Precious - Applicazione teorie della devianza al film PDF

Title Precious - Applicazione teorie della devianza al film
Author teresa la gambina
Course Sociologia della devianza
Institution Università degli Studi di Palermo
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Summary

Applicazione teorie della devianza al film...


Description

PRECIOUS La devianza deve essere ricercata in condizioni che si pongono al di fuori della coscienza del soggetto e devono essere dotate di un potere coercitivo in virtù del quale s’ impongono a lui, con o senza il suo consenso. Secondo Dukheim la devianza deriva da una specifica condizione della società; mentre per quanto riguarda gli studi nella Scuola di Chicago la devianza non è una caratteristica dell’individuo ma bensì del contesto in cui vive. L’aumento del tasso di devianza viene spiegato ricorrendo ad un fatto sociale: l’anomia, cioè quel fatto sociale che incrementa il tasso di criminalità. Secondo la TEORUIA DEL CONTROLLO SOCIALE, non ci si deve interrogare sulle ragioni per cui le persone diventano criminali, ma spiegare come i membri di una società vengano inibiti dall’adottare comportamenti devianti. (A tal proposito facendo riferimento a “Precious”, non dovremmo interrogarci sul perché la madre si comporta in questa maniera nei confronti di Clarisse, ma bensì dovremmo chiederci cosa la porta ad essere violenta nei confronti della figlia. Infatti alla fine del film spiega all’assistente sociale come si è sentita all’interno della situazione che si è venuta a creare in famiglia). La città di Chicago è divisa in zone, una tra queste è quella di transizione. In questa zona di “deterioramento” vi sono i bassifondi e le cosiddette terre aride con le loro miserabili regioni di povertà, degradazione e malattia, e con i delitti e i vizi della malavita; i questi quartieri vi sono camere d’affitto e vi si insediano persone che hanno l’opportunità di affittare camere a costi contenuti. (Questa realtà infatti la si può vedere nel film, in quanto Clarisse e la madre vivono in una casa di periferia in condizioni difficili). Problemi sociali come la povertà, le abitudini inadeguate, la disoccupazione, e i tassi di criminalità sono più elevati nella zona in transizione e diminuiscono progressivamente allontanandosi dal centro della città. Ciò che determina tassi così elevati è la disorganizzazione sociale, ovvero una situazione caratterizzata dalla diminuzione dell’influenza delle regole sociali di comportamento esistenti sui membri individuali del gruppo. (A tal proposito si può fare riferimento al fatto che la madre è disoccupata e non è intenzionata a trovare lavoro). Secondo la TEORIA DEL CONFLITTO CULTURALE le definizioni legali, di ciò che è criminale e di ciò che non lo è, sono relative poiché mutano nel tempo come risultato dei cambiamenti nelle norme di condotta. Quest’ultime regolano il comportamento degli individui nella loro vita quotidiana. Le differenze nelle norme di condotta tra i membri della cultura dominante e i membri delle culture subordinate possono determinare una situazione conflittuale. (Ciò lo possiamo notare dal fato che la madre di Clarisse disprezza i “bianchi” in quanto sono in una posizione più avvantaggiata nella società rispetto a loro, di conseguenza cerca di vietare, in maniera

violenta, alla figlia di frequentare i “bianchi”). Inoltre vi è meno criminalità nei quartieri con maggiore coesione sociale, la criminalità infatti non si riduce reprimendo gli autori delle inciviltà urbane, ma la si contrasta sostenendo le comunità locali nella loro capacità di mobilitarsi per affrontare problemi di comune interesse. Secondo la PROSPETTIVA FUNZIONALISTA il deviante è un soggetto che, in seguito ad una socializzazione inadeguata, agisce violando tali aspettative. Merton riformula la TEORIA DELL’ANOMIA di Durkheim, sostenendo che l’anomia non è una condizione che mina la capacità di una società di regolare il comportamento degli individui, come sosteneva il sociologo francese, ma è una condizione della società in cui vi è un contrasto tra l’enfasi che si attribuisce alle mete culturalmente indotte dal sistema sociale e la scarsa importanza che si riserva ai mezzi legittimi che devono essere utilizzati per raggiungerle. Per Durkheim la devianza scaturisce dalla debolezza delle norme, mentre per Merton la devianza scaturisce dall’esistenza di norme forti che entrano in contrasto con la struttura sociale. la devianza infatti può essere considerata come un sintomo di dissociazione, poiché nei gruppi si verifica la demoralizzazione, cioè il processo attraverso cui le norme perdono il loro potere di regolare il comportamento, con il risultato di provocare quell’assenza di norme che è una componente dell’anomia. (Infatti è possibile constatare come all’interno della famiglia vi è una forte anomia, è impensabile una situazione in cui una madre tratta violentemente la figlia come accade nel film. E qualora si verificasse una situazione simile è necessario attuare seri provvedimenti per il bene comune)....


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