Riassunto L\'odio dell\'amore PDF

Title Riassunto L\'odio dell\'amore
Author Carolina Pozzi
Course Psicopatologia
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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L’ODIO DELL’AMORE: la perversione delle relazioni umane. CAPITOLO 1: la relazione perversa I. INTRODUZIONE le terapie di coppia iniziano intorno agli anni 70 anche se la coppia era vista ancora come una sorta di ibrido, a metà tra l’individuo e la famiglia, il singolo e il gruppo. I riferimenti che abbiamo per la terapia di coppia sono: -Masters e Johnsom, celebri sessuologi americani -Willi, che ha introdotto la nozione di collusione -Selvini , Nagy e altri terapeuti a orientamento sistemico che sottolineano l’importanza delle relazione trans generazionali. Il difetto di tutti questi approcci è che si rifanno ad una logica nevrotica, che comprende malintesi, comunicazione insufficiente, inibizioni e blocchi evolutivi e non ad una logica perversa, tipica delle coppie refrattarie alla terapia, che si basa su ricatti, intimidazioni, comunicazione per intimidire e manipolare. Arriviamo così a riconoscere una vera e propria dinamica perversa, che porta a gravi turbe fisiche o psichiche, malattie psicosomatiche come asma, allergie, anoressie, bulimie, porta a trattamenti cronici, comportamenti sconsiderati, pericolosi…e non solo per la coppia ma anche per i figli stessi. Il concetto di coppia si estende quindi al piano familiare e anche a quello sociale, dal momento che le coppie usano i figli nella loro dinamica coniugale perversa, arrivando perfino agli incesti. II. OSSERVAZIONE DELLE COPPIE E DEL RAPPORTO PERVERSO di solito in qst coppie il problema sessuale appare secondario anche se spesso questo nasconde un problema incentrato sulla perversione narcisistica. 1. Tratti patognomonici:  Dissonanze nell’abbigliamento e habitus fisico Sono pazienti che spesso usano occhiali dalle forme bizzarre, grandi orecchini, grandi cinture, calzini da bimbo. Certo non si può dire che ci sia stretta relazione causale ma erano dettagli tr frequenti per essere considerati casuali. Probabilmente sono oggetti con valore di feticcio per i soggetti, esibiti trionfalmente. Spesso questi pazienti tendono a rendere un feticcio anche il partner stesso. Inoltre sono pz(pazienti) che hanno una discordanza tra la loro effettiva età e il loro fisico: non hanno rughe, sembrano giovani.  Odio delle strutture Sono contro ciò che riguarda la differenza e i confini, hanno una strana avversione alla legge, spesso non si sposano perché non vogliono sottomettersi a “seccature amministrative stupide e superflue”, chè è un vero e proprio attacco al matrimonio, non un semplice commento!  La coppia grandiosa Tutti credono di essere delle persone eccezionali, idealizzano la coppia e la saldano in una collusione grandiosa tale da ritenersi fuori dalla portata della nostra esperienza. Sono convinti che non avremmo mai accettato in terapia una copia come la loro.  Gusto del rischio Li corrono normalmente in generale nella vita e li raccontano senza problemi. Parlano spesso di guida veloce, immersione subacquea, acrobazie aeree, investimenti di soldi a rischio di perdere tutto... Stoller infatti dice: “il rischio è alla base della perversione”. Potrebbero farlo prima di tutto per fare una specie di gioco erotizzato tra la vita e la morte, e poi la pongono come vera e propria sfida ai medici, che credono di poter salvare la vita a tutti. Ancora, il messaggio che possono mandare è “guardate quanto poco vale la mia vita”, spesso legato al fatto che i genitori non li desideravano.  Anestesia corporea e affettiva Hanno bisogno do sensazioni forti per sentirle, sono iposensibili (Abrahams). Ci viene raccontato da un pz che una volta andava talmente tanto veloce in moto che la tuta gli si è incollata al corpo per il freddo ma lui non sentiva nulla. Inoltre sono insensibili alle sofferenza proprie e altrui. 