Registrare il suono per cinema e tv, vol II PDF

Title Registrare il suono per cinema e tv, vol II
Author Margherita Freyrie
Course Paesaggi Sonori
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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REGISTRARE IL SUONO PER CINEMA E TELEVISIONE VOL.II IL REGISTRATORE Un registratore è un dispositivo che cattura e memorizza un segnale audio per poterlo riprodurre in un secondo momento. Il più celebre era il Nagra, evolutosi da mono a stereo e integrato con un timecode. Nel 1990 è stato affiancato dai registratori DAT (Digital Audio Tape), e il regno dell’analogico si è sempre più fatto da parte. Successivamente, i registratori DAT sono stati sostituiti dai registratori non lineari a disco rigido. " Audio Digitale" A differenza delle forme d’onda su un nastro analogico, l’audio digitale viene memorizzato come 1 e 0. Le informazioni sono codificate tramite convertitori A/D e D/A. " Convertitore A/D (analogico/digitale): analizza il segnale analogico e memorizza l’audio come informazione in un file digitale. $ Convertitore D/A (digitale/analogico): legge il file digitale e converte le informazioni di un segnale analogico. " Le informazioni dell’onda che viene analizzata e trasmessa sono costituite da due fattori principali: " - Frequenza di campionamento: è il numero di volte in cui un’onda sonora viene campionata al secondo. Si misura in Hz. $ es: una frequenza di campionamento di 48KHz significa che l’onda sonora è stata campionata (come fotografata) 48.000 volte al secondo. $ Più la frequenza è alta, maggiore sarà la risoluzione dell’onda, esattamente come una fotografia scattata ad un maggior numero di pixel sarà più nitida di una scattata ad un numero inferiore.$ La frequenza di campionamento si basa sul teorema di Nyquist, che indica che la frequenza di campionamento deve essere fissata al doppio della frequenza più alta che si vuole campionare. Se ciò non succede, si verificano fenomeni indesiderati di distorsione del suono, come l’aliasing. es: per campionare frequenze fino a 20KHz (la più alta frequenza udita dagli esseri umani) la frequenza di campionamento deve essere almeno di 40KHz. $ Lo standard di campionamento è di 48KHz nel cinema, per avere un margine ed evitare problemi di aliasing e di distorsioni del suono." $ $ $ $ $ $ $ $ $ $ $

- Profondità di bit: (o quantizzazione) è il campionamento dell’ampiezza del segnale audio. È la misura verticale nel grafico. Secondo lo standard del mercato, il dialogo cinematografico è registrato a 24-bit/48KHz."

