Economia Aziendale federico ii PDF

Title Economia Aziendale federico ii
Author Carlo Negri
Course Economia Aziendale 2
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Appunti con esercizi economia aziendale federico ii...


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RAGIONERIA ED ECONOMIA AZIENDALE L’economia è la disciplina che studia il soddisfacimento dei bisogni umani,di tipo materiale,attraverso l’utilizzo di risorse scarse. L’economia esiste quando non posso soddisfare illimitatamente i miei bisogni. La scarsità delle risorse dà vita all’economia, il cui obiettivo è l’equilibrio economico,quindi soddisfare il maggior numero di bisogni per il maggior numero di persone. L’economia è composta da due elementi principali: Produzione e distribuzione Si occupa quindi di soddisfare i bisogni, producendo il massimo numero di risorse e cercarle di distribuire in maniera equilibrata ( a tutti deve essere assicurato un certo soddisfacimento dei bisogni perché ci sia una collettività in equilibrio) DEBITO PUBBLICO: Quello che lo stato ha speso in più rispetto a quello che ha guadagnato L’economia si può dividere in economia generale o economia aziendale Economia generale Studia la collettività e il suo obiettivo è l’equilibrio economico ,essa si divide a sua volta in due tipi: Economia pianificata ed economia di mercato, nella PRIMALUNA tutte le scelte,produzione e distribuzione,dipendono dallo stato,mentre nell’economia di mercato la produzione e la distribuzione dipendono dall’incontro dei singoli e dei comportamenti il luogo dove avvengono questi incontri è il mercato. L’economia pianificata è stato progressivamente abbandonata perché il livello della produzione non era comparabile ad una libertà dei singoli L’economia generale usa il metodo detuttivo:dal generale al particolare,si studiano anche i difetti del sistema economico,come la povertà e l’elevato tasso di inflazione.È presente una legge di stabilità: programma di utilizzo delle risorse statali per l’anno successivo L’economia generale viene anche chiamata economia politica,ed ha conosciuto uno studio più approfondito nel 1700. Questo tipo di economia ha un livello micro e uno macro. Micro: studia il comportamento di soggetti, come si formano le scelte economiche. Macro: studia la collettività, indagini sulla povertà Economia aziendale Si è sviluppata tra la fine della 800 e l’inizio del 900,studia il funzionamento delle aziende ed il cui compito è quello di produrre risorse e collocarlo sul mercato All’inizio la produzione di risorse era individuale,poi si è formata un’economia di mercato e si iniziavano a scambiare le risorse. Il vero passaggio da un momento individuale ad aziende come unità produttive è nella fine della 800-inizio 900. Il primo obiettivo aziendale è ottenere il prodotto al prezzo più basso possibile per poi poter venderlo e guadagnare il più possibile,inoltre non bisogna sprecare per ottenere un costo di produzione più basso Quando le aziende diventano più grandi ci sono dei problemi: Problema produttivo, organizzativo (stabilire i ruoli degli impiegati),e finanziario (dove reperire le risorse finanziarie per far partire un’azienda e come farla funzionare. L’economia aziendale si forma a valle della rivoluzione industriale,ci saranno problemi di produzione,si vorrà produrre il bene al prezzo più basso ma sotto questi punto di vista le aziende più grandi sono avvantaggiate perché lavorano su una scala più grande,per contatti,macchinari ecc. Ci sarà quindi una crescita

organizzativa delle aziende e da qui nasce la problematica organizzativa, bisogna definire le funzioni ed i compiti di ciascun operaio,qui subentra il problema finanziario Crescono le aziende -> ricostruzione-> boom economico-> maggior sofisticazione dei prodotti da acquistare,bisogno sofisticato -> concorrenza ,riuscire a convincere il cliente che il proprio prodotto sia il migliore -> 1 bisogno e tante risorse per soddisfatto Il marketing studia il comportamento dei consumatori rispondendo al meglio alle sue esigenze Negli anni 70 c’è una crescita del costo della manodopera,la qualità dei trasporti migliora. L’economia aziendale si amplia al tema logistico, possibilità di poter vendere e produrre in qualsiasi parte del mondo Gli anni 70 sono anche però un periodo di crisi,le imprese hanno difficoltà, una parte delle imprese americane fallisce, alcune aziende non riescono a programmare Gli elementi fondamentali dell’economia aziendale sono: Produzione, organizzazione,finanza,marketing,logistica,innovazione e infine la strategia Caratteristiche dell’azienda: 1) 2) 3) 4) 5)

