Riassunto turismo. conoscere e gestire le risorse turistiche Capp. 1,-2, 5-6, 9,11, 14 PDF

Title Riassunto turismo. conoscere e gestire le risorse turistiche Capp. 1,-2, 5-6, 9,11, 14
Course Sociologia del Turismo
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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riassunti e appunti capitoli: 1, 2, 5,6, 9,11, 14...


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TURISMO 1.I FONDAMENTI DEL TURISMO Il turismo è sia l’oggetto sia il soggetto di molte tendenze del mondo contemporaneo e comporta altri tipi di conseguenze, come quelle sulle popolazioni locali. Tre problematiche per il settore: -

Il turismo ha resistito in modo notevole a condizioni economiche e politiche avverse. Eventi naturali o provocati dall’uomo hanno dimostrato l’abilità del settore di riorganizzarsi e di assimilare un nuovo vocabolario. Il settore avrà bisogno di creatività nel fornire prodotti che soddisfino il “nuovo turista”.

-

La tecnologia si diffonde sempre di più anche nel settore turistico, e il turismo può certamente avvantaggiarsi degli sviluppi nell’information technology.

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Le organizzazioni internazionali appoggiano il turismo per il suo contributo alla pace mondiale, per la sua abilità nel mantenere gli Obiettivi di sviluppo del millennio. Un problema importante però è costituito dall’immagine negativa del turismo, visto come saccheggiatore delle sue mete e come causa del cambiamento climatico.

Il settore turistico deve perciò farsi carico delle responsabilità che derivano dalle conseguenze della propria attività, impegnandosi a risolvere i problemi di questo secolo.

LA STORIA DEL TURISMO Le prime forme di turismo Primi viaggi  relazione allo sviluppo del commercio sumero, 4000 a.C. Il commercio rimase la ragione principale dei viaggi fino al quindicesimo e sedicesimo secolo quando si svilupparono le grandi reti commerciali ( via della seta ) Altre cause delle prime forme di turismo: - Ragioni militari e amministrative -

Ragioni legate ad occasioni speciali ( feste religiose e pellegrinaggi )

Fin dai tempi degli antichi egizi, feste e pellegrinaggi avevano spinto i viaggiatori ad attraversare i confini, ma il turismo come viaggio di piacere, è documentato in Egitto a partire dal 1500 a.C. La diffusione di strade durante l’Impero romano rese possibile la diffusione di nuovi e più veloci mezzi di trasporto. In seguito al crollo dell’Impero non fu più eseguita la manutenzione delle strade e viaggiare tornò a essere un’impresa difficile e pericolosa, però nonostante tutto, in Europa durante il Medioevo i pellegrinaggi continuarono. Il Grand Tour Fine del quindicesimo secolo  giovani delle classi più elevate erano spinti a intraprendere viaggi ( principalmente verso Francia, Italia, Svizzera e Germania ) per completare la loro istruzione. Il grand tour  fase dell’introduzione in società Termine “turista”  fine del Settecento, per descrivere questi tipi di viaggiatori Diciottesimo e diciannovesimo secolo  il viaggio divenne una forma di spedizione e di esplorazione scientifica ( es. viaggi per esplorare nuove terre e per approfondire la conoscenza ) e viene avviata una modifica della

