Arte carolingia - Appunti sull\'arte del periodo carolingio PDF

Title Arte carolingia - Appunti sull\'arte del periodo carolingio
Author Martina Bonometti
Course Storia dell'arte medievale I  
Institution Università degli Studi di Verona
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Appunti sull'arte del periodo carolingio...


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Arte carolingia 1 Produzione artistica legata all’esperienza polita databile tra 751-887 751 presa di potere di Pipino il breve 768 Carlo Magno re e poi estende i territori del suo regno 800 imperatore 814 muore Carlo e lo succede il figlio Ludovico il Pio e poi il regno si divide nei suoi tre figli 887 destituito Carlo il Grosso Rinascita territoriale composta da Francia e parte della Germania ma poi anche la Longobardia maior. Il suo progetto guarda l’impero romano ovvero renovatio romani imperii ovvero rifondare impero romano ma con base cattolica. Costantino è il modello come nuovo sovrano. Nella politica di immagine, Carlo si circonda da intellettuali che uniformarono le pratiche come con una riforma liturgica o revisione testi sacri o pratica di diffusione lingue o nascita scuola vescovile e nascita scrittura chiara ovvero la minuscola carolingia. Per dare immagine che legittimasse il nuovo impero come nella monetazione dove Carlo compare come imperatore antico coronato dall’alloro ma anche con baffi. Statua in bronzo di 24 cm ora si trova al Louvre ma viene dalla Lorena a Metz ed era esposta per l’anniversario della morte di Carlo e il vescovo di questa chiesa c’era Drogone figlio naturale di Carlo. Il sovrano è a cavallo dove presenta attributi come corona, globo e mano che reggeva uno scettro, questa immagine aveva dei precedenti illustri come quella di Marco Aurelio ed era riconosciuta come Costantino. Il volto di Carlo è caratterizzato con baffi, e i restauri di questa statua hanno individuato le parti di rifacimento come le zampe o la coda ma è composta da tre elementi: testa, corpo, cavallo. Inoltre si è riscontrato come il cavallo non sia nato con la figura ma pezzo di riuso, guardare al passato con pezzo di riuso. Il guardare ai modelli passato nell’ambito della corte e nell’immagine di come si voleva mostrare l’impero abbiamo copia del 1600 dell’arco di Eginardo ovvero un intellettuale della corte che fu biografo con vita del sovrano modellato su base di Svetonio e studia tradizione antica e Vitruvio e in questa base di reliquario la cui origine era base di legno ricoperta in argento e rappresenta un arco di trionfo ed era base di croce reliquario. Fu commissionata e lo sappiamo da incisione e mostra componente cristiana e troviamo all’esterno la perduta base poi raffigurazione di Cristo, evangelisti e santi guerrieri sotto il fornice dell’arco. L’impero non aveva capitale ma sedi privilegiate e la preferita fu quella di Aquisgrana famosa per le acque termali e negli anni 80 fa costruire un palazzo che richiama il Laterano a Roma con invio di materiali provenienti dall’Italia da Roma e Ravenna e da li viene portata anche statua di Teodorico e di questo palazzo restano fondamento e parte dell’alzato che ora è il municipio, c’è aula regia con tre absidi ed è il più grande edificio civile dopo la caduta di Roma e l’impianto ricorda le basiliche forense, questo palazzo era raccordato da lungo corridoio con cappella Palatina. La cappella è circondata da edifici gotici ma lei resta uguale e nella pianta vediamo la pianta centrale con torre con corpo occidentale e la struttura dell’edificio c’è ambiente ottagonale con pilastri che sostengono cupola con struttura anulare a due piani. Al pian terreno c’è atrio e doveva esserci trono ma abbiamo poi a lato delle torri scalari con scale dove c’erano le reliquie come cappa di san Martino. L’interno ha ottagono centrale al centro e i pilastri sostengono arcate a tutto sesto e cornicione aggettante che divide i piani e poi arcate con colonne di riuso con materiali italiani e su queste si imposta la cupola a spicchi. Questa struttura richiama modello di san Vitale con struttura ottagonale e come mai si guarda Ravenna? Era edificio di ricchezza e inoltre i pannelli con Giustiniano e Teodora fa pensa che fosse cappella Palatina ma in realtà non lo era. L’effetto originario era diverso ora ha restauro del 1800 che hanno inciso nella decorazione e si vuole ripetere ornato di San Vitale come l’uso del mosaico nelle volte e nel de ambulatorio

o la colonna con capitello e pulvino tipico di Ravenna, il trono stava al piano superiore rivolto verso il cortile e il secondo trono era al piano superiore anche se è di fase successiva, la sua collocazione + vicina alle reliquie me si rivolge ad est e vede gli altari ed è in relazione con la figurazione della volta ed è collegata alla valenza ideologica, suggestiva e riprende iconografia di Cristo apocalittico circondato da Vegliardi e che è di fronte al trono e questa immagine benedicente è accompagnata da scritta “ Grazie a me regnano i re” = collegamento tra trono e Cristo. Ha marmi preziosi e mosaici e si realizzano bronzi con grande abilità esecutiva come nella serie di cancellate ovvero i parapetti che circondano il corpo centrale e sono realizzate in un unico pezzo e con motivi geometrici e richiami classici a girali d’acanto e poi le quattro porte come quella principale del lupo dove c’è imitazione di quelle romane accompagnate da battenti a forma di lupo, c’è raffinatezza esecutiva con richiami romani.

