Riassunto di Geografia umana un approccio visuale PDF

Title Riassunto di Geografia umana un approccio visuale
Author luciana servi
Course Geografia umana(p)
Institution Università degli Studi di Verona
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GEOGRAFIA UMANA 1. Che la geografia umana? 1. Introduzione alla geografia umana Il termine geografia proviene da due parole greche (geo graphia), che La geografia umana Studia come la affiancate significano scrittura della Terra. La geografia essere popolazioni, le culture, le e monto della semplice...


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GEOGRAFIA UMANA 1. Che cos’è la geografia umana? 1.1. Introduzione alla geografia umana Il termine geografia proviene da due parole greche (geo + graphia), che La geografia umana Studia come la affiancate significano scrittura della Terra. La geografia può essere popolazioni, le culture, le cosietà e monto più della semplice descrizione della terra o dell'elenco degli Stati, le economie, con le loro manifestazioni materiali (città, delle loro capitali delle loro risorse. È un discorso su ciò che possiamo strade, campi, fabbriche) si osservare sulla superficie terrestre, quindi anche un'interpretazione e diversificano nello spazio terrestre, una riflessione che stimola domande. Si distingue tra una geografia in relazione al variare delle fisica che studia gli ambienti e le componenti naturali e una geografia condizioni ambientali e storiche. umana che si occupa degli esseri umani sulla terra. La prima utilizza i metodi delle scienze naturali, mentre la seconda si rifà alle scienze sociali. In realtà la geografia umana non può ignorare la geografia fisica, in quanto tutte le attività umane hanno qualche rapporto con gli ambienti naturali e non possono essere comprese, interpretate e valutate senza tener conto di ciò che direttamente o indirettamente ci lega al clima, alla suora, alle acque, alle forme del rilievo. Da sempre i geografi ricordano la propria attenzione alla relazione ambiente-Società e si occupano di tematiche che superano i confini tra i due rami della disciplina. Quando parliamo di natura intendiamo certamente tante cose diverse, che però possono essere definite in generale come tutto ciò che era estraneo alla storia e alla creatività Cultura. Costruzione sociale è umana. Il concetto di cultura è più difficile da definire. Esso spazia dalle fatta di pratiche e credenze espressioni più alte della spiritualità (l'arte, la musica, la poesia, la condivise, che funziona come un sistema dinamico complesso, tecnologia eccetera) fino a ciò che sulle differenze tra i popoli ci possono plasmato dalle persone ed alla dire oggetti di uso comune come vestiti, cibo, le abitazioni, gli strumenti collettività, e ne vengono a loro del lavoro. Negli ultimi decenni è assistito ad un significativo volta plasmate. ripensamento della nozione di cultura, che si fonda sui tre argomenti seguenti: (1) La cultura è una costruzione sociale che riflette diversi fattori economici, storici, politici, sociali ed ambientali; (2) La cultura non è qualcosa di fisso, si modifica nel tempo e può generare sia scambi pacifici, sia conflitti; (3) La cultura è un sistema dinamico complesso: interagendo tra loro, le persone creano ed esprimono una cultura, la quale, a sua volta, definisce all'influenza le caratteristiche delle persone che ne fanno parte. Storicamente le culture si presentano differenziate su base geografica e quindi si parla di culture locali, regionali, nazionali o anche sovranazionali. Si trasforma in si trasmette verticalmente da una generazione all'altra. Le culture diversificate su base territoriale erano la regola del passato. Esse non erano chiuse del tutto, ma lo scambio orizzontale di elementi culturali tra di loro era limitato e molto diluito nel tempo. Negli ultimi 100 anni tali ibridazioni orizzontali si sono fatte sempre più numerose e veloci. Oggi permangono notevoli diversità culturali su base territoriale, ma crescono le ibridazioni tra culture diverse e la globalizzazione tende a imporre certi caratteri culturali comuni a tutte società e a tutti i territori. Perciò le tecniche, le forme di organizzazione sociale, le lingue, le abitudini