1

storia naturale, vi è infatti un forte impatto sulla botanica e sul mondo animale ( 1793  apre a Parigi il Muséum national d’historie naturelle ) Il diciannovesimo secolo Cooper  impatto della Rivoluzione industriale sul lavoro e sulla tecnologia trasforma il turismo La rivoluzione nella tecnologia dei mezzi di trasporto rese il viaggio di piacere accessibile a un numero maggiore di persone. ( es ferrovia permise a molte più persone di Raggiungere più velocemente la destinazione ) Navi a vela  navi a vapore = mobilità maggiore e semplice divertimento Il ventesimo secolo Europa in stato di relativa pace  favorisce l’incremento del turismo che riscontrò fino alla Prima guerra mondiale. Negli anni dopo la guerra  automobile = nuova tecnologia dominante in ambito turistico ( sviluppo dell’automobile come mezzo di trasporto e costruzione di autostrade e motel ) Maggior parte di viaggi in auto  su territorio nazionale Aereo  ha cambiato il modo di viaggiare, aprendo il turismo a nuove aree geografiche, culture e popolazioni; all’inizio per fini commerciali e successivamente per trasportare passeggeri, presero piede i viaggi arei per fini turistici dopo la Seconda guerra Mondiale Motori jet  viaggi internazionali più accessibili anche grazie all’aumento della ricchezza  via all’industrializzazione del settore e al turismo di massa

IL TURISMO COME MATERIA Turismo

area tematica settore di studio

Popolarità del turismo come materia e riconoscimento della sua importanza da parte dei governi: forte impulso agli studi di questo campo; maturità grazie alla crescente comunità accademica, al numero sempre maggiore di riviste e di libri di testo specifici e alla quantità di associazioni professionali. Vi è una maggiore fiducia nei metodi usati per la ricerca nell’ambito turistico, però la giovinezza del turismo come area di studio crea una serie di problemi: -

Area di studio stessa continua ad essere oggetto di debolezze concettuali e confusioni, ciò determina una mancanza di rigore e di precisione, esponendo la materia a critiche esterne

-

La materia comprende in sé una serie di altre discipline accademiche e di settori industriali diversi, chi la studia si domanda se il turismo non sia troppo diversificato e caotico per meritare una considerazione come materia distinta o come settore caotico a sé e inoltre non ha confini definiti

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Mediocrità dei dati a disposizione, in termini di comparabilità e qualità

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Gli approcci tradizionali tendono a definire empiricamente il turismo e a ridurlo a una serie di attività o di transizioni economiche

-

Il turismo soffre di un problema d’immagine all’interno dei circoli accademici, gli contestano di aver dato vita ad una “generazione T” ( mancanza di conoscenze disciplinari o tematiche al di fuori dell’ambito turistico ). Ma il turismo richiede massimi livelli di professionalità, di conoscenze e di impegno da parte di ogni persona coinvolta.

Coles  il turismo patisce le difficoltà di una collocazione “ in un mare di istituzioni accademiche e di lobby in competizione tra loro” 2

IL SISTEMA TURISTICO Modello proposto da Leiper ( 1979 e successivamente aggiornato nel 1990 ): prende in considerazione molte delle questioni relative all’attività dei turisti, permette di collocare nello schema diversi settori dell’industria e comprende anche la componente geografica, che è insita in qualsiasi viaggi. Infine colloca il turismo nel contesto di una serie di ambienti sterni, e comprende tre elementi di base: -

Turisti  il turista è l’attore di questo sistema. Il viaggio turistico è considerato uno dei momenti più belli della nostra vita.

-

Gli elementi geografici  delinea tre elementi geografici:

-

1.

L’area di provenienza dei viaggiatori  è il motore del mercato turistico, fornisce la spinta per stimolare e motivare il viaggio.

2.

L’area di destinazione del turista  è l’aspetto più complicato del turismo. Nel luogo di destinazione si percepiscono le conseguenze del turismo, e sono messe in pratica le strategie di gestione e di pianificazione. È la ragion d’essere del turismo. Qui si generano le innovazioni nel turismo.

3.

L’area di transito  comprende i luoghi intermedi che possono essere visitati lungo la strada.

Il settore turistico  insieme delle attività economiche e delle organizzazioni coinvolte nell’offerta del prodotto turistico. Il modello permette di identificare l’ubicazione dei diversi settori industriali.

