Psicologia di comunità. Vol. 1: Prospettive e concetti chiave PDF

Title Psicologia di comunità. Vol. 1: Prospettive e concetti chiave
Course Psicologia di comunità
Institution Università degli Studi di Genova
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Prospettive e concetti chiave – volume ICAP 3. La prospettiva psicodinamicaL’approccio di comunità indaga e interviene processi collettivi e sociali anche in relazione alle determinanti soggettive delle interazioni umane.Caputo e Tomai (2020) → critica all’intervento di cura individuale che separa l...


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Prospettive e concetti chiave – volume I CAP 3. La prospettiva psicodinamica L’approccio di comunità indaga e interviene processi collettivi e sociali anche in relazione alle determinanti soggettive delle interazioni umane. Caputo e Tomai (2020) → critica all’intervento di cura individuale che separa la psicologia delle radici sociali dei problemi. È rischioso quando la psicologia assume un approccio a-contestuale per la lettura dei problemi. Carli e Paniccia (2003) → con la loro analisi della domanda descrivono come l’approccio psicodinamico consenta la comprensione più profonda delle dinamiche. Una psiche individuale dinamica e storicizzata Nella teoria psicoanalitica le cause della malattia sono di ordine dinamico-psicologico MA già Freud collega la vita psichica alla dimensione istituzionale e sociale. Con la psicologia delle masse →applica il metodo psicoanalitico all’analisi di alcune manifestazioni del conflitto e del potere. →la vita affettiva è fortemente implicata nelle dinamiche macrosociali De Coro e Ortu (2010) →la mente umana opera su più livelli con diversi gradi di accessibilità alla coscienza e che pur non venendo mai direttamente sperimentati sono attivi e contribuiscono a determinare il comportamento. -non solo i contenuti inconsci della mente possono influenzare il pensiero e l’azione di un individuo ma c’è in nesso tra il passato e il presente che si manifesta nel sintomo. -la realtà è costruita in un campo di relazioni che hanno forza e direzioni diverse gli ‘attori’ non reagiscono a un reale dato ma lo esperiscono tramite la costruzione relazionale. Teorie dell’intersoggettività (Trevarthen, Stern e Tronick) → ‘’l’altro’’ è presente nella sfera affettiva di ognuno da quando siamo nell’utero alla fase secondari (nascita in poi) il bambino ricercherà attivamente l’altro nella sua esperienza di vita. Nell’ambito della prospettiva di comunità le dinamiche intra e inter-psichici non sono oggetti presi dalla realtà ma costruzioni emergenti in una relazione orizzontale tra diversi attori dell’intervento. L’approccio di comunità analizza il rapporto tra individui e contesti tramite: vissuti, rappresentazioni, cognizioni che l’individuo attribuisce, legge e interpreta della realtà. Oggi la psicoanalisi legge il disturbo psichico inscritto in un contesto relazionale: Modello della competenza adattiva →si distanzia dal modello patogenetico e concepisce si un mondo esterno illusori e immaginario ma reale per quanto riguarda le conseguenze sull’individuo. La competenza di fare fronte ad eventi di vita traumatici (coping e resilienza) è una competenza trasformativa nella quale la relazione è una via di cura di sé e del mondo. Il soggetto ha il potere di produrre un cambiamento non solo a partire da sé ma dalla realtà sociale a lui vicina. L’interazione di soggettività e dimensioni di contesto Kurt Lewin: ogni atto psicologico deve essere osservato e studiato in riferimento alla sua ‘base sociale’ e il gruppo di appartenenza è il terreno su cui poggiano percezioni, sentimenti e azioni dell’individuo. -Influenza della prospettiva temporale sull’azione: rilevanza del futuro psicologico sugli stati d’animo di un individuo o di un gruppo (es. è la prospettiva temporale di un disoccupato a fare si che sia depresso) - il gruppo è un potenziale elemento di trasformazione, soprattutto il gruppo a struttura democratica (superiore nella produttività, morale e nella capacità di auto-organizzarsi) Inconscio sociale (Hopper)→esistono dei condizionamenti e delle disposizioni culturali, relazionali e comunicazionali dei quali le persone sono inconsapevoli ma con profondi effetti sull’esistenza; è l’insieme di pensieri, fantasie, sogni tramite il quale si esplicitano i sentimenti più profondi di un gruppo che non vengono espressi nel preconscio e viene utilizzata una rappresentazione così da trasferire su di essa l’intensità; questa rappresentazione è espressione di 1