2. Comunicazione perversa in seno alla coppia:  Voce, intonazione e pronuncia La voce a volte è metallica, a volte cavernosa, ma cmq mette a disagio l’interlocutore. Sembra dissociata da chi parla, senza emozione. Spesso poi usano accenti stranieri o locali esagerati. A volte si manifesta disartria. Non si fanno capire, usano un linguaggio tecnico anche per descrivere i loro problemi. A volte linguaggio aggressivo o volgare. In più usano spesso il corpo per offendere, lo strumentalizzano: “hai la 1

testa come il culo”, dicono spesso “merda” ma la usano in modo incongruo. Infine, usano espressioni apparentemente cortesi “ma certo cara, hai ragione,” dette con un tono micidiale. Usano molti toni.  Linguaggio perverso Usano il linguaggio per togliersi la responsabilità: “il medico ha detto di fare così”, per allontanarsi dall’intenzionalità delle azioni (pz che da le dimissioni e dice: ”si stavano allontanando da me”), lo usano per manipolare ma non ne sembrano molto consapevoli e continuano a capovolgere le situazioni : “quando volete vedermi?” chiede ai terapeuti.  Aggressioni e assenza di reazione Spesso ricordano episodi sessuali con altre partner davanti a quella attuale, alla moglie di solito. Qst ha un vero valore sadico, lo fanno in modo distaccato e neutro e spesso anche la persona coinvolta non reagisce, ascolta passiva. Spesso le donne che subiscono queste cose le immagazzinano per poi tirarle fuori al momento opportuno, spesso non reagiscono perché il dare a loro delle frigide per esempio, è come dire al marito che non sa darle piacere; spesso ancora sono donne che semplicemente non trapelano nulla e che infatti chiamiamo “donne-sfingi”. Questo è cmq, o potrebbe essere, la manifestazione di un personalità più dissociata di quanto si poteva immaginare.  Stratagemmi e manipolazioni Ognuno della coppia ricerca il potere sull’altro e hanno numerose strategie per farlo. Una riguarda le parole e il loro utilizzo: una pz che era stata abusata dal nonno per tutta la sua infanzia il marito le dice “si è vero, sei sempre stata molto altruista”. Altre strategie vogliono destabilizzare l’interlocutore: danno un messaggio e subito dopo fanno una proposta contraria (“mio caro, ti adoro, sei così stupido”). Oppure sovvertono le frasi logicamente: “te ne voglio per non aver reagito prima al mio egoismo”, invertendo la causalità logica del torto procurato all’altro. Ultima tecnica che usano è l’inversione morale: spiegata con un esempio, una donna viene scoperta tradire il marito e dice “mi hai scoperto tropo presto, non sono ancora convinta di voler scappare con l’amante”. Un’altra, nella stessa situazione dice: “se ci separiamo è colpa di tuo padre, che non vuole che io abbia degli amanti”. L’ultima cosa da dire è che le manovre perverse non sono fatte solamente attraverso il linguaggio verbale ma anche quello non verbale: atteggiamenti discordanti alla terapia, moglie disperata-anche se non era così e si sapeva- e ,marito sorridente che l’abbraccia bello dritto sulla poltrona.  La proiezione paralizzante Iniettare nell’altro una parte di sé non accettata. Di solito è una manovra fatta nella perversione narcisistica chiamata induzione ed è fatta tramite la seduzione e intimidando il partner si arriva a fargli davvero credere di avere quella parte di me che non voglio, così il narcisista potrà poi offrirsi di curarlo.  La tensione intersoggettiva perversa Alla base di tutto c’è il bisogno di mantenere questa tensione, fatta di attacchi e risposte, che sono l’equivalente di una normale relazione amorosa. 