alimentari, le espressioni artistiche proprie delle differenti società locali stanno cambiando rapidamente rispetto a quello che erano anche solo pochi decenni fa. Questo non significa che venga meno il rapporto tra cultura e natura, ma questo rapporto ha fatto un salto di scala: un tempo esso si sporgeva quasi esclusivamente, in modi differenziati tra loro, la scala locale, oggi esso coinvolge l'intera umanità e l'intero ambiente terrestre. Nel pensiero occidentale esiste una lunga tradizione a considerare la natura e cultura come separate e contrapposte tra loro. Tale dualismo tra natura e cultura ha svolto un ruolo importante nello sviluppo di diversi modi di considerare le differenze culturali e sociali. Si affermava l'idea che la cultura fosse ciò che permette all'uomo di porsi al di sopra della natura, di dominarla e trasformarla secondo i propri fini. Oggi si

va affermando una corrente di pensiero che rifiuta il dualismo tra cultura e natura, proprio a causa dei gravi problemi che nascono oggi dalla netta contrapposizione tra i due concetti. Si tende così a pensare che l'uomo nonostante la propria predisposizione per la cultura, faccio veramente parte della natura e quindi la sua azione debba fare i conti con certe leggi fondamentali della natura stessa. Il determinismo ambientale consiste nel far derivare Si ritiene che i fattori naturali terrestri incidano direttamente sullo sviluppo direttamente dall'ambiente delle caratteristiche fisiche e intellettuali degli esseri umani abbraccia le tesi le differenze sia fisiche che del determinismo ambientale. Dagli antichi greci, e dopo loro vari autori culturali degli esseri umani. antichi e moderni ipotizzarono che le diversità tra i popoli dipendessero da fattori climatici e fisico-geografici. Innanzitutto non era dimostrabile scientificamente la relazione di causaeffetto, che costituiva la base del determinismo ambientale, come se gli individui e le società rispondessero in modo automatico agli stimoli ambientali, senza le mediazioni culturali della tecnologia, delle ideologie politiche, dei sistemi di governo o delle leggi. Una seconda critica determinismo ambientale deriva dall'evidenza che i fattori ambientali identici non necessariamente danno luogo a pratiche culturali volutamente umani simili. Terzo, il determinismo ambientale era sospettato ha ragione di essere una ideologia travestita da teoria scientifica per giustificare il colonialismo, cioè il dominio dei principali paesi occidentali su gran parte dell'Africa e dell'Asia. La reazione al determinismo ambientale ha portato, all'inizio del 20º secolo, alla nascita del possibilismo. L'idea che le sta alla base è che i singoli e le collettività possono usare Il possibilismo geografico ritiene che la propria creatività per reagire alle condizioni o alle costrizioni di un ogni ambiente naturale offra una particolare ambiente naturale. È importante in questo caso utilizzare gamma di alternative più o meno vasta e che in uno stesso ambiente naturale il termine costrizioni, per indicare il fatto che l'ambiente viene visto società e culture possano modellarsi in come una limitazione delle scelte e delle possibilità che le persone modi diversi a seconda delle loro hanno a disposizione. I possibilisti non rifiutano completamente l'idea scelte, basate sulle conoscenze e sulle di un condizionamento da parte dell'ambiente naturale, ma nello capacità tecniche di cui dispongono. stesso tempo non pensano che esso sia l'unica o la principale forza che plasma le società e le culture. Le teorie del possibilismo ambientale hanno contribuito a diffondere la consapevolezza del ruolo dell'azione umana nei cambiamenti dell'ambiente, a partire dall'osservazione di come nel tempo tale azione ha modificato i paesaggi naturali, trasformandoli in paesaggi culturali. Però nei due secoli scorsi si formava una visione della natura come costruzione sociale, ovvero un concetto inventato che deriva da percezioni e modi di pensare condivisi. Questa prospettiva riconosce che l'uomo tende a modificare l'ambiente naturale a partire dall'idea che si fa della natura e di come andrebbe trasformata. Le difficoltà e i rischi insiti in un rapporto dualistico con la natura, che