contenuti inconsci gruppali. I desideri inconsci inaccettabili vengono così trasferiti su un oggetto esterno e sono rappresentati. Politica della transizione→ indica la rapidità e la profondità dei cambiamenti istituzionali nelle democrazie e va pensata come il luogo dell’azione per il bene comune, ci appartiene in quanto soggetti che condividono un sentimento di appartenenza a una comunità e ci costituisce come soggetti politici. Soggettività è il punto nodale di una rete sociale che l’individuo si impegna attivamente a strutturare. L’obiettivo è allargare l’indagine dall’ambiente di vita del soggetto alla realtà dei gruppi, comunità e contesto sociale e politico →strategie d’intervento che coinvolgono le unità interessate così che diventino loro stesse protagoniste del cambiamento. Esiti: prodotto di un’interazione dinamica tra individuo e ambiente, tra soggettività e socialità; il loro potenziamento ha una funzione di sostegno diventano dei mediatori psicologici in caso di situazioni di disagio. L’approccio psicodinamico permette alla psicologia di comunità di leggere i contesti nelle dimensioni soggettive e relazionali, arricchisce le competenze a interagire con le persone nei gruppi e nelle organizzazioni. →potenzia e caratterizza l’approccio di psicologia di comunità differenziandolo da interventi solo etnografici, sociologici o pedagogici. Psicodinamica di comunità Bisogno di convivenza: probabilmente nasce come reazione alla politica al solo scopo economico e di mercato, dall’individualismo e dall’isolamento; questo bisogno viene riscoperto da individui, gruppi, organizzazioni e comunità per costruire un percorso rivolto al benessere sociale. Alla base c’è la necessità di accettare il valore della differenza, il pensiero della differenza e del diverso→capacità di trovare negli altri risorse umane e relazionali di cui tutti siamo portatori. A partire dalla socialità ‘naturale’ nasce il bisogno di convivenza e di una psicodinamica di comunità→capacità di leggere e attivare un pensiero riflessivo sulle dinamiche nel quale le differenze con l’altro vengono risignificate e contenute dentro una dimensione di conflitto, negoziazione e soluzione. Hilman: alla costruzione del sé contribuisce il processo di interiorizzazione della comunità→indivisibilità psicologica tra sé e comunità, tra esserci e con-esserci, non si può concepire il soggetto come trascendente la comunità che abita e dalla quale è abitato. Hopper: nei vari sistemi sociali si tende inconsciamente a ricreare situazioni avvenute in altro tempo e luogo così che la situa nuova possa essere considerata come equivalente alla precedente; l’equivalenza può essere vista come una sorta di transfert di una situa inconsciamente percepita proveniente dal contesto sociale e riportata alla situazione attuale. Aspetti inconsci, repressi e inaccettabili sono presenti anche nella vita comunitaria e si caratterizzano come resistenze al cambiamento. Anticomunità (Lavanco)→forme di resistenza al cambiamento con funzione di difesa psicologica agita inconsapevolmente da un collettivo che riconosce di avere un’identità comune che vuole preservare. Se portata alla coscienza questa dinamica può avere un potenziale costruttivo e innovativo. È una modalità di organizzare le relazioni, istituzione e il modo di partecipare e vivere la tensione al cambiamento preservando inconsapevolmente gli equilibri preesistenti. Controtransfert→ esito del coinvolgimento e della partecipazione dello psicologo alla relazione di aiuto nella quale mette in gioco la propria soggettività. Transfert e controtransfert si alternano nell’intervento psicologico coinvolgendo tutti i protagonisti del sociale: l’intervento è la costruzione di uno spazio in cui si rende visibile e dicibile ciò che altrimenti non lo sarebbe. Metodi e strumenti -Leggere i contesti: coloro che condividono un contesto attuano anche una condivisione di emozioni che provoca una simbolizzazione affettiva da parte di chi partecipa al contesto: la collusione (→è un processo di socializzazione delle emozioni che proviene dalla condivisione emozionale di situazioni contestuali, è il tramite emozionale che fonda e 2