3. La scelta degli oggetti perversi:  Il contratto: - COPPIA A = un uomo che si era sposato molte volte, interrogato sulla sua attuale compagna dice “granata nuova scopa bene”. Le aveva promesso di sposarla, lei allora gli aveva dato dei figli perché lui diceva “vuole dei figli” come se fosse stato un difetto e poi però aveva detto che non l’avrebbe sposata perché “un matrimonio costa caro”. L’uomo manteneva una relazione sado-masochistica anche con la sua ultima moglie in cui implicava anche i figli. - COPPIA B: uomo israelita sposa svizzera solo perché lui potesse lavorare più facilmente (matrimonio bianco) poi però lui aveva preteso rapporti sessuali e tutto era diventato violento anche perché lei soffriva di fobia sessuale. - COPPIA C: svizzero sposa in Sudafrica moglie sempre per aggirare la legge e superare l’apartheid e il matrimonio per loro è il trionfo da questo punto di vista. Poi però cala la tensione intersoggettiva e hanno problemi sessuali, così possono rinnovare il gioco perverso per aggirare di nuovo la legge che questa volta era il matrimonio. - COPPIA D: donna risponde ad un annuncio su internet grazie ad un’amica per scherzo e lui l’aveva messo perché era ora di sposarsi e avere figli. si sposano perché lei era straniera e se no doveva tornare in patria. I terapeuti chiedono a lui se ha fatto pressioni per avere figli e lui risponde che non ce n’era bisogno perché le facevano già i genitori di lei. La donna già soffriva di alibidine dopo il matrimonio e dopo il figlio sviluppa avversione al sesso. 2

- COPPIA E: lei asiatica e giovane, lui le paga gli studi e nel contratto c’è che gli deve essere riconoscente a vita. Ma quando finisce lei si fa degli amanti. …non a caso molte coppie sono miste, con persone che vengono da paesi diversi. C’è sempre un contratto implicito che le persone fanno, che tende a rassicurare la coppia su quello che avrà dalla relazione. Ma nel contratto c ‘è sempre una clausola perversa, come di trasgredire la legge: con matrimoni per non tornare a casa ad esempio. Spesso le coppie perverse ricorrono alla fecondazione assistita, per trasgredire la loro biologia. Il contratto è sempre pieno di calcoli e opportunismo.  Il racconto delle origini: l’anticoppia Quando si chiede come si sono conosciuti, le coppie nevrotiche, anche se stanno litigando, si guardano e si sorridono. Le coppie perverse invece, si imbarazzano, aspettano che risponda l’altro, e quando lo raccontano non c’è affetto, non parlano di felicità e si riferiscono a una “cosa” che è successa. Il coniuge che parla dice di quanto è stato importante per l’altro incontrarlo, ne elenca i difetti.  Una coppia nevrotico-perversa? Spesso il perverso si associa ad un nevrotico, che però mantiene le sue capacità che vengono soltanto immobilizzate per poi tornare funzionanti, e quando riprendono a funzionare il nevrotico cercherà di liberarsi da quella relazione. Questa immagine del nevrotico vittima e del perverso cattivo però non si manifesta così spesso come credono i terapeuti. Essi forse vogliono solo trovare qualcuno che collabori nella terapia e si sa, i nevrotici sono molto più sottoponibili a trattamento dei perversi. Caso clinico: coppia K il sig. K viene mandato dall’urologo da noi: 60 anni, spocchioso. Si vanta di tutto quello che ha fin dall’inizio: macchina (parcheggiata in zona vietata), gestiva un azienda importante e era capo di una setta religiosa=onnipotenza narcisistica. Disprezza le donne, soprattutto la moglie e la terapeuta, ma dice che la relazione con sua moglie è perfetta. Aveva avuto problemi di erezione ogni tanto, gli avevano trovato una cura ma ne aveva avuti ancora allora era andato di nuovo dai dottori che gli avevano fatto un innesto e contrariamente ai loro consigli, subito dopo si era sforzato di avere rapporti. La moglie e la sua segretaria, è curata e giovane 15 anni meno di lui. Racconta che a casa ricevono spesso amici ma