Economia Internazionale 20-21 appunti lezioni PDF

Title Economia Internazionale 20-21 appunti lezioni
Author Elisa Bragalini
Course Economia internazionale
Institution Università degli Studi di Milano
Pages 31
File Size 1.7 MB
File Type PDF
Total Downloads 111
Total Views 364

Summary

Download Economia Internazionale 20-21 appunti lezioni PDF


Description

LEZIONE 10/01/2022 Di cosa si occupa l’economia internazionale? L’economia internazionale si occupa delle interazioni economiche che avvengono tra nazioni indipendenti. si occupa degli effetti delle politiche governative su queste interazioni, e anche dei modelli analitici che cercano di spiegare queste interazioni. Ci troviamo in un sistema globalizzato in quanto è possibile comunicare con ogni parte del mondo, le produzioni si sono progressivamente frammentate in diverse fasi e alcune sono state rilocate in diversi paesi (un unico bene è prodotto in più fasi). I gusti sono sempre più omogenei, infatti consumiamo beni che vengono prodotti da altri paesi, così come nei servizi. Questo ha incrementato la concorrenza, non solo per le grandi imprese ma anche le piccole imprese che devono confrontarsi sul mercato internazionale; allo stesso modo il mercato del lavoro e i mercati finanziari. La globalizzazione può apportare benefici, mentre possono esserci delle sfide che i paesi devono affrontare; queste ultime hanno fatto sì che si creasse un movimento antiglobalizzazione, il quale critica la globalizzazione per renderla vantaggiosa, sostenibile ed equa. Problemi e sfide attuali dell’economia internazionale Ci troviamo di fronte a questa crisi che non ha una natura economica, ha origine sanitaria, ma poi si è diffusa all’economia reale. È una crisi asincrona, nel senso che ha colpito tutti i paesi ma in modi diversi, così come i settori che sono stati colpiti; uno dei principali settori colpiti sono quelli con una catena produttiva complessa, ad esempio, l’aumento dei costi di trasporto, l’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, e infine dell’inflazione. Ciò che è evidente è che la frammentazione della catena produttiva causa problemi: a causa delle chiusure la mancata produzione di un bene intermedio causa ritardi nella produzione del bene finale. La frammentazione, che ha condotto alla carenza della fornitura, ha fatto ripensare le imprese sul fatto di riportare in patria alcune fasi produttive per evitare che in futuro accada nuovamente. La Cina è un argomento importante in quanto grande protagonista dell’economia internazionale. La Cina è entrata a far parte del WTO nel 2001, in modo tale che applicasse regole diverse da quelle che il governo cinese imponeva alle imprese. Ad oggi i cambiamenti richiesti non sono avvenuti, infatti la Cina non ha un’economia di mercato e applica una differenziazione tra le imprese estere e quelle locali. Uno dei principali strumenti usato dai governi è il protezionismo, sostenuto da gruppi ristretti che traggono vantaggio da questo a scapito della grande maggioranza dei consumatori. Questo avvantaggia i produttori e svantaggio per i consumatori, in quanto viene imposto un dazio sulle importazioni e si crea una discrepanza tra il prezzo interno e quello estero. Il neo-protezionismo degli ultimi anni vede l’imposizione di dazi su determinati settori rispetto ad altri per proteggere le merci interne. L’estrema povertà di molti paesi in via di sviluppo è ancora presente, del resto vediamo le numerose tensioni in paesi in via di sviluppo: guerre in Africa, dove ci sono élite dominanti. Così anche la scarsità delle risorse, il degrado ambientale, cambiamento climatico e sviluppo non sostenibile sono al centro delle discussioni. Sono problematiche che riguardano tutti i paesi in quanto l’inquinamento e il clima influenzano tutti i paesi. →È necessario che le politiche economiche internazionali, in quanto lo sforzo fatto fino ad oggi non è stato sufficiente.

