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Title lavoro su Hannes Meyer, nota personalità del Bauhaus, direttore dal 1927
Course Storia dell'architettura 1
Institution Università degli Studi di Udine
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Summary

lavoro personalizzato su Hannes Mayer. i suoi anni al Bauhaus e le innovazioni implementate al suo arrivo, prima come direttore del neonato dipartimento di architettura e successivamente come direttore....


Description

HANNES MEYER Per trattare la figura di Hannes Meyer pensiamo sia necessario partire da un'introduzione sul funzionalismo in architettura. Il movimento, che raggiunge la sua fase di massima vitalità tra le due guerre mondiali, anche soprattutto grazie al Bauhaus e ad alcuni dei suoi esponenti, crea forme determinate dall'analisi delle funzioni a cui la struttura architettonica o l’oggetto è destinato e dalla scelta delle tecniche di costruzione più idonee. Il risultato é frutto dell'eliminazione di ogni componente estetica ed emotiva, sostituite da un’attenzione nuova all’ergonomia, alla semplificazione e alla razionalizzazione. Hannes Meyer nasce in Svizzera nel 1889 da una famiglia di architetti. É il secondo di tre e meno conosciuto direttore del Bauhaus, dove inizia a lavorare a partire dal 1 Aprile 1927, chiamato da Walter Gropius, allora direttore della scuola, affinché dirigesse il neo-nato dipartimento di architettura. Un motivo per cui Gropius chiama Meyer per dirigere il neonato dipartimento di architettura è sicuramente il progetto per la Petersschule di Basilea (1926). Se Walter Gropius riteneva importante la fusione tra funzionalità ed estetica, Hannes Meyer credeva, invece, che l'architettura fosse il prodotto di funzionalità ed economia. Il progetto (mai realizzato) che più mette in mostra questo suo credo è il Petersschule di Basilea, un edificio scolastico costituito da un semplice parallelepipedo con struttura a telaio (travi e pilastri) contenente le aule. Elementi secondari, come le scale, erano posti all'esterno dell'edificio e terrazze sospese da cavi agganciati alla struttura principale servivano per la ricreazione degli alunni, lasciando in questo modo il piano terra libero per la circolazione. É meno noto per due principali motivi: o politico o attitudinale Politico: il coinvolgimento politico di Hannes Meyer al marxismo e alla Russia Stalinista influenza la ricezione del suo lavoro e ne contribuisce alla marginalizzazione in relazione agli altri due direttori del Bauhaus. Da più é stato accusato di aver portato in maniera pericolosa la politica all’interno della scuola, cosa che Gropius aveva attentamente evitato. Solo negli anni più recenti l’impatto di Hannes Meyer ha iniziato ad essere studiato, apprezzato e rivalutato. Attitudinale: Meyer, occupato nelle sue attività lavorative giornaliere, non si preoccupa della stesura di un’opera teorica che esponga il suo pensiero e i suoi lavori in modo sistematico. Tale attività, secondo Claude Schnaidt, sarebbe infatti stata aliena alla sua persona perché in contrasto con il suo rifiuto di un tipo di lavoro individuale, piuttosto che collettivo.

Il 1 Aprile 1928, quando Gropius lascia la direzione di Bauhaus, lo nomina suo successore per le sue qualifiche professionali, (in particolare apprezza il lavoro svolto su commissione della Lega delle Nazioni) Già dal novembre 1927, una diversa visione fa si che tra Gropius e Meyer non vi sia grande vicinanza. “Gropius vive una vita completamente separata da me. Non andiamo per nulla d’accordo”, afferma Meyer.

DIFFERENZE TRA MEYER E GROPIUS La scuola di Gropius estetizza la tecnica, mentre quella di Meyer la mette a nudo rifiutando ogni estetismo. La prima tende alla creazione di nuove forme dell’architettura e dell’oggetto mediante mezzi e materiali tecnici e la loro espressività formale secondo volumi geometrici semplici; la seconda respinge qualsiasi problema formale e si dirige verso le funzioni dell’oggetto nella sua opportunità costruttiva. Indicative sono, da un lato, le abitazioni “estetiche” di Törten, i villini per i professori e l’edificio del Bauhaus a Dessau, tutte opere di Gropius e dall’altro quelle di Meyer: le abitazioni a Törten e la scuola di Bernau. Queste ultime presentano materiali, volumi e suddivisioni non suggeriti da considerazioni estetiche, ma dettati direttamente da motivi di ordine funzionale, dalla razionalità delle costruzioni stesse. La differenza tra le due scuole si evidenzia anche nel campo dei tessuti e dei mobili, tra gli altri. Quelli del primo sono basati, ancora, su rapporti estetici, quelli del secondo hanno significato solo in quanto funzionali a tecnicamente essenziali. A livello pratico, queste differenze sono direttamente visibili nel design del bicchiere: con vetro circondato da un anello metallico e un manico di legno per Gropius (focus su materiali diversi e la loro espressività formale), in vetro, semplice e standardizzato per Meyer (focus sulla funzione essenziale). La scuola di Gropius ha realizzato una produzione estetizzante, formalmente perfetta, composta da quelli che sono diventati oggetti di lusso, acquistati da musei e privati borghesi, quella di Meyer mira invece ad una produzione il più possibile economica e che soddisfi un ampio pubblico di consumatori. Nonostante queste evidenti differenze di pensiero, la stima reciproca é innegabile. Infatti, Gropius, come anticipato, affida a Meyer la responsabilità di un vero e proprio dipartimento di architettura, che fino a questo momento non era stato presente nella scuola. Questo, nonostante la riflessione sull’architettura fosse stata oggetto di una costatante discussione, che aveva coinvolto sia studenti che professori. Gropius vede quindi in Meyer la possibilità, finalmente, di formalizzare un insegnamento di architettura in Bauhaus.