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Un file digitale ha un limite massimo assoluto, noto come zero digitale. Se un segnale audio supera tale limite, il convertitore A/D mantiene la posizione dell’ultimo punto conosciuto finché l’audio non vi rientra. Il risultato è un’onda quadrata che origina una distorsione digitale, noto come clipping, un effetto scricchiolante e difficilissimo da risolvere in passato, meno oggi con alcuni programmi di post-produzioni che ricompongono l’onda distorta. " Formati audio" I registratori digitali moderni usano il .WAV (Microsoft), che può essere monofonico (un singolo file composto da un canale audio), o stereofonico/stereo (composto da due canali audio), o polifonico (più canali audio). Il .WAV si evolve in .BWF, o .BWAV, formato che consente l’inserimento di metadata. I metadata sono informazioni aggiuntive contenute in un file. Le informazioni necessarie tipo timecode, nome del file, profondità di bit, frequenza di campionamento, ecc.. possono essere incorporate nel file. Il formato .MP3 non viene utilizzato professionalmente ma solo per il consumo e la diffusione, perché è un formato compresso. " Registratori digitali Sono computer progettati per funzionare su un sistema operativo esclusivo e centrato su un compito specifico: la registrazione su file. Alcuni registratori permettono la pre-registrazione: registrano l’audio continuamente e la registrazione inizierà da dieci secondi prima del play effettivo, garantendo così margine all’operatore. " Registratori a due tracce" Sono chiamati anche “registratori stereo”. Stereo: termine fuorviante perché stereo fa riferimento alla relazione tra i canali destro e sinistro, combinati per produrre una singola immagine stereo. " In presa diretta, i registratori stereo vengono utilizzati per registrare due tracce audio separato senza un rapporto diretto tra destra e sinistra. In questo caso, destra e sinistra indicano il percorso che un segnale intraprende verso una traccia specifica del registratore. Se si bilancia (panning) il segnale a sinistra, questo viene inviato al canale 1, se lo si bilancia a destra sul canale 2. L’obiettivo è quello di fornire ai postproduttori delle tracce distinte che possono essere mixate insieme successivamente. Solitamente, il microfono primario (di solito boom) è sul canale 1, e i microfoni secondari (lavalier) sono mixati insieme sul canale 2. " Registrazione in camera" Spesso la camera viene usata come registratore. Vale lo stesso posizionamento di prima con microfono primario sul canale 1 e microfoni secondari sul canale 2. Il fonico utilizzerà un cavo detto snake (o cavo ombelicale) per collegare il suo mixer alla camera. Ridondanza di canale Quando si registra con un solo microfono, è pratica comune inviare il segnale ad entrambi i canali del registratore. Questa ridondanza di canale è nata quando si utilizzava il nastro e ha continuato ad essere utilizzata anche nel digitale. " Macchine da presa con canali multipli" Alcune camere hanno fino a quattro tracce audio che possono essere utilizzate. L’audio primario va sempre posizionato sulle prime due tracce. " Fotocamere" Non tutte le fotocamere hanno un ingrasso audio. In questo caso bisogna registrare l’audio su un registratore separato. Spesso, inoltre, gli ingressi audio delle fotocamere sono a livello microfonico. Quindi anche il segnale di ingresso che gli verrà inviato dovrà essere microfonico e non di linea per evitare distorsioni. Vi è poi il monitoraggio del segnale, che sarà fatto attraverso meter e cuffie. Le fotocamere dispongono, come correttore, di un mini jack, a cui quindi bisogna fare attenzione ad attaccare adattatori. Bisogna poi capire quali livelli mandare alla fotocamera. Alcune fotocamere hanno una funzione che si chiama ALC (auto level control) o AGC (auto gain control) che permette di monitorare e regolare l’audio per fornire un livello appropriato per la fotocamera. " Registratore multitraccia"