Ambiti dell’economia internazionale      

   

I vantaggi derivanti dallo scambio : i paesi partecipano al commercio internazionale in quanto traggono benefici; Molte persone sono scettiche rispetto alla possibilità di importare beni che un paese potrebbe produrre internamente; Il commercio e la distribuzione del reddito – Il commercio internazionale può danneggiare alcuni gruppi all’interno di un paese; La struttura dei flussi commerciali (chi vende, quali beni e a chi?); Il clima e la disponibilità delle risorse naturali determinano la struttura dei flussi commerciali per numerosi beni; Ci sono due tipologie di commercio: – il commercio intersettoriale dipende dalle differenze esistenti tra paesi. – il commercio intrasettoriale dipende dalle dimensioni di mercato e avviene tra paesi simili; La dimensione ottimale del commercio; La bilancia dei pagamenti (avanzo sempre positivo e disavanzo sempre negativo?); Determinazione del tasso di cambio; Coordinamento internazionale delle politiche commerciali.

Un problema fondamentale dell’economia internazionale è come raggiungere una certa coerenza tra il commercio internazionale e le politiche monetarie di diversi paesi. 

Il mercato internazionale dei capitali;

Esistono dei rischi specifici associati al mercato internazionale dei capitali: – fluttuazione delle valute – bancarotta nazionale. Commercio e moneta L’economia internazionale viene divisa in due ampi sottoinsiemi: commercio internazionale e economia monetaria internazionale. L’analisi del commercio internazionale si focalizza sulle transazioni di carattere reale dell’economia internazionale. Si tratta di quelle transazioni che richiedono un movimento fisico di beni o un impiego tangibile di risorse economiche. –Esempio: il conflitto tra Stati Uniti ed Europa a proposito dei sussidi europei alle esportazioni di prodotti agricoli Lo studio dell’economia monetaria internazionale si focalizza sulla parte monetaria dell’economia internazionale. Si tratta delle transazioni finanziarie quali l’acquisto di dollari statunitensi da parte di un residente in un altro paese. –Esempio: il dibattito riguardo all’opportunità di lasciare fluttuare liberamente il valore del cambio del dollaro invece di stabilizzarlo con politiche governative. Nella realtà non esiste una linea di demarcazione precisa. Il modello gravitazionale Il modello gravitazionale comunemente stimato è Tij = A x Yi x Yj /Dij dove: 

Tij è il valore del commercio tra il paese i e il paese j

  

A è una costante Yi è il PIL del paese i Yj è il PIL del paese j Dij è la distanza fra il paese i e il paese j

Il PIL misura il valore dei beni e servizi finali prodotti in un’economia. In pratica, il valore di importazioni ed esportazioni è direttamente correlato con la dimensione di un’economia. ○ Paesi più grandi producono più beni e servizi e quindi hanno più cose da vendere sul mercato estero. ○ Paesi più grandi generano più reddito dalla vendita di beni e servizi e quindi i loro residenti sono in grado di importare di più. In una versione leggermente più generale, il modello gravitazionale comunemente stimato è Tij = A x Yi a x Yj b /Dij c dove: 

a, b, e c possono essere diversi da 1

Forse sorprendentemente, il modello gravitazionale funziona abbastanza bene nel predire i flussi di commercio effettivi di economie grandi. Ma… …vi sono altri aspetti da considerare: La distanza tra mercati influenza i costi di trasporto e quindi il costo delle importazioni e delle esportazioni. 1. La distanza può anche influenzare la capacità di instaurare contatti personali e le comunicazioni, che a loro volta influenzano il commercio. 2. Affinità culturale: se due paesi hanno legami culturali è probabile che abbiano anche forti legami economici. 3. Geografia: gli sbocchi al mare e l’assenza di barriere montuose rendono più facile i trasporti e dunque il commercio. 4. Confini: attraversare i confini implica formalità burocratiche che richiedono tempo per essere espletate e comportano a volte costi monetari come le tariffe. Questi costi espliciti e impliciti riducono i flussi commerciali. L’esistenza di un confine si associa a volte a differenze linguistiche tra i due paesi o all’utilizzo di valute diverse, che a loro volta possono ulteriormente ostacolare il commercio. Gli accordi commerciali tra paesi hanno l’obiettivo di ridurre le formalità burocratiche e i dazi doganali e quindi di aumentare gli scambi. LEZIONE 11/01/2022 Variazioni della composizione dei flussi commerciali Quali prodotti scambiano oggi i paesi e in che modo l’attuale struttura dei flussi commerciali differisce da quella prevalente in passato? In passato, una grande quota del volume degli scambi era rappresentata da prodotti agricoli e minerari. Oggi, la maggior parte del volume degli scambi è rappresentata da beni manufatti, come automobili, computer, abbigliamento e macchinari. Seguono i prodotti minerari (es. petrolio, carbone, rame) e i prodotti agricoli. Produttività nel lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano Le determinanti del commercio sono due: da un lato il fatto che i paesi tra loro sono diversi, nel senso di dotazioni e risorse produttive, queste differenze danno ai paesi vantaggi produttivi. La seconda determinante è la possibilità di conseguire economie di scala nella produzione: più si produce c’è la possibilità di ridurre il costo medio. La prima categoria di teorie si basa sul vantaggio comparato, ovvero le differenze tra paesi creano il commercio internazionale. Il modello ricardiano afferma che le differenze nella produttività relativa del