(Il direttore Meyer ha una sua visione dell'architettura che é essenzialmente di tipo funzionale e poco formale, egli ritiene che é necessario trovare delle sinergie tra le "necessità storiche della società" e la progettazione architettonica; di conseguenza si adopererà all'interno della scuola per promuovere questi concetti. Nel suo saggio "Bauen" pubblicato in "Bauhaus-Zeitschrift" nel 1928 scrive: "Costruire é un fatto biologico. Costruire non é un processo estetico. Strutturata in modo elementare, la nuova casa d'abitazione non sarà soltanto una macchina per abitare, ma altresì un sistema biologico atto a soddisfare i bisogni spirituali e materiali...") Da subito Meyer non si astiene dal criticare alcuni aspetti della scuola da lui non condivisi. In particolare: considera il lavoro della scuola eccessivamente orientato verso l'estetica e poco aperto e accessibile al pubblico esterno e ne disapprova le modalità di insegnamento. Afferma infatti immediatamente che la direzione fondamentale della sua modalità di insegnamento sarebbe stata indirizzata verso il funzionale, il collettivista e il costruttivo. Addirittura, cambia il nome della scuola, che diventa l’Università della forma. (La ragione sta probabilmente nel fatto che nel dipartimento di architettura mancassero commesse; egli lamenta infatti che per tre quarti dell’anno, fino a quel momento, non fosse stata svolta alcuna attività pratica accanto a quella teorica poiché tutte le commesse avevano come destinatario lo studio privato di Gropius.) Meyer intende riformare radicalmente la struttura interna della scuola e comincia discuterne a partire dal gennaio del 1928. Alla possibilità di cambiamento apre anche la dipartita non solo di Gropius, ma di Herbert Bayer, Marcel Breuer e MoholyNagy. Nel semestre estivo introduce cinque fondamentali cambiamenti organizzativi: o Per gli studenti nei workshop adesso l’educazione é organizzata tra due poli: scienza e arte. Meyer per primo capisce l’importanza della scienza nella formazione del designer. o Il dipartimento di architettura era diviso in due parti: teoria dell’architettura e costruzione pratica; il corso intero dura nove semestri. Nonostante inizialmente raccogliesse un ristretto numero di studenti, questo dipartimento era il più importante all’interno di tutto il Bauhaus. o Meyer rivede le basi finanziarie dei workshop e riorganizza le attività interne. L’organizzazione dell’istituto e delle sue discipline non é più organizzata per mestieri tecnici, ma finalizzata alla formazione di figure che rispondano alle nuove professioni del mondo moderno. Questo fa anche si che sia i compensi della scuola stessa, che dei suoi studenti, incrementassero. (32.000 marchi). o Meyer apre le porte della scuola anche a coloro che erano apparentemente privi di talento: la scuola, secondo lui, non aveva bisogno di specializzarsi in