L’azienda è un’unità produttiva complessa Sistematicità,complesso di parti interrelate che hanno qualcosa in comune È un sistema aperto , in grado di influenzare e di essere influenzato dall’ambiente circostante L’azienda ha l’obiettivo di creare valore,soddisfare meglio i bisogni,output>input Autonomia,un’azienda è tale se riesce ad essere autonoma,essa prescinde dall’imprenditore, se dipende da un solo soggetto allora non è un azienda 6) Durabilità, l’azienda è un istituto economico atto a perdurare qualsiasi cosa succeda,l’azienda ha i “geni” per sopravvivere 7) Rischiosità,gli elementi di rischiosità sono legati sia alla produzione sia alla comunicazione ECONOMICITÀ, due elementi fondamentali Efficienza: Sfruttare al meglio le risorse disponibili Efficacia: Raggiungere un obiettivo previsto L’output aziendale non può essere inferiore all’input ma deve essere almeno pari Classificazione dei tipi di azienda 1) Impresa 2) Azienda no profitto 3) Azienda pubblica L’Azienda è orientata al mercato quando compra materiali,assume operai,produce e vende, questo tipo di azienda è chiamata impresa Azienda non profit: a differenze della impresa si avvale anche di volontari e donatori,può vendere i suoi prodotti sul mercato oppure erogarli a condizioni di mercato favorevoli (anche gratis) a soggetti meritevoli di tutela . Poi però bisognerà convincere le persone che danno ad esempio contributo gratin a lavorare per una azienda piuttosto che per un'altra > conflitto Azienda pubblica: orientamento di mercato parziale,acquista materie prime,distribuisce prodotti secondo regole di benessere collettivo e non di mercato

I soggetti fondamentali per un impresa: Imprenditore:colui che ha creato l’attività,cerca un ritorno economico e una gratificazione personale Finanziatori:banche,altri, vogliono essere restituiti il prestito e gli interessi,selezionare le aziende in crescita Formitori:vorrebbero un interlocutore stabile e affidabile Dipendenti:stipendio,possibilità di carriera Clienti: cercano la qualità ,,l’assistenza e La convenienza economica per l’operazione Management:cerca delle opportunità per mettersi in luce, puntare a crescere Stato:cerca una stabilità economica che assicuri una certa qualità della vita a coloro che lavorano Obiettivo dell’impresa: soddisfare in maniera equilibrata le esigenze dei vari portatori di’interesse Tipi di modelli d’impresa 1) Modello a proprietà chiusa,impresa legata all’imprenditore (realtà italiana) 2) Modello a proprietà ristretta (renano-nipponico) (realtà germana-giapponese) 3) Modello della pubblica company (realtà angloamericana) ,azienda a proprietà diffusa,proprietà privata Le caratteristiche della pubblica company sono: tanti azionisti,tanti risparmiatori senza volto,nessuno comanda , non c’è un azionista di riferimento, c’è una separazione tra proprietà e gestione,chi comanda sono dei professionisti, management rilevante . Questo modello è per le grandi imprese es. Coca cola La public company ha una flessibilità illimitata,il management è rilevante ma comunque dipende dal mercato perché gli azionisti decidono su chi investire Le imprese che resistono sono quelle che una volta raggiunto l’apice di rinnovano MODELLI Concentrazione della proprietà: può essere chiusa,ristretta o polverizzata Stabilità della proprietà : può essere alta,bassa o articolata Impresa familiare: proprietà chiusa,resta sempre nelle mani dello stesso soggetto o della stessa famiglia,quando si apre al mercato mantiene comunque la maggioranza delle azioni della proprietà Ci sono anche grandi imprese padronali,e spesso il nome dell’azienda e dell’imprenditore coincidono Le caratteristiche dell’impresa familiare: la figura chiave è l’imprenditore, che è il dominio è si contrappone agli altri stakeholdes(portatori di finanza) Il secondo modello è quello dell’impresa consociativa dove la concentrazione della proprietà e ristretta Chi governa l’azienda tende a far parte di un certo nucleo proprietario,ci sono due categorie di soci,il nocciolo di controllo ed il parco buoi,il primo governa l’impresa ed è un nocciolo di controllo articolato,dove ci sono più soggetti ,imprenditori,manager,rappresentanti delle banche(Germania) e rappresentanti dei dipendenti (caso giapponese) Il parco buoi sono una serie di aziende con piccoli azionisti