La registrazione multitraccia è diventata popolare negli anni 2000, prima si registrava in mono. Oggi arriva fino a otto tracce. Con la possibilità di registrare più tracce la colonna sonora è seguita con maggior controllo e copertura del dialogo. La traccia 1 è spesso usata come pista mix per le velocizzare le operazioni come riascolto sul set dell’audio o per controllo. " Le altre tracce invece sono utilizzate come tracce ISO. " Le tracce ISO" Una traccia ISO è una singola traccia registrata con un solo microfono. In questo modo ogni microfono è isolato e trattato separatamente in post-produzione. Una sola traccia ISO può contenere più microfoni, tipo due diversi lavalier, a patto che gli attori non parlino accavallandosi, rendendo inutile l’isolamento della traccia. " La registrazione a due tracce è spesso composta da una traccia ISO (quella del boom) e una traccia mista (i cavalier) " La traccia mix" La traccia mix può essere mono o stereo. Il miraggio della pista mono è più facile perchè si concentra su una sola traccia. Un miraggio di una pista mono serve soprattutto per il riascolto giornaliero sul set e per l’editor come riferimento. $ Le tracce mixate su più canali vengono trattate allo stesso modo di un registratore autonomo a due ingressi. Quindi si hanno come due mix in contemporanea. Il mixer spesso funge come una specie di superficie di controllo. " Assegnazione della traccia" Dopo la traccia di premi (la prima), dovrebbe trovarsi quella del boom, poi quella del microfono più importante, e a scendere via via con quelli secondari. " I livelli delle tracce ISO dipendono dalle impostazioni del gain e non dal fader del canale. Il fader del canale viene utilizzato per bilanciare i canali tra di loro. Invece sulla pista delle ISO il fader non incide. " Nel cinema, le tracce di pre mix vengono utilizzate solo in fase di set, per la post produzione vengono scartate. La televisione, che ha tempi molto più ristretti, usa la traccia di mix come principale e si rifà alle tracce ISO solo qualora la traccia mix avesse dei problemi. Nei reality invece, la condizione migliore è il multitraccia, perchè il premio esce sempre confuso e non chiaro, visto che non vi sono (o non sempre) copioni da poter seguire. " Metodi di consegna" I materiali di memorizzazione per i registratori sono il disco rigido interno, l’SD (secure digital card), e la CFC (compact flash card). " Uno dei metodi più utilizzati per consegnare il materiale è fare lo swap di unità, il che significa che il fonico registra su un disco, lo consegna per il trasferimento, e una volta trasferito il materiale e resettato il disco, viene riconsegnato al fonico per la registrazione di nuovo materiale. Lo stesso flusso può avvenire con schede Compact Flash. Le unità ottiche (DVD-R o DVD RAM) servono per fare una copia da consegnare alla post produzione. " È fondamentale fare un backup e tenere una copia di tutto. Alcuni registratori consentono il mirroring della registrazione per separare i supporti di backup e consegna per la post produzione in tempo reale. Senza il mirroring è necessario creare una copia separata delle registrazioni a fine giornata. " Meter" Ci sono due tipi di meter, il VU meter e il meter di picco. Si differenziano per una questione balistica. I VU meter sono più lenti in risposta al segnale audio, e si comporta come l’orecchio umano nel percepire il volume. Determina il livello medio complessivo di un programma (VU sta per unità di volume). Il misuratore di picco è trenta volte più veloce, ma ha un tempo di caduta estremamente lento per consentire al tecnico di vedere la risposta dello strumento. $ La maggior parte dei meter analogici sono stati sostituiti con letture per schermo LCD o meter a LED su scala, generalmente tutti a picco, con qualche eccezione VU. La scala VU legge tra i -20dB e i +3dB, la scala di un peak meter (misuratore a picco) legge tra i -40dBFS e gli 0dBFS. " Calibrare le apparecchiature" Calibrare le attrezzature è necessario per garantire che il flusso del segnale stia lavorando a dei livelli appropriati e per avere dei numeri di riferimento per tutto il team. All’inizio di ogni giornata di

ripresa si invia un tono di riferimento alla camera o al registratore di 1KHz (tono di allineamento), e le apparecchiature vengono calibrate per standard a -20dBFS così da avere un margine di 20DB prima del clipping. " Registratori di riserva" I registratori di riserva sono utilizzati spesso in parallelo al registratore principale, inviandogli l’uscita del registratore primario o un’uscita dal mixer. " IL SYNC La persistenza della visione, elemento fondamentale del cinema, che permette all’occhio umano di vedere come insieme fluido una serie di immagini fisse in successione è aumentata ancora di più quando a quelle immagini si lega il suono. Se il suono è percepito in sincronia con le immagini sullo schermo, il pubblico percepisce le due forme di media come una sola. Se suono e immagini sono fuori sincrono, allora lo spettatore uscirà dall’illusione di realtà. $ $