Ogni elemento del sistema turistico di Leiper interagisce con gli altri in quanto offre il prodotto turistico ma anche relativamente all’impatto, alle transazioni commerciali e alla diversificazione dei contesti in cui si verifica ( modello multidestinations ). Il turismo è oggetto di contrasti. La domanda di turismo nell’area generatrice è imprevedibile, stagionale e irrazionale, eppure è soddisfatta da un’area di destinazione in cui la fornitura dell’offerta è frammentata, rigida e dominata da costi fissi  causa dell’inevitabile instabilità finanziaria del turismo. I principali vantaggi de modello di Leiper  applicabilità generale e semplicità, inoltre: . capacità di incorporare approcci interdisciplinari, fornisce un quadro in cui tutte le discipline possono essere integrate . può essere applicato a ogni scala o di livello di generalizzazione . è flessibile all’infinito e permette di incorporare diverse forme di turismo, mostrandone gli elementi comuni . evidenzia un principio estremamente importante: tutti gli elementi del turismo sono in relazione e interagiscono

Schema modello offerta: traveller- generating region

departing travellers transit rout- region returning travellers

tourist destination region

Schema modello multidestinations: TR3

TDR2 3

TGR

TR2

TR1

TDR1

Vi sono quattro tipologie di movimenti e quattro tipi di visitatori: 1.

Residente: ha vissuto buona parte dei 12 mesi in un luogo diverso da quello precedente ( TDR più grande di TGR )

2.

Visitatore: si sposta in paesi diversi per un periodo non superiore a 12 mesi, soggiorna ma non come turista

3.

Turista: visitatore che si ferma almeno una notte

4.

Gitante: non trascorre la notte nel paese che visita

DEFINIZIONE DEL TURISMO Turismo  è un’attività multidimensionale e sfaccettata, che riguarda molte vite e attività economiche differenti. La parola “turista” è apparsa per la prima volta nella lingua inglese all’inizio del 1800, oltre due scoli dopo la definizione rimane problematica e riflette la complessità del turismo. Le definizioni del turismo sono state create per rispondere a situazioni e bisogni specifici. Possono essere distinte in: 1.

Definizioni basate sulla domanda: il turismo è un’attività di persone che viaggiano e trascorrono un periodo, non più lungo di un anno, in luoghi diversi dal loro ambiente abituale per piacere, per affari o per altri scopi. Riesce a trasmettere la natura essenziale del turismo: . ha origine dal movimento e dalla permanenza delle persone in diversi luoghi o destinazioni . è caratterizzato da due elementi: il viaggio verso la destinazione e il soggiorno nel luogo di destinazione . il viaggio e la permanenza hanno luogo al di fuori dell’ambiente abituale, genera attività distinte da quelle della popolazione che risiede . il movimento verso la destinazione è temporaneo, caratterizzato da un periodo di durata limitata . le destinazioni vengono visitate per scopi diversi dal trasloco abitativo o dall’impiego lavorativo.

L’ UNWTO ha sviluppato definizioni tecniche nel tentativi di distinguere ai fini statistici i viaggi turistici da altre forme di viaggio; tali definizioni implicano che un’attività per essere considerata turismo risponde a una serie di requisiti: -

Durata minima del soggiorno è una notte

-

La durata massima del soggiorno è un anno

4

-

Una rigida categorizzazione degli scopi della visita, tra cui piacere, affari e interesse comune.

2.

Definizioni basate sull’offerta  due approcci, quello concettuale o descrittivo e quello tecnico. Secondo il primo “ l’industria turistica è costituita da tutte quelle società, organizzazioni e strutture che intendono soddisfare i bisogni e i desideri specifici dei turisti”. Un problema importante relativo alle definizioni tecniche dell’offerta è l’esistenza di un ampio spettro di organizzazioni e aziende turistiche. Il conto satellite è l’approccio concordato per definire il settore turistico, in quanto misura beni e servizi acquistati dai visitatori e permette di fare una stima della dimensione del settore economico turistico.