individui dotati di particolari talenti, ma voleva attirare il numero più elevato possibile di persone per poi integrarle correttamente all’interno della società: é questo per Meyer l’unico scopo accettabile dell’educazione del Bauhaus. o Cambiamenti riguardanti il corso preliminare. Egli infatti ritiene che nel corso preliminare si insegni l’esatto contrario di ciò che costituisce le finalità proprie di tutto il resto del Bauhaus. Il corso, per Meyer, doveva essere realmente un corso elementare, che introducesse, piuttosto che ai molteplici materiali, ai valori storico-sociali e materiali. Intende apportare i seguenti cambiamenti: il corso preliminare deve diventare un primo semestre di laboratorio, il corso di Albers e Kandinskij deve diventare facoltativo e aggiunge nuovi corsi, (tra cui quello di Oskar Schlemmer sull’uomo). Manca infatti a Meyer la collaborazione con Kandinsky e Klee che, come pittori, erano ostili all’ideologia funzionalista e lamentavano l’abbandono dell’insegnamento artistico nella formazione preliminare degli alunni. Si assiste dunque, in questi anni, ad una generale espansione delle attività produttive. I principi alla guida della riorganizzazione del workshop, come afferma il 1 luglio 1929, sono: o la più grande possibile relazione costo-efficienza o l’auto-amministrazione di ogni cellula o principi di insegnamento produttivi o ciascun workshop è composto da un capo del workshop, un insegnante tecnico, studenti e assistenti. Quest’ultima nuova figura aiuta ad aumentare l’efficienza. Meyer insiste particolarmente sulla cooperazione all'interno dei workshop e tra workshop: la riorganizzazione dell’attività dei vari laboratori rende possibile la formazione di “vertical brigades” in cui gli studenti a tutti i livelli confluiscono in un’unica realtà nello spirito di aiuto reciproco e responsabilità congiunta. Queste "vertical brigades" sono la prima soluzione concreta al problema della preparazione degli studenti al team work, problema presente in Bauhaus fin dalla sua nascita. Nel momento in cui Meyer inizia a lavorare nella scuola, non ha alcuna esperienza di insegnamento e fin da subito si mostra interessato alle teorie educative di Johann Heinrich Pestalozzi, pedagogista e filosofo svizzero noto principalmente per le sue riforme nel sistema scolastico. Meyer adotta il modello formulato da Pestalozzi di piccoli gruppi o “celle cooperative” e basa il suo insegnamento sul lavoro di gruppo e sull’autoorganizzazione. L’idea é che gli studenti più inesperti debbano imparare da quelli più esperti e i nuovi arrivati da quelli con più esperienza nella costruzione, nelle “vertical brigades”. Questo modello di lavoro di gruppo permette di rispondere alla crescente complessità dei compiti di costruzione e, come si diceva, alle nuove professioni richieste dal mondo moderno. Meyer preferisce che i suoi studenti si confrontino con progetti reali piuttosto che fittizi e li coinvolge in tutti i contratti di costruzione che gli vengono commissionati dalle

autorità municipali o dai suoi clienti privati. Anche nell’architettura e nella pianificazione, Meyer pone particolare enfasi sul lavoro di gruppo; il suo motto é “io non lavoro mai da solo”. Per questo motivo, la scelta dell’assistente é l’atto più importante nel lavoro creativo, in architettura. Meyer vuole essere affiancato da persone non solo dotate di capacità individuali, ma sopratutto disposte a collaborare e unire il proprio potere creativo. Quanto più le capacità dei singoli membri di un gruppo di pianificazione sono contrastanti, tanto più questo gruppo é produttivo. L’architetto non deve più funzionare come un singolo individuo che si occupi di tutti e molteplici aspetti del lavoro, ma deve essere niente di più e niente di meno che un membro della società a servizio di essa. É in questo senso che deve essere letta l’affermazione di Meyer: “L’architetto é morto”. La prima commissione in cui Meyer coinvolge gli studenti é il progetto per la scuola della General German Trades Union in Bernau. Si tratta di un esempio di moderna cultura di costruzione. É il risultato di un’analisi scientifica dei bisogni concreti, ma senza perdere di vista aspetti del design, a cui riserva pari attenzione. Infatti, in aggiunta ai blocchi di residenze per gli studenti, ne progetta un quinto per lo staff. Questo, avendo una funzione differente, avrebbe dovuto essere organizzato diversamente dai quattro precedenti, ma per ragioni di design, l’esterno é completamente armonizzato con i blocchi residenziali degli studenti. Il cambiamento é in realtà più ampio di quello implementato nei workshop. Meyer intende cambiare l’intera base pedagogica dell’istituto, rifacendosi anche a sociologia, economia, psicologia. Conclusione È evidente l’impatto che Meyer ebbe sulla scuola, profondamente diversa in struttura e indirizzo al momento delle sue dimissioni, rispetto al suo arrivo. Per concludere, riportiamo un’interpretazione che si discosta da quella prevalente sul di Meyer, elaborata da Claude Schnaidt, che condurrebbe a rivedere in parte quanto detto fino ad ora. Egli ritiene che, senza volerlo, Meyer abbia sviluppato un funzionalismo estetico, in quanto sarebbe tra i primi a realizzare che il funzionalismo non é il prodotto spontaneo dei principi della tecnologia, ma l’espressione ideologica di quei principi. Infatti, in architettura l’adattamento della forma alla funzione non solo dipende dai precisi dati conferiti dalle scienze e dalle tecnologie, ma anche da come l’uomo percepisce la funzione che deve essere svolta dall’oggetto. Nonostante Meyer si concentri sull’utilità e sui bisogni vitali delle persone, é probabile che vi sia una soggettività di fondo imprescindibile....


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