La figura chiave nell’ambito dell’impresa consociativa sono il management,banche ( tedeschi)e dipendenti(giapponesi) Le banche nella realtà tedesca hanno svolto anche un compito imprenditoriale,in termini di capitale di rischio,cioè le banche fornivano prestiti ma partecipavano anche al capitale delle imprese come soci In Italia le banche entrano nel capitale solo temporaneamente ma mai per una prospettiva produttiva Avere banche nelle proprietà può avere vantaggi,come una capacità di crescita che altre imprese non hanno,siedono nei consigli di amministrazione e partecipano alla proprietà L’assunzione di un dipendente nella realtà Giapponese avviene attraverso uno stage,però mentre nella nostra realtà l’impresa è un ambito lavorativo mentre la famiglia è un ambito affettivo,mentre in Giappone non c’è tutta questa differenza In Giappone il rappresentante della famiglia “cede” i neoassunti all’impresa,il neoassunti è come se appartenesse all’impresa Il modello giapponese è chiamato renano-nipponico Public company e un impresa privata ed è un impresa manageriale cioè gestita da professionisti e la figura chiave e quella del management, che riceva una delega da parte degli azionisti per gestire L’impresa Nella realtà angloamericana i manager non rimangono quasi mai molto tempo nelle stesse imprese PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA 1) Orientamento temporale: medio periodo per la proprietà chiusa che spesso dipende dall’imprenditore,che non è assillano da altri soggetti che chiedono risultati,essendo un singolo però cerca una soddisfazione personale in periodi non troppo lunghi Nel caso dell’impresa consociativa l’orizzonte temporale è di lungo periodo,si siedono a un tavolo soggetti perché per fissare un compromesso c’è bisogno dell’accordo tra persone che la pensano diversamente,l’orientamento a lungo periodo però favorisce l’innovazione, e permette investimenti anche senza un ritorno immediato Nella public company l’orientamento é di breve periodo,il management risponde al mercato,non ci si può permettere un improvviso crollo del titolo,qui il risparmiatore fa un investimento puramente finanziari e se non gli rende lo vende e ne compra uno dintorni un'altra azienda,quindi bisogna accontentare il mercato è l’orientamento, quindi l’orientamento tende ad essere di breve periodo 2) Flessibilità gestionale: È alta per l’impresa chiusa perché decide un solo soggetto e non deve rispondere a nessuno,nel caso dell’impresa consociativa la flessibilità e bassa perché se c’è un nuovo affare bisogna che si trovi un nuovo accordo tra tutti i membri e ci vuole altro tempo,e magari mentre si prende la decisione si perde l’affare, nella public company e medio alta,bisogna conviene cere il mercato della bontà di quell’investimento e può essere medio facile,ci sono momenti dove è facile coinvolgere il mercato, mentre altre volte è complicat. 3) Capacità finanziaria: È la capacità di attirare risorse finanziare ed è quindi anche una capacità di crescita, è bassa per l’impresa chiusa(familiare) perché rappresenta un limite alla crescita, nell’impresa a consociativa la capacità finanziare è elevata perché ci sono azionisti che comprano dei titoli a mercato facendo si che l’azienda crescita,e si possono finanziare progetti di lungo periodo,nella public company ci sono milioni di azionisti e può essere illimitata ma legata alle fasi congiunturali dell’economia, con l’economia in espansione tutti vogliono comprare azioni,quando però c’è una facendo di contrazione i risparmiatori scappano perché hanno paura di investire e la public company che era cresciuta comincia a prosciugarsi,quindi la capacità finanziaria dipende dai periodi