Il TSA ( Tourist satellite account ) è il conto satellitare per il turismo: -

Fornisce informazioni sull’impatto economico del turismo

-

Fa luce sull’occupazione nel settore turistico e sulle sue caratteristiche

-

Permette al turismo di essere comparato ad altri settori economici

L’INTERAZIONE SPAZIALE TRA I COMPONENTI DEL SISTEMA TURISTICO: I FLUSSI DI TURISTI I fattori di spinta  legati al livello di sviluppo economico nell’area di provenienza e includono i livelli di affluenza, la mobilità e il diritto alle ferie. -

I fattori di attrazione  accessibilità, le attrattive e i servizi dell’area di destinazione; importanti anche il costo del viaggio, l’efficacia del marketing e la corretta promozione della destinazione turistica.

I flussi turistici  complessi e influenzati da un’ampia serie di variabili interdipendenti. Williams e Zelinsky selezionarono 14 nazioni che avevano avuto flussi di turismo stabili e furono identificati alcuni fattori: -

Distanza tra le nazioni ( maggiore è la distanza, minore è il volume del flusso )

-

Connessioni internazionali ( legami commerciali o culturali condivisi dalle nazioni )

-

Maggiore attrattiva di una nazione rispetto a un’altra

Il modello di gravità ( modello della domanda )  altro modo di spiegare i flussi turistici. I fattori di spinta e di attrazione generano i flussi e più numerosa è la popolazione del paese A o del paese B, più ampio è il flusso tra i due. Altro fattore = attrito della distanza, cioè il costo maggiore dei viaggi più lunghi e influisce riducendo il flusso tra il paese d’origine e le destinazioni più distanti.

Cooper 2009: A 500 50 km

50 km 5

B 400

C 300 20 Km

INTERRELAZIONI E CLASSIFICAZIONI Gli elementi del turismo non solo sono collegati tra loro, ma anche strettamente legati ad altri concetti e attività. È un errore considerare il turismo come una realtà isolata. Il turista Nella realtà i turisti sono un gruppo eterogeneo, con personalità, distribuzioni demografiche ed esperienze differenti. Si possono classificare in quattro gruppi principali in relazione alla natura del loro viaggio. -

Distinzione tra viaggiatori nazionali e viaggiatori internazionali. Si parla di turismo nazionale per indicare i viaggi che i residenti intraprendono all’interno del loro Paese e sono più difficili da quantificare rispetto al turismo internazionale. Il turismo nazionale ha ricevuto una scarsa attenzione, anche se la crisi economica ha rivalutato questo tipo di turismo definendolo “vacanza casalinga”. Il turismo internazionale comporta viaggi fuori dal Paese di residenza e la possibilità che siano richieste lingue diverse, altre valute e documenti d’identità validi all’estero.

-

Un’altra distinzione si basa sul tipo di viaggio acquistato. . un tour tutto compreso: due o più elementi del viaggio sono acquistati insieme in un unico pacchetto . l’organizzazione indipendente in cui il viaggiatore compra e prenota da se . il viaggio su misura: combinazione dei due modelli precedenti

I viaggio si possono classificare anche in base alla distanza percorsa: turismo a lungo raggio e turismo a medio o a corto raggio. Questa distinzione è importante in termini di traffico aereo e di strategie di marketing. Si può considerare anche lo scopo della visita: . svago e divertimentp . altri scopi turistici ( studio e salute ) . motivi professionali. Ci sono anche tanti altri modi per classificare i turisti.

L’ESPERIENZA DEL TURISTA Il turista è visto come l’ individuo nel contesto in cui il viaggio e lo svago soddisfano il bisogno di realizzazione personale attraverso nuove esperienze. Ogni viaggio può essere pensato come un’esperienza che implica una serie di fasi: -

La fase dell’attesa: ha luogo prima del viaggio ed è il momento in cui si creano le aspettative rispetto alla destinazione

-

La fase della realizzazione: fase in cui si viene in contatto con la destinazione ( compresi viaggio di andata e viaggio di ritorno); il turista può comunicare in tempo reale le impressioni sulla propria esperienza a tutto il mondo

-

La fase del ricordo: segue il viaggio ed è la fase in cui si valuta fino a che punto la qualità delle esperienze ha incontrato le aspettative.

