Lingue romanze o neolatine filologia romanza PDF

Title Lingue romanze o neolatine filologia romanza
Author Francesca Russo
Course Filologia Romanza
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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riassunto lingue romanze o neolatine filologia romanza...


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LE ORIGINI DELLA LETTERATURA La nascita delle lingue romanze Le lingue volgari hanno origine in un periodo, durato oltre cinque secoli, che va dal crollo dell’Impero romano (476 DC) all'anno 1000 circa. In quel periodo il latino, parlato da tutte le genti romanizzate, si trasforma di continuo poiché entra in contatto con i dialetti germanici (Franchi, Goti, Longobardi), il greco, lingua ufficiale dell'impero bizantino, l’arabo che si diffonde lungo tutto il bacino del Mediterraneo a partire dal VII secolo. Progressivamente nascono le nuove lingue d’Europa che essendo parlate dalla gente, cioè dal volgo, vennero dette volgari. Esse si contrappongono al latino che continuerà ancora per molto tempo ad essere la lingua ufficiale del potere e della cultura. Queste lingue, dette anche neolatine o romanze, dal termine ROMANIA, cioè l’insieme dei territori soggetti al dominio romano, sono:  Rumeno  Castigliano  Dalmatico

 Catalano

 Provenzale

 Portoghese

 Francese

 Italiano

Primi documenti in lingua romanza Il Concilio di Tours, voluto da Carlo Magno, si tenne nell'anno 813 a Tours. Questo evento si considera come il primo atto ufficiale della nascita delle lingue romanze. Durante i lavori conciliari, infatti, i vescovi presero atto delle autonomie linguistiche neolatine, i volgari, e ne raccomandarono l'uso in modo preferenziale rispetto alla lingua latina (la rustica romana lingua), data l'esigenza di far comprendere a tutti i fedeli il messaggio divino. Il Giuramento di Strasburgo (Sacramentā Argentariae in latino). Esso rappresenta il più antico documento ufficiale in lingua romanza di cui si ha testimonianza scritta. Il 14 febbraio 842 Carlo II il Calvo e Ludovico II il Germanico si incontrarono a Strasburgo per giurarsi fedeltà reciproca. Carlo, di lingua francese, giurò in tedesco, per farsi meglio comprendere dalle truppe di Ludovico; quest'ultimo, di lingua tedesca, giurò in francese. I rappresentanti dei due eserciti, poi, giurarono ognuno nella propria lingua. In Italia i primi documenti in lingua volgare compaiono nel IX secolo. In essi è evidente la derivazione della nuova lingua dal latino. Il più antico (fine sec. VIII) è un indovinello sulla scrittura, noto come Indovinello Veronese: Se pareba boves alba pratalia araba albo versorio teneba negro semen seminaba

Spingeva innanzi i buoi arava un bianco prato teneva un bianco aratro seminava nero seme

=le dita =la carta =la penna =l’inchiostro

Altri documenti che attestano l’uso del volgare sono il Placito Capuano, di Capua, e l’Iscrizione di San Clemente, a Roma, risalenti ai sec. X e XI. Fino al Duecento – Trecento il volgare rimane soprattutto una lingua usata dal popolo nella vita quotidiana e solo di rado viene utilizzato in documenti di una certa importanza, per redigere i quali si preferisce ancora la lingua latina. Appunti di italiano - Classe 3^ - A cura della Prof. ssa Anna Schettino...


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