lavoro tra paesi determinano differenze nella specializzazione produttiva, che conducono a guadagni dallo scambio. Le differenze nella produttività sono in genere dovute a differenze nelle tecnologie. Il modello di Heckscher-Ohlin afferma che differenze nella dotazione relativa di lavoro, qualifiche lavorative, capitale fisico e terra tra paesi determinano differenze nella specializzazione produttiva, che conducono a guadagni dallo scambio. In questo caso il vantaggio comparato dipende dalla differenza dalla dotazione nei fattori produttivi, oltre al lavoro, che viene considerato come unico fattore nel modello ricardiano. Prima di queste teorie, in merito al commercio internazionale, si spiegava nell’ottica mercantilista. La teoria economica è nata con la teoria della ricchezza di Smith, ma nel Seicento, nel momento in cui si stavano creando gli stati nazionali, circolavano degli scritti sul commercio internazionale. Questi sostenevano che una nazione, per essere ricca, doveva aumentare il più possibile le esportazioni a scapito delle importazioni. Questo significa che se le esportazioni avessero aumentato sarebbero state pagate con monete, avrebbero consentito ai sovrani di avere eserciti numeri e conquistare nuovi territori. Questo avrebbe favorito la crescita economica, infatti si parla di nazionalismo economico, perché le esportazioni venivano a scapito delle importazioni. Dall’altro lato doveva esserci uno stretto controllo del governo sull’attività economica. L’altra teoria riguarda Adam Smith, egli ha introdotto il concetto di vantaggio assoluto. Smith parte dal presupposto che affinché due paesi commercino, entrambi ne devono avere un vantaggio (prima diversità con i mercantilisti). Alla base di questo vantaggio vi è il vantaggio assoluto: se un paese è più efficiente (dipende dalle ore lavoro per produrre quel bene) nel produrre un certo bene, se si specializza allora ne trarrà giovamento. In questo modo, se i diversi paesi si specializzano, la produzione globale complessiva aumenta; quindi, i paesi stanno meglio e di conseguenza gli individui. Per Smith il governo non doveva intervenire nell’attività economica, ma il mercato avrebbe collocato in modo efficiente le risorse, di conseguenza avrebbe portato un incremento della attività economica, della produzione degli investimenti. L’unica eccezione erano settori come l’esercito, lasciati alle decisioni dei governi. Il commercio era visto anche come uno sbocco delle eccedenze, cioè vengono venduti sul mercato quei beni che la domanda interna non era stata in grado di assorbire. La condizione affinché la teoria di Smith sia vera, è che i paesi abbiano costi diversi. Esempio per dimostrare che i costi assoluti tra paesi siano diversi: Paese 1 5h 10h

