto$interrotti+a+115+metri$dalla$seconda$e$più$ piccola$piattaforma.$Nella$parte$finale$della$costruzione,$fino$alla$terza$piattaforma$situata$a$

274+metri$e$praticabile,+i+quattro+piloni+si+fondono+in+un+unico+e+grandioso+traliccio,$sempre$ realizzato$a$struttura+reticolare.$ Nonostante$la$sua$mole,$la$torre$dà$una$sensazione$di$straordinaria$leggerezza.$L’essenzialità$ della$struttura$rende$inutile$e$superfluo$qualsiasi$intervento$decorativo.$ Terminata$l’Esposizione+del+1889,$la+torre+non+fu+smontata,$pur$tra$mille$polemiche,$ci$si$ accorse$che$senza$di$essa,$il$panorama$di$Parigi$sarebbe$irrimediabilmente$mutato.$ Famose$furono$le$parole$di$un$giornalista$dell’epoca:$“Ben(piantata(sulle(gambe(arcuate,(solida,( enorme,(mostruosa,(brutale,(si(direbbe(che(sprezzando(i(fischi(e(gli(applausi(essa(vada(di(colpo(a( ricercare,(a(sfidare(il(cielo,(senza(occuparsi(di(ciò(che(si(agita(ai(suoi(piedi”.$ $ Giuseppe+Mengoni.+La+Galleria+Vittorio+Emanuele+II$a+Milano.$La$rivoluzione$industriale$e$la$ rivoluzione$tecnologica$arrivarono$in$Italia$assai$tardivamente,$con$un$impatto$assolutamente$ non$paragonabile$a$quello$di$Francia$e$Inghilterra.$$ Nonostante$ciò,$per$desiderio$di$uniformarsi$alla$tendenza$delle$altre$capitali$europee,$ l’architettura$del$ferro$conobbe$anche$in$Italia$una$relativa$fioritura.$ D’altronde$la$formazione$degli$architetti$era$ancora$di$tipo+accademico$e$l’impiego$di$ghisa$e$ acciaio$non$sempre$riesce+a+liberarsi$di$una$certa$tendenza+al+decorativismo,$facendo$ apparire$gli$edifici,$brutte+copie+di+quelli+in+muratura.$ Tra$le$varie$strutture$in$ferro$italiane$(fra$padiglioni,$serre,$passaggi$coperti,$teatri,$stazioni$ ferroviarie,$grandi$magazzini,$mercati$coperti,$gallerie$commerciali),$menzione$a$parte$merita$la$ Galleria+Vittorio+Emanuele+II+di+Milano,$realizzata$dall’architetto+Giuseppe+Mengoni$ (Fontanelice,$Imola$1829-$Milano$1877).$Nel$1861,$Giuseppe$Mengoni,$aveva$vinto$il$concorso$ internazionale$per$il$totale$rifacimento$di$piazza$Duomo.$Del$progetto$iniziale$fu$realizzata$solo$ una$piccola$parte,$della$quale$la$Galleria$e$la$contigua$Piazza$della$Scala.$$ La$galleria$fu$costruita$dal$1865$al$1878.$Iniziarono$subito$accese$polemiche.$Mengoni$pensò$a$ un’unica$navata$leggermente$obliqua,$intersecata$al$centro$da$un$transetto$più$corto$ma$della$ medesima$ampiezza.$I$quattro$bracci$così$creati$erano$rivestiti$con$grandiose$volte$a$botte$in$ ferro$e$vetro,$concorrenti$in$un$ottagono$centrale,$perno$di$tutto$il$sistema.$ Il$desiderio$di$rimanere$comunque$legato$al$passato$storico,$impedì$a$Mengoni$di$fare$scelte$più$ nette$e$ardite.$Realizzò$una$costruzione$in$parte$incongruente,$frutto$di$un$ambiente$culturale$e$ artistico$dal$quale$proveniva:$attorno$alle$snelle$coperture$in$ferro$e$vetro,$accostò$una$massiccia$ parte$in$muratura,$appesantita$da$stucchi$in$stile$neo-rinascimentale.$ La$Galleria$fu$presa$ad$esempio$per$la$costruzione$di$altri$edifici$simili:$Galleria$Subalpina$di$ Torino,$Galleria$Mazzini$di$Genova,$Galleria$Principe$di$Napoli$e$la$grandiosa$Galleria$Umberto$I.$ sempre$a$Napoli.$ Con$la$Galleria$di$Milano,$l’Italia$post-unitaria,$cercava$di$essere$orgogliosamente$al$passo$con$ l’Europa$dal$punto$di$vista$formale$giacché$economicamente$non$poteva$permetterselo.$È$da$ ricordare,$infatti,$che$la$maggior$parte$dei$finanziatori$fu$straniero$e$che$i$materiali$provenivano$ da$industrie$francesi$e$inglesi.$$ L’impossibilità$di$realizzare$interamente$il$progetto$del$rifacimento$della$piazza$Duomo,$unito$ alle$aspre$critiche,$amareggiò$non$poco$Mengoni,$che$nel$sogno$romantico,$sperava$di$regnare$ nella$posterità$a$lato$di$Raffaello$e$Michelangelo.$$Alla$sua$morte$avvenuta$il$30$dicembre$1877,$a$ pochi$giorni$dall’inaugurazione,$cadendo$da$un’impalcatura,$quasi$nessun$credette$a$un$fatale$ incidente$ma$fu$visto$come$un$probabile$suicidio.$...


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