al tempo stesso la violenta e la realizza, possono essere superati con una visione più realistica che vede gli esseri umani intrinsecamente legati al mondo naturale che può essere così sintetizzata: (1) la terra funziona come un sistema costituito da diverse componenti naturali e culturali, che interagiscono con modalità complesse, non riducibili a rapporti lineari di causa-effetto e quindi poco prevedibili; (2) La terra è soggetta a continui cambiamenti, che derivano sia da eventi naturali, sia dall'azione umana; (3) il sistema culturale umano è un sottosistema di quello naturale terrestre: o modificarlo in modo durevole solo obbedendo ad alcune leggi naturali che non può modificare a suo piacere come ad esempio quelle del clima. Il concetto di paesaggio geografico e mutato nel corso del tempo. È stato introdotto all'inizio del 19º secolo, per indurre i suoi contemporanei a osservare e a studiare fenomeni geografici, immaginandoli come se si presentassero in una galleria di quadri dipinti dalla natura e dalla storia. Questo approccio al paesaggio riconosceva adesso il duplice significato di percezioni soggettive e di realtà oggettiva, che di recente è stato fatto proprio dalla Convenzione Europea Del Paesaggio. La riflessione geografica degli ultimi decenni è tornata riconoscere che il paesaggio fa da mediatore tra la realtà visibile e la sua percezione, tra l’estetico e l’irrazionale, tra il sentire-agire individuale e quello collettivo. Le espressioni della cultura leggi del paesaggio sono indirizzi riguardanti i valori delle popolazioni e la loro identità e, più in generale, le loro culture. L'analisi regionale è in parte diversa dalla lettura del paesaggio. Essa va oltre la semplice osservazione della superficie per indagare i fattori, sovente non visibili, che determinano la diversità dei territori e suggeriscono la loro suddivisione in regioni.

In geografia si hanno più tipi di regioni, in quanto la superficie terrestre può essere suddiviso secondo criteri diversi, a seconda delle caratteristiche consideratelo una prima grande distinzione può essere fatta tra regioni formali e funzionali. La regione formale è un'area definita in base a una o più caratteristiche fisiche o culturali omogenee, cioè presenti nella regione e non in quella confinante. In questa categoria hanno particolare importanza le regioni storiche, quelle che presentano al loro interno una certa omogeneità socio-culturale dovuta al fatto che nel passato queste regioni sono state a lungo unite politicamente. La regione funzionale, invece, è un'area in cui i luoghi sono connessi tra loro da relazioni più intense di quelle che questi stessi luoghi intrattengono con l'esterno. Sono tali le ecoregioni, cioè le regioni che corrispondono a un ecosistema. Dopo lo sono le regioni funzionali urbane, formate da una grande città e dei centri minori che gravitano su di essa per lavoro e per servizi. Lo sono i vari tipi di distretti economici, caratterizzati dalle forti relazioni che legano le imprese presenti al loro interno. Lo sono infine le regioni istituzionali, cioè gli Stati, le unioni di Stati e le unità politico-amministrative in cui si divide il territorio. Mentre tutti le regioni sopraelencate si basano su certi caratteri oggettivi, ci sono anche ragioni individuate in base a criteri soggettivi, dette regioni percepite. Esse derivano dal senso di identità e via attaccamento di un gruppo di persone a un determinato territorio. 1.2. Pensare come un geografo quando i geografi usano il termine luogo, fanno riferimento ad una località Sito. Le caratteristiche fisiche contraddistinta da specifiche caratteristiche fisiche, culturali e sociali. di un luogo, come forma del Ciascun luogo può essere identificato tramite la sua ubicazione assoluta, o suolo, vegetazione, acque posizione geometrica, misurata per mezzo della sua latitudine, longitudine e ecc. Posizione geografica o altitudine sul globo terrestre, oppure con riferimento a che cosa gli sta situazione. La posizione che intorno, cioè al suo sito e alla sua situazione detta anche posizione un luogo occupa in un geografica. Le caratteristiche dei luoghi sono importanti, perché contesto regionale più ampio contribuiscono al