4) Trasparenza: nell’impresa chiusa(familiare) ritiene l’impresa una cosa propria ,quindi la trasparenza e piuttosto ridotto perché l’imprenditore non ha interessi verso i soggetti esterni,nel caso dell’impresa consociativa la trasparenza è media,l’impresa comunica,quello però che succede nel patto poi, ittico che lega soggetti diversi deve rimanere segreto.Nella public company è quel caso di azienda che vende due cose, il proprio prodotto e le proprie azioni,la public company e sul mercato ed è sempre in cerca di nuovi azionisti,quindi deve comunicare per fornire informazioni,ma qui si tratta più di capacità comunicativa 5) Redditivita: raggiungimento di risultati per gli azionisti, nel caso dell’impresa chiusa(familiare) e medio,c’è un interesse nella Redditivita ma non c’è la necessità di uscire con degli utili particolarmente elevati,nell’impresa a consociativa ,gli azionisti sono solo uno dei tanti ti soggetti interessati alla gestione dell’impresa,quindi l’orientamento è media bassa, tutti vogliono una fetta di guadagni Nella public company la distribuzione di ricchezza è più forte perché il management deve convincere gli investitori,per formare una public company c’è bisogno che nessuno acquisti una grande quantità di azioni Le privatizzazioni sono avvenute negli anni 90

Le imprese sono aziende con scopo di lucro,nel momento in cui nascono si pongono l’obiettivo di conseguire questo risultato attraverso l’assunzione si una veste giuridica L’imprenditore può costituire la sua impresa nella vesta di impresa individuale o di società,nel primo caso costituire un istituto in cui tutti i soggetti che vi partecipano ha una responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali,se le cose vanno male ce una fusione patrimoniale. Nel caso delle società dipende dal tipo di società, più persone investono nell’impresa a titolo di rischio, e le opzioni sono 2,la prima è la società di persone(,responsabilità limitata e solidale di tutti i soci,solidale vuol dire che uno vale l’altro le seconda è la società di capitali, qui la responsabilità è limitata al capitale conferito,quindi qui i soci non sono tutti uguali. LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DELL’IMPRESA INDIVIDUALE Il soggetto imprenditore assume tutte le scelte economiche e strategiche,delle quali risponde illimitatamente L’impresa non ha personalità giuridica,quindi non è giuridicamente autonoma nei diritti e obblighi nei confronti dei terzi,se l’impresa ha contratto un debito la banca non può rivolgersi all’impresa ma deve farla all’imprenditore Nelle imprese autonome non ce un piano strategico e di indirizzo formalizzato LE SOCIETÀ DI PERSONE 1)Società semplice:esercizio di attività non commerciale, quindi agricola ,responsabilità illimitata e solidale , se le cose vanno male rispondono tutti i soci 2)Società in nome collettivo:principalmente destinata all'attività commerciale ,responsabilità illimitata dei soci, sono tutti amministratori e rappresentanti della società,quindi ciascun socio ha il potere di firma e può prender decisioni 3)Società in accomandita semplice:presenza istituzionale di due spgggetti: Soci accomandatari ( rispondono illimitatamente ed hanno il potere di rappresentanza , e soci accomandanti ( rispondono solo per la quota conferita,cioè per quella investita SOCIETÀ DI CAPITALI

