Anatole France vita e opere PDF

Title Anatole France vita e opere
Course LINGUA FRANCESE
Institution Università della Calabria
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vita e opere di France...


Description

ANATOLE FRANCE è stato uno scrittore francese, premio Nobel per la letteratura nell'anno 1921. Nacque in un quartiere parigino di editori, librai e antiquari dove il padre aveva il proprio negozio di libri. Ricevette un'istruzione classica. Fin da giovanissimo aiutò il genitore nel suo commercio avendo modo di conoscere nella libreria paterna, specializzata in opere e documenti sulla Rivoluzione francese, tanti studiosi che saranno di modello ai personaggi dei suoi romanzi. Già dal 1863 iniziò a collaborare a riviste bibliografiche e al 1868 risale il suo primo scritto, un saggio su Alfred de Vigny. Cominciò a scrivere poesie, due delle quali furono pubblicate nel Parnasse Contemporain, cui fece seguito, il volume di poesie, di fattura parnassiana, i Poèmes dorés (Poemi dorati). Nel 1875 curò la terza antologia poetica de Le Parnasse contemporain, e l'anno dopo pubblicò il dramma in versi Les noces corinthiènnes (Le nozze di Corinto). Raggiunta una stabile posizione economica si sposò. Subito dopo ottenne il primo grande successo con la pubblicazione del romanzo Le crime de Sylvestre Bonnard membre de l'Institut (Il delitto dell'accademico Sylvestre Bonnard), premiato dall'Académie française. Scrittore ormai affermato e ricercato nei salotti, legato di amicizia Renan, pubblicò numerose opere e collaborò come critico letterario a diversi quotidiani. Il risultato di queste collaborazioni furono i quattro volumi de La Vie littéraire dove egli non esitò a polemizzare apertamente con il creatore del naturalismo Émile Zola e con il poeta parnassiano Leconte de Lisle, dal quale fu perfino sfidato a duello. Intanto il suo matrimonio conobbe una grave crisi e iniziò una relazione con una donna non più giovane che sembra aver avuto un importante influsso sull'orientamento delle proprie idee politiche. Nel ventennio seguente France realizzò le opere di maggiore qualità: Thaïs (Taide), la vicenda di una prostituta convertita al cristianesimo dal monaco eremita che, preso da un'insana passione per Taide, quando questa ha ormai rinnegato il suo passato e vive santamente, finisce per dannare la sua anima; La rôtisserie de la reine Pédauque (La rosticceria della regina Piedoca), una sorta di romanzo filosofico. Scrisse la tetralogia della Storia contemporanea, quattro romanzi - L'orme du Mail (l'olmo del viale), Le mannequin d'oisier (il manichino di vimini), L'anneau d'améthyste (L'anello d'ametista) e M. Bergeret à Paris (Bergeret a Parigi) - che hanno per protagonista il signor Bergeret, modesto e disilluso, ma colto e arguto professore di un liceo di provincia, attraverso i cui occhi descrive la società del suo tempo, le sue miserie e le sue ipocrisie, mantenendo tuttavia fiducia nella possibilità del riscatto e dell'elevamento umano. L'ultimo volume della serie è dedicato all'affare Dreyfus, il celebre caso giudiziario dell'ufficiale francese ebreo, accusato ingiustamente di spionaggio e deportato, sul quale la Francia si divise in colpevolisti e innocentisti, a capo dei quali fu Émile Zola, che denunciò il complotto ai danni di Dreyfus, con il celebre articolo «j'accuse», ottenendo il sostegno di Anatole France, che ruppe ogni rapporto con intellettuali colpevolisti. Quando morì la sua compagna France pubblicò molte meno opere e con La révolte des anges (La rivolta degli angeli) si concluse l'impegno narrativo dello scrittore: protagonisti sono gli angeli del mito e il loro capo, Satana, arcangelo benigno e generoso, il quale rinuncia a dare la scalata al cielo per sostituirsi a Dio. Si ritirò nella sua residenza di campagna con la compagna Emma già cameriera della moglie. Proprio in quegli anni ottenne il premio Nobel per la letteratura. Morì poco dopo all’età di 80 anni. Anatole France fu apprezzato da scrittori e personalità come Marcel Proust ma in generale possiamo dire che da vivo e poco dopo la sua morte, fu l'oggetto di un gran numero di studi. Laico, razionalista, in possesso di un'erudizione vasta e raffinata, alieno da ogni eccesso e propenso a uno scetticismo disincantato, France predilesse il racconto filosofico alla maniera di Voltaire. Le sue opere narrative non sono propriamente romanzi, dedicano scarsa attenzione all'intreccio, all'ambientazione e all'analisi dei personaggi, i quali sono "pretesti", sorta di portavoce delle idee dell'autore. IL DELITTO DI SILVESTRO BONNARD Il libro, in cui il protagonista racconta sotto forma di diario le vicende della propria vita è diviso in due parti, Il ceppo e Il delitto. Silvestro Bonnard è un appassionato studioso, un bibliofilo, che cerca manoscritti antichi. Nella prima parte dell'opera, protegge la moglie e la figlia di un venditore di almanacchi, morto in miseria. La bambina diventa la ricca signora Trepof, la quale manda in regalo a Bonnard un ceppo finto in cui si trova un prezioso manoscritto che il vecchio studioso non era riuscito ad acquistare. Il ceppo è un ricordo dei ceppi di Natale che Bonnard aveva mandato alla bambina orfana. Nella seconda parte, Bonnard si prende cura della nipotina di una donna che un tempo aveva amato. Per metterle assieme la dote, non esita a vendere la propria preziosa biblioteca: però compie un "delitto", e cioè sottrae un certo numero di manoscritti dai quali non riusciva a staccarsi. Bonnard è una delle figure più notevoli di France, maestro nel rappresentare gli studiosi dell'epoca positivista, appassionati ricercatori del mondo antico e del mondo dei libri: l'amore per il libro e l'erudizione stessa diventano, per France, passionali con una sottile vena di ironia.

