Relazione romanzo criminale PDF

Title Relazione romanzo criminale
Course criminologia e vittimologia
Institution CIELS Bologna
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Summary

Questa è una relazione del famoso libro Romanzo Criminale. La relazione tratta della trama dei personaggi e dei luoghi...


Description

Relazione libro “Romanzo criminale”

Riassunto

Prima parte La banda nasce quando il Libanese e i suoi soci incontrano il Freddo e i suoi in seguito a un furto: l'auto del Libanese è stata rubata da un drogato detto Sorcio e rivenduta al Freddo. Dopo qualche momento di tensione, i due si accordano e danno origine a una associazione criminale. Il loro progetto è di costituire un'associazione simile alla mafia siciliana sfruttando lo spaccio di droga, l’usura e il racket. Il primo colpo necessario per trovare i fondi per dare vita alla banda è il rapimento del barone Rosellini: il prigioniero viene affidato a un'altra banda con sede in Calabria. Uno dei guardiani inavvertitamente si fa vedere in faccia, costringendoli a uccidere il barone; ciononostante il riscatto viene pagato. La banda, su suggerimento di Libanese e Freddo, decide di reinvestire la maggior parte del ricavato in traffico di droga. Con i soldi e la droga fanno poi un patto con Raffaele Cutolo, un esponente della camorra, ma uno di loro, Satana, giudica l’idea stupida e troppo ambiziosa, così prende la sua parte di soldi e se ne va. La banda viene organizzata in maniera estremamente metodica: i capi sono il Freddo, il Libanese e il Dandi che insieme agli altri ragazzini gestiscono i Cavalli (i grandi spacciatori) che smerciano la roba con le Formiche (i piccoli spacciatori che si occupano della vendita diretta). A indagare sul rapimento sono il commissario Nicola Scialoja e il procuratore Fernando Borgia. Scialoja, seguendo il filo di alcune banconote segnate facenti parti del ricatto, risale a Patrizia con cui inizia una particolare relazione fatta di scambio di informazioni, una prostituta legata al Dandi, uno dei capi della banda, ma non riesce a trovare prove concrete. L'espandersi delle attività criminali del gruppo entra in conflitto con gli interessi del Terribile, il gestore delle attività di spaccio ed usura a Roma. Egli, per disfarsi dei nemici, fa una soffiata alla polizia, facendo arrivare sotto la porta di casa del commissario Scialoja un foglietto dove è scritto il luogo dove è sepolto il corpo del barone Rosellini. Tutti i componenti della banda, a eccezione di Bufalo, finiscono in prigione ma, per mancanza di prove, vengono rilasciati poco dopo. In realtà una prova c'era, tramite un confronto dei nastri delle registrazioni degli interrogatori e la telefonata fatta alla famiglia del barone per dare informazioni su come pagare il riscatto di due miliardi richiesto. Dal confronto effettuato viene riconosciuta la voce di Scrocchiazzeppi ma un agente dei servizi segreti sostituisce il nastro con la voce registrata con uno altro vuoto. Scialoja e Borgia non hanno in mano più nessuna prova, quindi i membri della banda tornano presto a piede libero. Al suo rientro a casa il Libanese trova sul comodino il nastro sottratto alle prove con dentro un foglietto in cui è scritto "a buon rendere". Nello stesso periodo Aldo Moro è rapito dalle Brigate Rosse. La banda viene inizialmente contattata per la liberazione, ma in seguito appare chiaro che a nessuno interessa salvare la vita del politico. Moro è giustiziato dai brigatisti un mese e mezzo dopo il rapimento. Si decide finalmente di affrontare direttamente il Terribile. Viene ucciso una notte a colpi di pistola dalla banda e dal Sardo (un boss mafioso). All'omicidio non partecipa il Libanese, che ha un motivo personale d'odio verso il Terribile e sarebbe il primo sospettato. Subito dopo il Freddo viene arrestato per una denuncia risalente a prima della formazione della banda. A denunciare il Freddo è il Tigame, uno sfasciacarrozze, e il Libanese per ringraziare il Freddo dell’omicidio del Terribile, lo uccide insieme a Bufalo. L'attività di reinvestimento del denaro sporco si espande. A Patrizia viene comperato un bordello di gran lusso e la banda apre una bisca clandestina di alto livello. Nel gruppo si infiltrano un rappresentante della

mafia siciliana detto Nembo Kid, due agenti segreti soprannominati Zeta e Pi greco, e un esponente dell'estrema destra chiamato il Nero. Zeta e Pi greco cercano di confondere le indagini e ricattano il commissario Scialoja e riescono a farlo trasferire a Modena in modo che non possa più interferire. Il Nero, su richiesta delle due spie e con il supporto di un esponente della mafia, ammazza il Pidocchio, un giornalista scandalistico. L'evento corrisponde, nella storia reale, all'assassinio di Mino Pecorelli. Un personaggio politico detto il Vecchio da gli ordini a Zeta e Pi greco. Usa la pressione della forza pubblica per costringere la banda a collaborare con i suoi progetti: fa arrestare alcuni di loro, tra cui il Libanese, per un breve periodo; fa chiudere la bisca e il bordello. Il rapporto tra Libanese e Freddo si guasta a causa del rapporto con i servizi segreti, che Freddo non approva, e delle ambizioni irrealiste di Libanese. Egli diventa sempre più teso, perde molto al gioco e una sera, dopo avere contratto un grosso debito con uno dei fratelli Gemito, vecchi alleati del Terribile, rifiuta di pagare e li insulta. La notte stessa verrà ucciso fuori da un bar, i mandatari sono ovviamente i fratelli Gemito. Nel frattempo Scialoja partecipa alle operazioni di salvataggio dopo la strage alla stazione di Bologna e grazie ad alcune amicizie con il procuratore Borgia riesce a farsi trasferire di nuovo a Roma.