costruisce le relazioni sociali grazie alle emozioni condivise. La psicologia non ha a che fare con le singole persone ma con le relazioni, il problema che viene portato allo psicologo è sempre un problema che concerne la relazione tra individui e contesto. -costruire setting d’interazione e reciprocità: bisogna porre attenzione alle modalità con cui i gruppi e le organizzazioni interagiscono, l’approccio di comunità favorisce la creazione di contesti relazionali in cui il singolo, un gruppo minoritario o oppresso può trovare il coraggio di esprimere pensieri, emozioni e potenzialità di cambiamento. -promuovere gruppalità interattive e partecipanti: nel gruppo trovano spazio l’individuale, il sociale, la mente e la relazione. I disagi soggettivi e interrrelazionali causati dal confinamento per la pandemia sono una prova dell’importanza della relazionalità collettiva. CAP 4. La prospettiva culturale Interculturale→è un filone interno alla psicologia culturale focalizzato principalmente sul modo con cui affrontare le differenze e la convivenza di gruppi di diversa provenienza culturale Cross-culturale→ha come obiettivo il confronto del comportamento umano nelle diverse culture ‘studio delle somiglianze e delle differenze’ nel funzionamento psicologico individuale in gruppi culturali e etnici diversi. Psicologia culturale→si occupa della relazione mente, cultura e comportamento Si basa su 3 assunti principali: 1. cultura pensiero e comportamento sono intrinsecamente connessi e inseparabili e co-costruiti. I processi psicologici e le strutture mentali possono essere compresi solo all’interno del contesto di appartenenza. Il contesto (Cole) è un insieme di significati, intenzioni, obiettivi, regole e strumenti per l’interazione a cui gli individui partecipano attivamente, contribuendo a costruire il contesto e venendo a loro volta regolati Agency→responsabilità e posizione attiva nei confronti del contesto. 2. Le pratiche e i significati di un gruppo culturale possono essere comprese solo localmente e sono interconnesse con le strutture mentali e i processi psicologici dei suoi membri. 3. Lo studio delle relazioni tra cultura, mente e comportamento non può usare un approccio metodologico basato su criteri di equivalenza, comparazione e causa-effetto. 5 aspetti: 1. la cultura è un fattore rilevante per la comprensione dei comportamenti e degli atteggiamenti sociali, bisogna usare un approccio ecologico (→guardare i soggetti come inseriti in un contesto che contribuiscono attivamente a costruire) 2. il mondo esterno è sempre mediato da processi simbolici che orientano il comportamento umano 3. per affrontare situe problematiche ci sono oltre che le risorse classicamente riconosciute (psicologiche interne e risorse sociali) le risorse di ordine culturale (→narrazioni, repertori, capitale semiotico) 4. nozione di pratica cognizione-interazione-attività-contesto 5. sono importanti la dinamica relazionale e la co-costruzione di conoscenza Cosa si intende per cultura? ▪

Cultura come struttura →insieme di elementi condivisi da un gruppo sociale e trasmessi da una generazione all’altra. Questi elementi sono una cornice comune dentro la quale inserire le modalità di pensiero, il sentire e i comportamenti rendendo simile l’esperienza e la relazione con il mondo per chi condivide quella cornice.

Gli elementi che costituiscono la cultura sono di 3 tipi: 1. simbolico (modelli mentali, conoscenze, valori, ideologie, culture politiche etc.) 2. pragmatico (elementi che funzionano come setting normativi per l’azione definendo cosa è atteso, giusto o richiesto e in quali modalità es. abitudini, norme, rituali) 3. materiale (prodotti dell’attività umano come design, utensili e beni architettonici) 3



Cultura come aggregato di preferenze individuali→questo approccio si focalizza sulle caratteristiche individuali dei membri di una cultura; la cultura è la distribuzione all’interno di un gruppo sociale di atteggiamenti, credenze e valori individuali.