che marito la obbliga a molarli li per avere rapporti in camera. Lo asseconda sempre, anche se dice che a volte lui vuole farlo troppo spesso. A noi sembra stanca, ma cmq lei è il complemento masochistico dell’atteggiamento sadico del marito. La copia è molto complice, l’uomo vede l’orgasmo della donna come completa sottomissione a lui ma la donna sa che lui ha bisogno di lei per raggiungere il suo orgasmo. La coppia ha un self grandioso. Il trattamento va a buon fine, la coppia riesce ad avere di nuovo rapporti regolari e alla fine il sig. k cerca di far capire che i terapeuti non hanno fatto nulla, lui non è mai stato loro cliente per cui non doveva pagarli. Dopo notizia di bancarotta per frode fiscali coinvolti anche molti suoi dipendenti. 4. La dinamica della coppia perversa:  Rituali atemporali Sono coppie che raccontano gli stessi problemi da sempre, litigano per le stesse cose e anche l’aspetto fisico mostra che non crescono. Mentre nelle coppie psicosomatiche i racconti sono incentrati su dolore, operazioni…  L’altro: la cosa oggetto Il partner è visto come cosa o animale anche se spesso se ne parla con belle parole o con tono amorevole. Non ci si preoccupa che ‘altro possa soffrire o stare male.  Il disprezzo Quando il partner parla l’altro fa facce annoiate, fa rumore per cercare qualcosa in borsa, si alza e se ne va: tanti segnali per manifestare il disprezzo.  La paura Alcune coppie raccontano di provare piacere a spaventarsi rincorrendosi con un coltello ad esempio. Spesso la paura che li tiene uniti e che non fa diminuire la tensione soggettiva è quella della separazione.  La violenza 3

Può essere intrinseca, detta a parole con minacce, intimidazioni.. o reale, cin suicidi, omicidi, ferite… un pz perverso malato non lo dice al partner per paura che possa approfittare della sua debolezza.  Sviluppo narcisistico-perverso Cmq nelle coppie perverse vale sempre l’io, mai il tu. Se uno dei due se ne va non si dice di restare o non si indaga perché non è felice ma si dice. “non puoi farmi questo”.  Falsificazione della realtà Spesso dicono bugie, mentono soprattutto sui loro titoli (di studio, lavorativi..).  Stimolazione della tensione intersoggettiva perversa Già detto prima, non deve mai diminuire ed è il cemento della coppia. I limiti delle loro interazioni sono l’abbandono, il vuoto e la morte, che non devono essere superati se no questa tensione non può essere mantenuta.  Distruzione della vita Le coppie perverse innestano un ciclo di violenza multi generazionale. Spesso i loro genitori erano vittime di incesti, maltrattamenti, abusi: il bambino davanti a ciò può scegliere di fare la vittima o di identificarsi con l’aggressore. Ovviamente è una scelta che avviene a livello inconscio e questi traumi distruggono la vita nel senso che frammentano lo psichismo del bambino, lo dissociano. Es clinico: coppia L. Stanno in terapia 8 mesi ma finisce il marito da solo perché la moglie dice di non aver bisogno. Sono giovani, curati, abbronzati alla prima seduta perché arrivano da 10 giorni di vacanza da soli in cui dicono di non aver avuto nemmeno un momento di intimità. Il marito ha deciso di venire perché ha problemi di impotenza, la mogie è venuta solo perché spinta da lui. Stanno insieme da 13 anni ma sposati solo anno scorso perché “era l’anno buono per i loro genitori”, essendo due liberi professionisti –sempre PRUDENZA nel dire perkè si sono sposati, non dicono mai perkè si amano. I problemi sessuali iniziano dopo il matrimonio, forse perché si sentono prigionieri in questo atto costituzionale o forse perché non sentono più quella cosa trasgressiva ed eccitante che poteva esserci prima del vincolo. non parlano del futuro, evasivi. La moglie solo per un attimo non è più distaccata e parla di un piccolo problema finanziario ma non si