Bene X Bene Y

Paese 2 10h 5h

Totale: 15h di lavoro In autarchia il paese 1 produrrà in 15h: 1X+1Y così come il paese 2: 1X+1Y → in totale 2X+2Y. In autarchia tutto ciò che produco consumo, infatti non si può consumare di più di ciò che si produce. In specializzazione il paese 1 produrrà: 3X e il paese 2: 3Y → a livello globale 3X+3Y. A questo punto il paese 1 potrà scambiare una unità del bene X con una unità del bene Y, e viceversa. Il consumo diventa per il paese 1: 2X+1Y e per il paese 2: 2Y+1X IL MODELLO RICARDIANO Assunzioni del modello ricardiano: 

Concorrenza perfetta



   

Unico fattore produttivo: lavoro (espresso in ore di lavoro) → mobile internamente: può spostarsi da un settore all’altro senza problemi; quindi, il salario è identico tra settori; immobile esternamente: i lavoratori non possono spostarsi tra paesi e ci saranno salari diversi tra paesi (non c’è concorrenza tra lavoratori) I costi di produzione sono costanti Non esistono costi di trasporto: i beni possono spostarsi liberamente Non esistono economie di scala: sono costanti perché ci troviamo in concorrenza perfetta Non ci sono effetti redistributivi: aumenta il benessere di tutti gli individui all’interno del paese

Ci sono due condizioni per cui il commercio internazionale sia vantaggioso per entrambi i paesi:  

Condizione necessaria: le ragioni di scambio interne siano diverse (prezzi relativi); Condizione sufficiente: il prezzo relativo internazionale deve essere compreso tra questi due prezzi relativi.

→B avrebbe un vantaggio mentre per A sarebbe indifferente Il costo opportunità di produrre qualcosa misura il costo di tutto ciò che si rinuncia a produrre. Si collega al principio di scarsità, ovvero le risorse sono scarse; quindi, se aumento le risorse per produrre un bene, dovrò diminuirle per produrre un altro bene. Ad esempio, un numero limitato di lavoratori può essere utilizzato per produrre rose o computer:  

Il costo-opportunità delle rose in termini di computer è il numero di computer che si sarebbero potuti produrre con le risorse impiegate per produrre un certo numero di rose. Il costo opportunità della produzione di computer in termini di rose è il numero di rose che si sarebbero potute produrre con le risorse impiegate per produrre un certo numero di computer.

Supponiamo che negli Stati Uniti 10 milioni di rose possano essere prodotte con le stesse risorse necessarie a produrre 100.000 computer. Supponiamo che in Colombia 10 milioni di rose possano essere prodotte con le stesse risorse necessarie a produrre 30.000 computer. I lavoratori in Colombia sono dunque meno produttivi di quelli statunitensi nei computer. La Colombia ha un costo opportunità più basso associato alla produzione delle rose: la Colombia può produrre 10 milioni di rose rinunciando a 30.000 computer. Gli Stati Uniti possono produrre 10 milioni di rose rinunciando a 100.000 computer. Gli Stati Uniti hanno un costo opportunità più basso associato alla produzione di computer: la Colombia può produrre 30.000 computer rinunciando a produrre 10 milioni di rose. Gli Stati Uniti possono produrre 100.000 computer rinunciando a produrre 10 milioni di rose. → Gli Stati Uniti possono produrre 30.000 computer rinunciando a produrre 3,3 milioni di rose. Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene se il costo opportunità di produrre quel bene è inferiore che in altri paesi. Gli Stati Uniti hanno un vantaggio comparato nella produzione di computer; la Colombia ha un vantaggio comparato nella produzione di rose. Se ogni paese si specializza

nella produzione del bene con il minore costo-opportunità, allora il commercio internazionale può essere vantaggioso per entrambi i paesi. I vantaggi dal commercio internazionale possono essere evidenziati considerando le variazioni nella produzione di rose e di computer in entrambi i paesi.