1) Società e responsabilità limitata( S.r.l.); partecipazioni rappresentate da quote Srl ordinaria ; capitale sociale minimo di 10 000 euro Srl a capitale à minimo/ridotto e semplificata. Capitale sociale minimo di 1 euro 2) Società per azioni ( S.p.A.); esempio Fiat,partecipazione rappresentata dalle azioni(capitale rappresentato da azioni), capitale sociale minimo 50000 euro,chi possiede le azioni può votare e il voto vale per quante azioni si hanno 3) Società in accomandita per azioni ( S.a.p.A.); partecipazioni rappresentate da azioni ,qui i soci non sono tutti uguali come nella precedente,presenza di accomandatari ed accomandanti, capitale sociale minimo 50000 euro 4) Società cooperative; Società à capitale variabile con scopo mutualistico, finalizzata al guadagno dei soci CIRCUITO DELLA PRODUZIONE Il cuore dell attività dell’impresa è la produzione per il mercato Produzione per il mercato; Complesso di azioni coordinate che consentono la trasformazione dei fattori produttivi acquistati in prodotti da collocare sui mercati di sbocco à prezzi remuneratori , devo scegliere un prezzo che non sia fuori mercato, e devo far si che il prezzo mi consenta di guadagnare qualcosa per continuare l’attività Acquisto(input)->Trasformazione->Vendita(output) Fattori produttivi; beni e servizi Acquistati nei mercati ed utilizzati nella combinazione produttiva per ottenere i prodotti finiti Le acquisizioni di fattori produttivi pongono l’impresa in contatto con i mercati in approvvigionamento presso cui operano i potenziali fornitori Combinazione produttiva; insieme delle operazioni volte alla Trasformazione dei fattori produttivi in fattori finiti La vendita dei prodotti pone l’impresa in contatto con i mercati di collocamento presso cui operano i potenziali acquirenti dei beni e dei servizi offerti dall'impresa. L’ACQUISTO DEI FATTORI PRODUTTIVI L’approvvigionamento dei FP richiede il sacrificio (investimento) di risorse monetarie denominato costo d’acquisto Il costo d’acquisto è la quantità di denaro che deve essere ceduta per ottenere, in regime di scambi,una definita quantità di fattori produttivi Ci=Qi x Pi C= Costo di acquisto di un fattore iesimo Qi= quantità del fattore iesimo Pi=prezzo d’acquisto del fattore iesimo LA VENDITA DEI PRODOTTI I collocamento dei prodotti ottenuti sui mercati di sbocco rappresenta la fase terminale del processo produttivo e il recupero (disinvestimento)delle risorse monetarie

Il ricavo di vendita è misurato dalla quantità di denaro ottenuta vendendo,in regime di scambio monetario,una determinata quantità di prodotto Ri=Qi x Pi R=Prezzo di prodotto iesimo; Q=Quantità del prodotto iesimo ;P=prezzo di vendita prodotto iesimo Ci sono due tipologie di fattori: In relazione alle modalità di partecipazione al processo produttivo che possono essere à fecondità semplice ( esauriscono la loro utilità in un unico processo produttivo,Esempio la quantità di inchiostro che stiamo utilizzando) e à fecondità ripetuta (la penna, non esaurisce la sua utilità in un unico ciclo produttivo ma in più cicli.

LEZIONE 5

Le privatizzazioni iniziate negli anni 90 hanno dato vita a nuovi modelli (Telecom,autostrade) Come creare un modello consociativp in Italia; rivolgendosi ad un pool a cui affidare il nocciolo di controllo e collocare il 30% delle azioni sul mercato Studiare Impresa Luxottica ,guardare la storia,nasce negli anni 60,da un ottimon artigiano in grado di preparare occhiali meglio di altri,ebbe un infortuni,capi che gli occhiali non servivanonsolona correggere la vista ma avevano anche un valore estetico Cos’era e cos'è oggi Luxottica,impresa à proprietà chiusa,ristretta o public company,quali caratteristiche di questi modelli ha? Chi sono stati e chi sono i soggetti che governano l'azienda? Imprenditorietá e imprenditore, manager e managerialità L’imprenditore e una sorta di animale creativo,che ha delle intuizioni, in grado di ragionare in maniera discontinua Il manager è uno che studia ed è preparato,che possiede una valigetta degli attrezzi che sa utilizzare Negli anni 60 in Italia l'imprenditore era meno preparato,oggi bisogna possedere la valigetta degli attrezzi da utilizzare e bisogna anche saper fare un ragionamento discontinuo utilizzare Per gestire un impresa moderna ci vuole una strategia duale,tutti coloro che hanno una responsabilità all’interno delle imprese,devono ragionare con due teste,devono saper risolvere problemi routinari,quotidiani,ma poi ci deve essere un'altra testa in grado di guardare a lungo periodo ed immaginare delle soluzioni innovative, se non ci sono queste due teste nei responsabili aziendali allora c’è un problema IMPRENDITORE La figura dell’ imprenditore è stata studiata nel tempo e vi sono state date v...


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