L’OLMO DEL VIALE: è il romanzo che forma la prima parte della tetralogia L’Istoire contemporaine. La storia si sviluppa in Francia in una

città di provincia, il cui nome non è specificato, ma che può essere situata vicino Tourcoing. Il vescovato di Tourcoing è diventato vacante, due candidati si scontrano. Uno di loro, padre Lantaigne, capo del seminario, è uno studioso, austero e freddo, non è amico di nuove idee, ma volta lo sguardo sempre al passato. L'altro, l'abate, è professore di eloquenza, anche in seminario, possiede una maggiore flessibilità, che gli permette di riuscire meglio nella sua campagna. Entrambi sono anche descritti come subdoli e ipocriti, lontano dalle virtù cristiane che sono chiamati a incarnare. Anatole France getta uno sguardo pieno di umorismo e ironia sulla Chiesa e la società borghese della fine del XIX secolo. L'autore descrive una folla di personaggi, i cui comportamenti e conversazioni illustrano gli eventi e le preoccupazioni del tempo: il rapporto burrascoso tra Chiesa e Stato, il potere della massoneria, l'antisemitismo l'infallibilità della giustizia, le apparizioni di Lourdes, l'autorità dell'esercito, ecc, che a volte si traducono in lunghe digressioni. Tutti i personaggi sembrano mossi da loro passioni: il richiamo del denaro, il potere, il sesso. Tutti tranne uno, che si distingue in particolare: Signor Bergeret, Docente presso la Facoltà di Lettere. Disprezzato dalla moglie e scarsamente notato dai suoi superiori. Egli ha trascorso il suo tempo libero in una libreria sfogliando vecchi libri (in realtà sempre lo stesso). Signor Bergeret non gioca un ruolo, e forse proprio per questo, non è felice. Particolare attenzione deve essere posta alle relazioni tra Chiesa e Stato sotto la Terza Repubblica, alla fine del XIX secolo, il "secolo delle rivoluzioni", come Anatole France definisce. A quel tempo, la Chiesa in Francia dipendeva dallo Stato che pagava i sacerdoti. Inoltre leggi più anticlericali risalenti al 1880 hanno vietato alcune congregazioni religiose, tra cui i Gesuiti. Altre congregazioni gestivano gli ospedali e le scuole (questo dettaglio si ricorda nel libro). Lo Stato francese ha una voce in capitolo nella nomina di un vescovo: se la scelta finale spetta alla Santa Sede, la lista dei candidati è stabilito dal Ministro per gli affari religiosi. Questo è il motivo per cui i candidati hanno bisogno di sostegno nella società civile....


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