Arte carolingia 2 Monasteri e chiese sono istituzioni di stato e sostenute economicamente, sono centri di organizzazione civile, politica e sociale e Carlo ne fondò molti e li favorì come l’abbazia di san Gallo, era un monastero benedettino e prende il nome dal monaco Gallo che si ritirò in eremitaggio e fondò un monastero di rilievo e che aveva scriptorium attivo, ora resta molto poco dell’assetto alto medievale perché le sono state rinnovate nel 18 secolo ma resta la dotazione di libri e la pergamena della pianta di san Gallo ovvero la pianta di un monastero forse ideale e ci da info sugli spazi necessari per al vita monastica e mostra come sia una vera città monastica con vita religiosa e vita comunitaria. E individua i vari spazi con le funzioni e facevano perso sulla chiesa e a lato il chiostro poi sala riscaldata ( unica riscaldata) e sopra c’era il dormitorio , refettorio con guardaroba, alcuni luoghi interessanti nella zona orientale c’era lo sciptoriume la biblioteca, c’erano poi diversi chiostri raccordati da piccola chiesa con cimitero e servizi igienici poi foresteria, casa abate, una vera città con diverse funzioni sia pratiche che religiose. La pianta della chiesa ha assetto particolare da quello paleocristiano di Ravenna, e aveva absidi contrapposti ma con predominanza orientale articolato con transetto e cripta e molti altari con fonti battesimali e spazio articolato che ci mostra liturgia processuale nei luoghi della chiesa in base al periodo, altre strutture di chiesa monastica sono andate distrutte come chiesa di Centula di cui fu abate Angilberto, aveva due transetti occidentale e orientale e la parte occidentale corrisponde al corpo occidentale. Altro centro monastico in Germania si conserva solo un edificio ovvero la Torhalle di Lorsch, era l’entrata in asse della chiesa, con tre archi e torri ai lati per salire al primo piano dove c’era sala. Le pareti hanno semicolonne con capitello composito e sopra abbiamo elementi non portanti ma architrave che sormonta le colonne sotto e paraste scanalate che sorreggono timpani stilizzati con scansione che ingloba le finestre e sono applicati su fondo a piastrelle poligonali inserite le une nelle altre. Per questa struttura con richiami classici si fa riferimento agli archi di trionfo e ricorda porte urbiche tipo Porta Nigra a Treviri dove sopra c’erano stanze vivibili come stanza sopra la Torhalle che poteva essere legata al passaggio dell’imperatore o di un suo rappresentante. Nell’abbazia di Corvey in Germania ha ancora il copro occidentale, la parte originale del tardo 9 secolo è quella più bassa e parte alta costruita dopo e conserva le reliquie e accoglie l’imperatore e segue le celebrazioni liturgiche. Ha corpo centrale con due torri come fortificato e caratterizzato da atrio a più navate per entrare e sopra c’è cappella a due piani che si affaccia verso navata maggiore per garantire cerimonie private e apparizioni dell’imperatore e ora ci sono varie lacune ma c’erano pitture e stucchi. Ultimo monastero è quello di san Giovanni di Mustair in Svizzera era zona strategica da Germania a Pianura Padana e conserva testimonianze e ruolo di fondatore di Carlo dove c’è statua con insegne del potere. Questo complesso è del 775. Nel 826 ci sono 33 monaci e nel 839 ci sono 45 monaci ma poi si stringe il rapporto con il vescovo e dopo perde rilievo e nel 12 secolo si insedia comunità femminile monastica fino ad

oggi, le strutture sono carolingie come la chiesa e ha aula unica con 3 absidi a ferro di cavallo e ci sono 2 vani absidati ovvero ingresso per la chiesa, uno per abate e uno per il vescovo. L’eccezionalità è la parte dipinta con volte in muratura e partizione in 3 navate risale al 15 secolo e decorazione è rovinata per via della scialbatura e troviamo schema che mostra articolazione complessa del piano decorativo iconografico con storie di Cristo, Davide, Giudizio universale e vite di santi. In epoca Carolingia fu molto usata la figura di re Davide e si racconta la storia con i suoi figli he rappresenta un parallelismo di Ludovico il Pio con i suoi figli, rappresenta anche la predica di San Pietro a Roma è molto rovinata ma sono apprezzabili nella composizione con partizioni e cornici preziose e si coglie rapporto tra figure e architetture di fondo e le figure sono in primo piano. San Benedetto di Malles è chiesa non monastica ma fu di riferimento per rappresentante locale carolingio, piccola cappella di palazzo e lo sappiamo per la decorazione caratterizzata da tre nicchie incavate con Gesù e angeli e santi e queste pitture si integrano con decorazione in stucco e c’è ancora colonna in stucco e inoltre ci sono le sinopie in terra rossa di dove erano i capitelli in stucco. L’altro aspetto è la presenza di due figure di committenti un laico e ecclesiastico, il laico con la spada e con riquadro ovvero l’aureola dei viventi e porta a credere che era legata a destinazione laica ovvero rappresentante carolingio e dall’altra parte un ecclesiastico che porge modellino cappella. E possiamo notare il nimbo quadrato e le sinopie poi coperte dai capitelli....


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