Sistema singolo e sistema doppio$ Ci sono due sistemi di registrazione del suono per immagine: " - Sistema singolo: composto da una camera che registra il suono e l’immagine in contemporanea. La sincronizzazione audio si ottiene quindi in contemporanea con la registrazione dell’immagine —> la camera funge da registratore. Il fonico usa quindi la sua apparecchiatura solo come strumento di controllo dei parametri. Le produzioni ENG sono spesso organizzate con questo sistema. Si può poi avere un registratore esterno di sicurezza. " - Sistema doppio: l’immagine viene ripresa con una camera e il suono viene registrato su un registratore audio indipendente. La sincronizzazione in questo caso avviene in post produzione.$ Le configurazioni a sistema doppio richiedono l’uso del ciak per sincronizzare meglio audio e video, affidato al secondo assistente alla camera. È indispensabile che la macchina veda le informazioni sul ciak e che l’asticella sia inquadrata al momento della chiusura. " Il sistema singolo è un Setup molto semplice, che fornisce la sincronizzazione già in fase di ripresa e risparmia tempo alla post produzione, ma sicuramente l’audio registrato in camera rischia di essere qualitativamente inferiore all’audio registrato da un supporto specializzato. $ Nel caso in cui vi sia un sistema doppio, sarà importante il bollettino del suono, un registro dettagliato di ogni traccia registrata, contenente informazioni sulle specifiche delle attrezzature (dove serve) e le informazioni e indicazioni date sul set. $ $ Preparare l’audio per la post-produzione$ Questo è un problema che si pone principalmente per le produzioni cinematografiche, visto che la televisione manda in diretta l’audio preso live. Invece il cinema necessita di comunicazione tra le riprese e il reparto di post produzione, per stabilire le specifiche tecniche della consegna. Bisogna ricordarsi che il montatore audio solitamente necessita di tutte le tracce ISO. " Timecode$ Il timecode è un contatore che numera, con un numero esclusivo, i singoli fotogrammi di un supporto di registrazione. Ogni fotogramma sarà così individuabile in maniera semplice. Un timecode si presenta così: HH:MM:SS:FF (ore, minuti, secondi, fotogrammi). Bisogna fare attenzione perché il timecode cambia formato a seconda del sistema di frame rate utilizzato. $ Frame rate: sistema di scansione che divide un secondo in un numero prestabilito di fotogrammi, variabile a seconda delle varianti e delle nazioni. Questo perché il frame rate deriva dalla frequenza dei sistemi elettrici utilizzati per l’elaborazione dei video—> negli Stati Uniti la corrente si altera a 60Hz, rendendo il franerete di 30fps (fotogrammi per secondo), in Italia viaggia a 50Hz, quindi i fotogrammi di riferimento sono 25fps. " Il frame rate ha sempre funzionato senza interruzioni ne problemi di traduzione finché non è arrivato il colore, e di conseguenza il segnale televisivo è dovuto cambiare per adattarsi a questa novità. È sceso quindi da 30fps a 29,97fps. $ È stato quindi ideato il sistema chiamato “drop-frame”. Il drop frame timecode elimina i primi due fotogrammi di ogni minuto, tranne che in ciascun decimo di minuto (cioè in ogni minuto che termina con zero), così da riallineare questo sistema a quello dei 30fps. " In modalità record run, il timecode inizia e si arresta quando il registratore si avvia e si ferma. Se si imposta il rec run in un sistema doppio bisogna accertarsi che camera, registratore e ciak