Seconda parte La banda, ora guidata dal Freddo, cerca di vendicare il Libanese, ma inizialmente con scarso successo. Il Sardo esce dal manicomio criminale e pretende di avere più potere e denaro, ma viene ucciso subito dopo. Finalmente la banda riesce a scovare e assassinare i fratelli Gemito ma, durante l'ultimo agguato, Bufalo e Ricotta sono catturati dalla polizia. Il Dandi, che aveva partecipato all'azione, alla vista della polizia non interviene, abbandonando i compagni. Ciò gli provocherà l'odio di Ricotta e Bufalo; Dandi intanto si lega sempre di più alla mafia siciliana e ai servizi segreti. Comincia a fare affari da solo con Trentadenari (un ricco napoletano residente a Roma con cui facevano affari da tempo) senza informare gli altri. Quando Patrizia esce dal carcere, riallaccia la relazione con Scialoja e, prima di lasciarlo definitivamente, gli rivela l'ubicazione delle armi della banda nel sotterraneo del ministero. Il deposito viene svelato e il guardiano rivela il nome di alcuni dei membri della banda alla polizia. Mentre il Freddo si trova in carcere per vecchi crimini, il resto della banda diventa sempre più instabile e violento. Effettuano vendette sanguinarie contro rivali di piccolo calibro. Nembo Kid (un criminale affiliato alla mafia siciliano) è incaricato da zio Carlo (il suo boss) di assassinare un banchiere a Milano ma l'operazione va storta e viene ucciso dalla polizia. Il Freddo sta per uccidere il Sorcio, che aveva venduto dell'eroina al fratello Gigio, quando vengono entrambi arrestati. Il Sorcio si pente e rivela tutta la struttura della banda agli investigatori. Tutti vengono arrestati, tranne il Dandi.

Terza parte Dandi è comunque catturato in seguito mentre fa visita a Patrizia. Grazie alle dichiarazioni del Sorcio tutti vengono condannati a molti anni di reclusione al di fuori del Dandi, ma non verrà mai riconosciuta legale l'esistenza di una "banda". Il Dandi riesce ad avere l'assoluzione e la pulizia della sua fedina penale grazie alla lista ritrovata in seguito a un furto in una banca della lista segreta della P2. Dandi usa la lista per

comprarsi la libertà e inoltre chiede anche che venga lasciato evadere un altro membro della banda, che comincia a nutrire un profondo risentimento nei suoi confronti, Fierolocchio. Bufalo cova un odio rabbioso contro Dandi ma accetta di dimenticarsi di lui grazie a un accordo con il Dandi stesso. Un accordo che gli aprirà le porte di un manicomio criminale e non del carcere. Il Freddo, intanto, ottiene tramite Donatella del sangue infetto da un arabo e viene ricoverato per un problema al sistema linfatico. Prima della sentenza che lo condannerà ad anni di carcere, riuscirà a scappare con l'aiuto del Nero e fuggirà in America Latina, per fermarsi poi a Managua. Li rimarrà per quattro anni, insieme a Roberta, gestendo un ristorante, fino a quando suo fratello Gigio verrà ritrovato morto una mattina: ucciso da Carlo Buffoni per vendicarsi della morte del fratello Sergio, avvenuta per mano del Freddo stesso tempo prima. Il Buffoni agisce in seguito alla falsa notizia, messa in giro dal Secco, che il Dandi, nel frattempo, sia stato assassinato dal Freddo stesso. Il Freddo allora capisce che è il momento di chiudere con la latitanza e riceve la visita di Scialoja, che nel frattempo è riuscito a rintracciarlo e al quale si costituisce, chiedendo di vedere il giudice Borgia. Il Bufalo, uscito dal manicomio criminale insieme a un suo vecchio compagno di cella, il Pischello, al Conte Ugolino (un sicario toscano molto amico di Bufalo) e Fierolocchio, decide di avviare una nuova organizzazione, ma per farlo devono togliere di mezzo il Dandi. Lo uccideranno una mattina davanti all'antiquario di fiducia mentre passava in moto. Successivamente nei mesi a venire verranno pian piano tutti arrestati.

Analisi Casa editrice: Einaudi Linguaggio: basso, semplice, a volte dialettale e spesso volgare Ambientazioni: Roma, Modena, Milano, Managua Personaggi: si possono identificare in 3 gruppi La banda: Il Libanese (il fondatore); il Freddo e il Dandi (i capi); il Sorcio, Trentadenari, il Secco, Bufalo, Nembo Kid, Botola, Scrocchiazeppi, Ricotta, Fierolocchio, i fratelli Buffoni, il Nercio( gli altri ragazzi) Le vittime: Il barone Rossellini, il Terribile, il Tigame, il Saracca, il Beato Porco, l’Angioletto, il Varighina, i fratelli Bordini, il Cravattaro, Saverio Solfatara, i fratelli Gemito, il Pidocchio, il Larinese, Er Zaraffa, Satana, Gigio. La polizia/informatori: Commissario Scialoja, giudice Borgia, il Sorcio, Patrizia....


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