Cosa determina il vantaggio comparato? Rispondere a questa domanda ci aiuterebbe a capire come le differenze tra paesi determinano la struttura dei flussi commerciali (quali beni un paese esporta). 1. Il lavoro è l’unico fattore produttivo; 2. La produttività del lavoro differisce tra paesi, in genere a causa di differenze nelle tecnologie, ma è costante nel tempo nello stesso paese; 3. L’offerta di lavoro in ciascun paese è costante; 4. Vengono prodotti e consumati solo due beni: stoffa (s) e cibo (c); 5. In tutti i mercati vigono condizioni di concorrenza perfetta; 6. Esistono solo 2 paesi: H e F Poiché la produttività del lavoro è costante, possiamo definire il lavoro impiegato per unità di prodotto come il numero costante di ore di lavoro necessarie a produrre un’unità del bene: al= coefficiente di lavoro (il pedice indica il bene) = numero di ore di lavoro per produrre un bene= LEZIONE 12/01/2022 Vantaggio comparato: legato al costo-opportunità, ovvero il costo della miglior alternativa. Ricardo, a differenza di Smith, basa il vantaggio dei paesi a commerciare, si basa sul vantaggio comparato, non sul vantaggio assoluto. un paese ha il vantaggio comparato nella produzione di un bene se il costo-opportunità di un paese nel produrre quel bene è inferiore rispetto agli altri paesi. Entrambi i paesi traggono vantaggio se entrambi si specializzano nella produzione di quel bene in cui hanno vantaggio comparato. Frontiera delle possibilità produttive La frontiera delle possibilità produttive (FPP) di un’economia mostra il massimo ammontare di beni e servizi che possono essere prodotti con un ammontare fisso di risorse. →i punti all’interno della frontiera non sono efficienti in quanto non sto usando in modo ottimale le risorse →I punti lungo la frontiera sono efficienti in quanto uso le risorse in modo ottimale →Punti al di fuori della frontiera non possono esserci Cosa posso produrre?

Nel modello il lavoro si sposta liberamente; quindi, si sposterà dove il salario è più alto. Se il salario nella stoffa è maggiore del salario nel cibo, tutti vorranno lavorare nel settore stoffa, perché c’è un salario maggiore; quindi, non ci sarà più la produzione di cibo. Un paese produce un bene se il prezzo relativo di quel bene è maggiore o uguale al suo costo opportunità. Se il prezzo relativo è inferiore a quel costoopportunità, il paese non produrrà quel bene. →questo non può verificarsi in autarchia, dove il salario della stoffa è uguale al salario del cibo Commercio nel modello ricardiano (due paesi) Un paese ha un vantaggio assoluto nella produzione di un bene se il lavoro necessario per produrre un’unità di quel bene è minore rispetto al paese estero. Assumiamo che aLC < a* LC e aLs < a* Ls Tale assunzione implica che il paese H goda di un vantaggio assoluto nella produzione di entrambi i beni. Un altro modo di vedere la stessa cosa è dicendo che H è più produttivo di F nella produzione di entrambi i beni. Anche se il paese H ha un vantaggio assoluto in entrambi i beni, sono possibili scambi vantaggiosi per entrambi i paesi. La struttura dei flussi commerciali è determinata dal concetto di vantaggio comparato. Determinazione del prezzo relativo dopo gli scambi. Cosa determina il prezzo relativo dopo gli scambi? Prima dell’apertura al commercio, il prezzo relativo del cibo rispetto alla stoffa riflette il costo opportunità del cibo rispetto alla stoffa in ogni paese. In assenza di commercio, il prezzo relativo del cibo rispetto alla stoffa sarà più alto nel paese F che nel paese H se il paese F ha un costo opportunità del cibo più elevato. Per calcolare i prezzi relativi in presenza di commercio, iniziamo calcolando l’offerta relativa di cibo: la quantità di cibo offerta da tutti i paesi diviso la quantità di stoffa offerta da tutti i paesi: RS=(Qc + Q* c )/(Qs + Q* s )

LEZIONE 17/01/2022 I guadagni dallo scambio derivano dalla possibilità di specializzarsi nella produzione che utilizza le risorse nel modo più efficiente, e utilizzare il reddito percepito per acquistare i beni e i servizi che il paese desidera

(dove “produzione che utilizza le risorse nel modo più efficiente” significa produzione di un bene in cui il paese ha un vantaggio comparato). Pensate al commercio come a un metodo di produzione indiretta o a una nuova tecnologia...


Similar Free PDFs