funzionino in perfetta sincronia così da ricevere tutti il timecode corretto ogni volta che inizia la registrazione. " Il free run invece è impostato con l’orario del giorno, basato sull’orologio militare, e una volta fatto partire continua ad oltranza senza interrompersi mai. Lo svantaggio di questo sistema è che le discrepanze tra il registratore e il ciak non sono facilmente rilevabili. $ Il timecode può essere prodotto sul registratore tramite un generatore di timecode interno o esterno. Quello interno è il codice temporale generato dal registratore. Il timecode esterno è il timecode ricevuto dal registratore in modalità wireless o attraverso un cavo. " Ciak$ Il ciak è fin dagli albori il mezzo più immediato per sincronizzare l’immagine con il suono. " Oggi esistono varie tipologie di ciak, uno di questi ha incorporato il timecode, molto comodo perchè facilita ulteriormente la sincronizzazione. Il display del ciak riporta il timecode esatto quando l’asticella si chiude per qualche secondo, aggiungendo al riferimento visivo dell’asticella, anche un elemento numerico." Suono a vuoto" Il suono a vuoto (wild sound) è un qualsiasi suono che viene registrato senza immagine. I suoni a vuoto includono: room tone, ambienti, effetti sonori, voce fuori campo. È importante registrare un ciak vocale. I suoni a vuoto sono utili per arricchire la libreria di suoni da cui il post produttore può attingere e che, se girati in location, presenteranno le stesse caratteristiche di fondo e di rumore di tutto il resto delle riprese. " - Room tone: è il suono dell’ambiente in cui è stato registrato il dialogo. È usato per fornire un fondo uniforme, o come elemento riempitivo per rendere fluida l’intera colonna sonora. Il room tone si riferisce agli ambienti in interno, ma stesso procedimento va fatto per gli esterni: registrare gli ambientali permette di eliminare molti problemi della post produzione e rendere il prodotto omogeneo e coerente. Per registrare questo tipo di audio è bene usare lo stesso microfono utilizzato per le riprese, per mantenere continuità." - Battute a vuoto: parte di un dialogo può essere registrato senza riprese. Si può trattare anche di battute da ri-doppiare per un cambiamento di sceneggiatura, o un errore/accavallamento di voci nelle riprese. Anche in questo caso lo scopo è quello di riuscire ad amalgamare al meglio tutta la colonna sonora, per questo bisognerebbe usare anche qui lo stesso microfono nella stessa location della scena in cui andranno inserite le battute. - Effetti sonori a vuoto: elementi audio specifici di una scena registrati senza immagine e utilissimi alla post produzione. Il microfono del dialogo riesce a catturare molto suoni che producono le azioni degli attori, ma in alcuni casi, o per enfasi, alcuni meglio riregistrarli isolati. Altri elementi che possono essere registrati separatamente sono veicoli o macchine particolari. - Voce fuori campo: sono solitamente registrate direttamente in uno studio di registrazione." MIXER È il fulcro di controllo lavorando sul campo. Tutti i segnali confluiscono dentro e fuori dal mixer, e tutto si connette a questo dispositivo. Vi sono mixer per tantissime situazioni, ma quelli per la presa diretta sono principalmente i field mixer, i mixer compatti e i mixer per carrello. " - Mixer compatti: sono economici e possono avere mandate aux, bus e direct out. Il principale svantaggio è che sono alimentati a corrente alternata e hanno la corsa dei fader decisamente breve (60 mm). " - Field mixer: i field mixer sono progettati per il lavoro in esterni. Si tratta di piccole unità leggere e robuste che funzionano con un’alimentazione a batteria. I mixer professionali di questa tipologia hanno un generatore di tono integrato e una serie di opzioni di routing e di uscita. Il numero di ingressi varia. A causa del layout, delle dimensioni e del design questi mixer utilizzano il pot fader, piccoli cursori che rendono le regolazioni più difficili." - Mixer per carrello: fornisce un controllo superiore e di qualità. Ha preamplificstori di livello e una flessibilità di routing, e presenta fader professionali a lunga corsa (10cm) che rendono le regolazioni più fluide. La differenza tra questo e il field mixer è la portabilità, il secondo è molto più portatile e da scegliere se bisogna fare un lavoro in movimento. " $ Il mixer è composto da tre sezioni principali: "

- Sezioni di ingresso: la sezione di input è dove i segnali sono introdotti nel mixer. Sul Field mixer

il segnale scorre sempre da sinistra a destra, quindi gli ingressi XRL del microfono si trovano sul lato sinistro del mixer e le uscite si trovano sulla destra. Il mixer da carrello ha sia gli ingressi che le uscite sul pannello posteriore.$ Microfono/linea: uno switch consente di selezionare sia un segnale di livello microfono sia di linea come sorgente d’ingresso. Lo switch del livello microfonico invierà l’audio ai preamplificatori microfoni del mixer, mentre impostando il selettore su linea si bypasserà il preamplificatore e il segnale sarà inviato ad una fase successiva del canale. $ Alimentazione Phantom: gli ingressi microfoni possono essere dinamici o possono necessitare una phantom. La phantom è sostanzialmente una sorgente di alimentazione esterna di cui necessitano i microfoni a condensatore per funzionare. L’impostazione dinamica viene usata quando non c’è bisogno di phantom, o per i microfoni che hanno l’alimentazione phantom separata. Alcuni mixer compatti hanno un interruttore generale della phantom che invia l’alimentazione a tutti gli ingressi microfonici. I field mixer e quelli da carrello utilizzano interrut...


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