funzionamento sociale, politico ed economico del nostro con riferimento alla rete mondo. I luoghi sono importanti anche perché offrono un riferimento alle delle comunicazioni e alle possibili relazioni del luogo identità umane. Il nostro senso di identità deriva in parte dalle esperienze con tale contesto. legate ai luoghi che frequentiamo. Si parla di senso del luogo per indicare il complesso attaccamento emozionale che le persone sviluppano nei confronti di determinate località. Con spazio in geografi indicano invece l'estensione della superficie terrestre di dimensioni non definite. La geografia distinguere fra tre diversi tipi di spazio. C'è uno spazio assoluto, cioè un'entità geometrica le cui dimensioni, distanze, direzioni e contenuti possono essere definite misurare con precisione con la metrica corrente. E lo spazio delle normali carte geografiche, dove ogni oggetto urbano, ogni luogo, ogni regione trovano una loro esatta collocazione. In realtà già a partire dal 18º secolo, psicologi come Piaget, dimostrarono che lo spazio è una nostra costruzione mentale e che quindi possono esserci diversi tipi di spazio a seconda delle premesse da cui partiamo. Lo spazio-tempo rientra nel concetto di spazio relativo, cioè uno spazio che non è più pensato come un contenitore dato e immutabile, ma uno spazio le due proprietà variano a seconda dei contenuti, cioè dei fenomeni che vi si svolgono. Un tipo di spazio relativo particolarmente importante in geografia dello spazio relazionale, uno spazio definito dalle interazioni umane, dà alle percezioni o dalle relazioni tra gli eventi. Esso è mutevole in quanto definito dalle contingenze, cioè dal fatto che il risultato delle interazioni e del percezioni umane varia a seconda delle persone e degli oggetti che vengono coinvolti. Quando due paesi abbiano degli scambi commerciali, creando uno spazio relazionale e commerciale, che esiste fino a quando vengono soddisfatte queste condizioni contingenti. Gli scambi commerciali, le interazioni politiche ed economiche, come anche quelle sociali, possono incidere sulla produzione di spazi relativi, i quali si possono definire, di conseguenza, come le costruzioni sociali. A questo punto possiamo dire che lo spazio geografico è sempre uno spazio relativo e relazionale, in quanto le sue proprietà dipendono dalle relazioni e dalle interazioni che sussistono tra i soggetti e gli oggetti che ogni geografia mette, per così dire, in scena. Infatti una descrizione geografica, e dettagliata che sia, non può mai comprendere i miliardi di cose inanimate, di organismi viventi e di persone sparsi sulla superficie terrestre. Essa è sempre il risultato di una scelta, coerente con gli scopi, espliciti o impliciti, consapevole o inconsapevole, della stessa descrizione. Ogni geografia e la costruzione materiale di uno spazio relazionale, che non è arbitraria, ma risponde all'esigenza sociale di conoscere la posizione di certi

oggetti e soggetti e le relazioni che legano tra loro. Dire che l'agiografia descrive gli spazi terrestri significa dire che essa si occupa potenzialmente di tutte le possibili relazioni che intercorrono tra tutto ciò che è localizzato sulla superficie terrestre. Acquisire dimestichezza con questi aspetti del concetto di spazio è fondamentale, se si vuole capire fino in fondo come funziona il mondo. Adottare una prospettiva spaziale significa prestare particolare attenzione alle differenze tra un luogo e l'altro, da uno spazio nell'altro, nelle dinamiche della società e dei rapporti tra ambiente e società. La variazione spaziale e la correlazione Distribuzione spaziale: disposizione dei spaziale sono altri concetti chiave utilizzati dai geografi, entrambi fenomeni sulla superficie terrestre. basati sullo studio della distribuzione spaziale dei fenomeni. Variazione spaziale: Un altro concetto fondamentale è quello di diffusione spaziale. È cambiamenti nella distribuzione di un fenomeno da un luogo all'altro. un fenomeno nel quale il movimento, e quindi la variabile tempo, Correlazione spaziale: il grado in cui due o rappresenta una dimensione essenziale. I geografi identificano più fenomeni condividono la stessa quattro diversi tipi di diffusione per ricollocazione, per