Atteggiamenti→caratteristica dell’individuo, predisposizione a ripondere in un certo modo Valori personali→credenze e orientamenti di carattere generale individuali che si trasformano in cultura nel momento in cui la loro distribuzione è prevalentemente all’interno di una certa popolazione Prospettiva individualistica→considera la cultura come l’insieme delle preferenze (atteggiamenti e valori) dei singoli che in un dato momento e luogo prevalgono numericamente in un gruppo sociale Cultura come attività interpretativa→cultura come un processo (→attività interpretativa e pratiche sociali attraverso cui le persone costruiscono e riproducono il mondo sociale) Segni, significati e dinamica culturale Psicologia culturale a orientamento semiotico (Valsiner, Salvatore) Homo semioticus→il soggetto è originariamente e costitutivamente impegnato in una dinamica di eleaborazione di senso, un incessante attività interpretativa tramite la quale costruisce e da forma all’esperienza partecipando alla produzione del mondo sociale. 3 fondamenti: 1. il significato è una proprietà emergente (non ha un’esistenza autonoma ma un prodotto emergente dell’attività interpretativa) 2. il significato è una questione di habitus (emerge da come i segni si combinano tra di loro e queste combinazioni sono il riflesso di modi sociali) 3. il significato è intrinsecamente sociale (emerge dalle pratiche sociali e si forma attraverso di esse -appartenere alla medesima cultura non significa dire, pensare, sentire e agire in modo uniforme. -le risorse semiotiche hanno diversi gradi di gradi di generalità: − − − −

1°universi simbolici (visioni iper-generali, che derivano dal funzionamento inconscio che producono determinati significati) 2°risorse semiotiche relative a classi di oggetti astratti (es. onestà, felicità) 3°singole classi di oggetti (es. migranti, poveri, politici) 4° riferite a singoli oggetti e eventi (es. mio figlio, la mia squadra)

Gli universi simbolici (Salvatore) sono 5 on base ai quali il mondo viene vissuto dalle persone come: 1. 2. 3. 4. 5.

Universo ordinato: universo plasmato da un ordine intrinseco sostenuto da valori, principi e regole. legame interpersonale: sfera di significative relazioni interpersonali società che sostiene: istituzioni che si prendono cura degli individui nicchia di appartenenza mondo degli altri: senza rapporti di fiducia, ordine o regolazione possibile

Pratiche, comunità e interventi dialogici Con il costrutto ‘pratica’ si evidenzia come la cognizione sia una parte integrante delle nostre azioni nel mondo e come si specializzi a contatto con i diversi contesti a cui partecipiamo. Le pratiche sono sempre distribuite e condivise con altri, infatti, le persone sono in grado di affrontare pratiche complesse (es. guidare un aereo, fare un’operazione chirurgica) perché vengono realizzate tramite forme di coordinazione tra i partecipanti. Comunità di pratiche→gruppi naturali in azione, che producono e condividono pratiche, gruppi che condividono narrazioni, gruppi definiti da un ‘lessico familiare’ etc. Esistono, crescono e evolvono negoziando dimensioni che li caratterizzano in uno spazio di intersoggettività.

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Dimensioni fondanti delle comunità pratiche: − − −