Modello del turista: 6

TGR Attesa:

Ricordi:

-

Percezioni

- impressioni

-

Diffusione delle informazioni

- condivisione delle esperienze

-

Programmazione delle ferie

- souvenir e fotografie

-

Scelta della destinazione

- tour virtuali su internet

Viaggio di andata

TR

viaggio di ritorno

La destinazione: durata del soggiorno: -

Attività Ospitalità

Esperienze di vita

CASO: TURISMO E DISASTRI NATURALI Dal 1950 al 2008 le catastrofi sono triplicate, da tre punti di vista : - Le aree del disastro - Il numero di vittime - L’impatto economico E le cause sono: - L’aumento della popolazione globale ( molte più persone abitano nelle zone urbane ) - I cambiamenti climatici Le teorie Ciclo del disastro: composto da diverse fasi: 1. Pre impatto 2. Impatto 3. Risposta  composta a sua volta da due fasi: - prima risposta e – seconda risposta ( azioni durante o dopo l’evento per salvare le vite ) 4. Recupero: ricostruzione 5. Mitigazione: azioni per ridurre l’impatto di futuri eventi Il ciclo si incastra con alcuni temi del turismo. L’impatto del disastro infatti varia a seconda di alcuni fattori: - Economici - Sociali -

Ambientali Es. terremoto in Nepal ha avuto conseguenze disastrose La vulnerabilità locale del luogo: probabilità che un disastro abbia effetti più devastanti in un luogo che in un altro CUTTER 2003 Resilienza e comunità locale VULNERABILITA’ SOCIALE E RESIELINZA 7

Rischio

contesto Geografico

vulnerabilità biofisica vulnerabilità locale

Mitigazione

rischio Potenziale

tessuto Sociale

vulnerabilità sociale

Il rischio potenziale non si basa sulle previsioni ma sugli eventi passati. La vulnerabilità locale dipende da alcuni indicatori. Territori turistici e vulnerabilità - Dimensione economica (micro imprese o investitori internazionale multinazionali, per i primi ripartire dopo un disastro è difficile, i secondi invece ripartono ricostruendo da un’altra parte ) - Dimensione fisica ( turismo urbano, icone di attrattività.. per esempio se viene distrutto un patrimonio artistico o naturale la popolazione non ha più un’attrazione fisica ) - Dimensione sociale ( popolazioni temporanee ) -

Dimensione simbolica ( da luogo di vacanza a luogo di distruzione )

Dark turism Il turismo scuro, di recente più inclusivo, può includere: visite a commemorazioni spontanee o ufficiali, luoghi di una o più epigafre, musei dedicati ad un evento mortale, visitare un luogo colpito da una distruzione di massa.. Turismo ed emergenza: - Strutture turistiche ( supporto nella fase di prima emergenza come risorsa, per esempio dopo il terremoto dell’Aquile molti rifugiati sono stati ospitati dagli hotel a Pescara ) - Gestione dei turisti durante la fase di emergenza - Gestione Tv, volontari, primi soccorsi … Vi sono inoltre una serie di luoghi non turistici che sono diventati tali proprio a causa di disastri: 1. Sicilia, 1968, ci fu un terremoto che provocò una grande distruzione, in particolare Gibellina venne rasa al suolo e venne successivamente ricostruita sulla collina opposta. Alberto Burri, ha così prodotto un’istallazione che copre tutto il territorio della vecchia Gibellina, il territorio ormai composto solo da macerie. Chiamato così il “grande Cretto” , rappresenta il primo esperimento italiano di public art. 2. 1976, ci fu un terremoto in Friuli, nella zona di Gemona. Questo terremoto è tutt’ora molto conosciuto perché accadde in una delle zone più povere d’Italia e la ...


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