contagio, distribuzione e variazione spaziale. Diffusione spaziale: movimento di persone, gerarchia e per stimolo. Le migrazioni sono la tipologia più diffusa di diffusione per ricollocazione. La diffusione per contagio, si idee, mode, malattie ecc. da un luogo all'altro con tempi e modalità differenti a verifica quando un fenomeno, ad esempio il raffreddore o seconda del fenomeno considerato. un'abilità manuale, si diffonde tra persone che vengono a contatto tra loro. Al contrario, la diffusione gerarchica avviene dall'alto verso il basso, secondo una successione ordinata per rango. La diffusione per stimolo, infine, si verifica quando la diffusione di un'idea, una pratica o un altro fenomeno contribuisce a generare una nuova idea per infusione per stimolo influenza in modo si la produzione e la commercializzazione dei beni. Numerose ricerche dimostrano che la diffusione spaziale spesso è data da un misto di diverse tipologie. Non solo i diversi tipi di diffusione spesso agiscono contemporaneamente sullo stesso fenomeno, ma il ritmo e la direzione della diffusione spaziale sono influenzati anche dalla presenza di barriere assorbenti - fisiche, legali, o di altro genere che formano la diffusione - o di barriere permeabili che soltanto la rallentano. Il mondo nel quale viviamo è sempre più globalizzato. La globalizzazione, ovvero la crescente interconnessione e indipendenza da persone non in tutto il mondo, è il risultato del diradarsi progressivo a tutto il pianeta dell'interazione spaziale. Per interazione spaziale si intende l'insieme delle relazioni che si sviluppano reciprocamente tra soggetti che occupano luoghi e regioni Globalizzazione. In senso generale si sia vicine, sia lontane tra loro, come risultato del movimento di ha quando certi fenomeni naturali, o persone, beni e informazioni. Interazioni spaziali a scala globale erano umani, come le reti di infrastruttura, o come le comunicazioni virtuali coprono già presenti nel mondo naturale prima della comparsa dell'uomo: le l'intero globo terrestre, permettendo a differenze climatiche e quelle che derivano dal ciclo dell'acqua, delle tutti i luoghi della terra di interagire tra rocce, del biossido di carbonio e di altri gas sono il risultato di loro. In senso più ristretto si intende il interazioni globali. Tuttavia, si parla di globalizzazione sono degli ultimi dominio che le relazioni di mercato a decenni, cioè dopo che l'informatica, telecomunicazioni e connessioni scala mondiale hanno su tutte le altre attività ed espressioni sociali e aeree intercontinentali hanno permesso una circolazione di persone, culturali. merci, denaro e informazioni esteso mani ad ogni località del pianeta. Interazione spaziale. relazione tra due La forza trainante di tale unificazione mondiale è stata l'economia o più soggetti nel corso della quale essi capitalistica di mercato, che ha innescato il favorito indirettamente un si scambiano idee, merci, servizi di modificano le loro azioni in relazione processo analogo per quanto riguarda la cultura, le relazioni alle idee e ai comportamenti reciproci internazionali e la capacità delle grandi potenze di intervenire militarmente in ogni parte del globo. L'interazione spaziale è influenzato da tre fattori: la complementarietà, la trasferibilità e l'intervento di opportunità alternative. La complementarietà si verifica quando un luogo con la regione trovano altrove una risposta alla propria esigenza di beni e servizi, creando un'interazione spaziale che si sviluppa su distanze più o meno lunghe. La complementarità a creare le basi per il commercio. Un secondo fattore che influenza l'interazione spaziale è la trasferibilità, è inversamente proporzionale all'energia necessaria per lo spostamento di un oggi grazie ad Internet, il bene più trasferibile e di informazione, che comprende anche le transazioni finanziarie, cioè il denaro e titoli di credito. In generale, è più probabile che beni caratterizzati da una vasta trasferibilità, vengano utilizzate vicino al luogo di produzione. La trasferibilità, infatti, è influenzata dalla riva della distanza, ovvero il modo in cui la distanza può ostacolare gli s...


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