impegno reciproco impresa comune repertorio condiviso

Change Laboratory (Engestorm e Sannino 2020): è una metodologia d’intervento sulle comunità che si basa sulla cocostruzione collettiva di nuove forme di espansione della comunità e delle sue pratiche; membri coinvolti in processi di analisi e riflessione collettiva di dati empirici (es. video e osservazioni di situe problematiche) mediato dal ricercatore. Partecipare a questi laboratori offre ai membri della comunità di avere un tempo e uno spazio per riflettere e analizzare le proprie pratiche. -i cambiamenti in una comunità sono pratiche socio-culturali che vanno costruite tramite negoziazioni difficili e cambiamenti da parte di tutti i membri. →lo sviluppo delle pratiche di una comunità è un fenomeno sociale complesso NON riducibile alla somma di cambiamenti individuali dei suoi membri. -un intervento di comunità che non lavora ‘sulle’ ma con ‘con’ le persone Narrazioni e repertori culturali Narrazioni e repertori culturali →importanti risorse a disposizione di individui e comunità per attribuire senso e affrontare gli eventi, anche negativi o problematici nelle loro traiettorie di vita. Sono risorse psicologiche che vengono co-costruite tramite l’interazione sociale discorsiva con altri individui. Gli altri anche quando non ci sono operano come ‘altro generalizzato’→ istanza culturale internalizzata in grado di orientare le nostre pratiche. Le narrazioni sono attività essenziali per attribuire senso alle esperienze, per condividere aspettative e piani d’azione, per interpretare stati e intenzioni altrui. Orr: ha analizzato il ruolo cruciale delle narrazioni nella costruzione e distribuzione delle competenze esperte, i tecnici condividono con altri dettegli di difficili interventi di riparazione per contribuire allo sviluppo del repertorio di competenze esperte della comunità. Le narrazioni permettono di muoversi e esplorare scenari futuri, sono indicatori del funzionamento delle comunità e dati essenziali per guidare e progettare interventi. Posizionalità e intersoggettività Approccio emico→studio della cultura che include sia il comportamento umano che il funzionamento psicologico dal punto di vista dei suoi membri e sulla base di criteri utilizzati dagli attori. posizionalità→visione del mondo soggettiva e modalità con cui chi fa ricerca si pone rispetto all’indagine e al suo contesto socio-politico; riflette la posizione che chi ricerca adotta in un determinato studio, elemento che influenza come l’indagine viene condotta e le conclusioni cui perviene.

Gli aspetti che più risentono della posizionalità sono: − − − −

oggetto d’analisi attori contesto processo di ricerca 5

Simmetria e asimmetria di potere che caratterizza la relazione ricercatore-attore: quando ci si relazione personalmente e sistematicamente agli attori, i processi nei quali agiscono le dinamiche di potere sono molti; il setting pone inevitabilmente il ricercatore in posizione dominante. Le asimmetrie possono essere di vario tipo: − − −

processi di costruzione di conoscenza scambi comunicativi tra attori e ricercatori dinamiche di legittimazione e riconoscimento reciproco

intersoggettività→co-costruzione della conoscenza prodotta nel processo di ricerca. La domanda a cui rispondere non è se i dati siano oggettivi ma come molteplici soggettività abbiano contribuito alla loro costruzione. L’elaborazione di questo interrogativo consente di comprendere come si genera il sapere condiviso. CAP 7. Partecipazione Partecipazione: • • • •

è una componente fondamentale dell’empowerment e promuovere la partecipazione significa promuovere empowerment sociale è in grado di produrre effetti virtuosi sia a livello psicologico che sociale una comunità nella quale si registrano alti livelli di partecipazione è una comunità viva e sana, dove i problemi vengono affrontati attraverso la mobilitazione delle risorse sociali, cognitive e culturali è correlata a un maggior senso di benessere che fornisce ino scopo alle persone (es. indagine istat sul volontariato: chi lo fa è più soddisfatto della sua vita)

L’impegno sociale, civico o politico aumenta la percezione soggettiva di controllo e motiva le persone a modificare il contesto in base ai propri bisogni e valori; più le persone sviluppano empowerment più sono propense a partecipare attivamente alla vita di comunità. Generatività sociale→ generalizzato senso di responsabilità e cura per le generazioni successive alla propria e per la comunità in cui si vive; ampliamento delle reti di relazioni sociali insieme allo sviluppo di legami di fiducia, sostengo sociale e integrazione che sono in grado di contrastare sentimenti di alienazione e isolamento. Forme e varietà della partecipazione La partecipazione è varia e si declina in diverse forme e modalità; Oggi due esempi di partecipazione legati a temi sociali centrali sono...


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