sa nulla di più. Parlano nella seconda seduta dell’ “impossibilità di stare insieme”. Lei era attratta dalla sua posizione che sta perdendo ora, lui dalla sua bellezza da modella. Per un periodo lei ha anche avuto un amante che la soddisfava sessualmente ma non intellettualmente, infatti poi è tornata da lui. La donna racconta di una madre che non le aveva parlato delle mestruazioni e quando le erano arrivate era terrorizzata e aveva provato a bloccarle. La donna è fobica sessualmente e usa la scusa del marito per non farlo ma in realtà non vuole. L’uomo è costantemente preoccupato di non riuscire ad avere un erezione: racconta di molti incontri ma tutti finiti male da quel punto di vista. Ha paura di essere diverso dagli altri e quando la moglie decide di smettere la terapia lui dice “io devo risolvere il mio problema, con o senza lei”. Temi: - fobia del corpo= la donna teme le carezze del marito, è turbata dal fare l’amore con le gambe aperte perché si vedono le imperfezioni corporee. - double binds: pensiero doppio, ambivalente, la donna dice che va meglio e subito dopo che è colpa del marito se tutto va male. - vuoto: spesso raccontano di litigi ma non si ricordano il motivo, hanno vuoti di memoria e su alcuni argomenti. - Fobia dell’intimità - Attribuzione di sintomi psicosomatici al partner per squalificarlo: la donna si dice allergica alle carezza del marito perché è rude nel farle, soprattutto sul clitoride. Dice che cosi le “può fare anche una sua amica”. - Possibile abuso dell’uomo da giovane

CAPITOLO 2: l’abuso. la seduzione narcisistica I. ALLA RISCOPERTA DEL TRAUMA 4

Anche durante l’infanzia hanno avuto relazioni perverse e il tempo non sembra aver fatto passare il trauma. 1. L’incesto Le ricerche hanno portato spesso a questo tipo di abuso, che vede da un lato l’adulto che dotato di autorità la usa per soddisfare i suoi bisogni, dall’altro il bambino debole e senza risorse, prematuramente sollecitato, spesso interrotto durante gli atti sessuali assegnabili. Ovviamente questo determina effetti durevoli nel bambino. Il processo ha tre momenti: -la seduzione della vittima –portarla alla trasgressione –l’abuso che è proprio ciò che porta al trauma. Secondo noi è ciò che il pz mette poi in scena di nuovo nelle relazioni: un genitore, che dovrebbe amarlo ed esser dolce, in realtà lo usa, lo distrugge. Sembra che la prima reazione all’abuso sia sempre una psicosi leggera (Ferenczi), cioè una rottura con la realtà sotto forma di allucinazione negativa (perdita coscienza, svenimento, vertigini…) -anche se per noi non è così passeggera- e i meccanismi di difesa che mettono in atto i bambini sono “diventare rigidi” , mutismo.. chiamati “tuning out”.  Lo scotòma dell’incesto è la negazione inconscia. Alcuni terapeuti raccontano l’incesto nei minimi dettagli. In questo caso c’è stato uno scotòmo parziale. Ad esempio Khan racconta di questa pz di 19 anni che dopo la morte del padre e del patrigno viene portata dal suocero della madre in viaggio e i due “diventano amanti”. Per noi è sconcertante dire una cosa simile visto che la giovane aveva sintomi non somatici, faceva l’indossatrice e spesso le ragazze abusate fanno lavori in cui si usa il corpo( come le prostitute) e il suocero poi le compra un appartamento e la introduce nel mondo del lavoro accentuando la sua posizione di indipendenza. Ancora, la pz dopo i rapporti col suocero, racconta di molti rapporti sessuali, le era impossibile resistere agli uomini: promiscuità sessuale che si verifica nelle vittime di abuso di solito. Cmq Khan non fa mai assolutamente riferimento all’incesto, cosa per noi scontata.  L’incesto latente, l’incestuale A volte i pz raccontano di episodi come palpeggiamenti, racconti di barzellette sconce in casa, aspettare il padre in macchina mentre lui andava a reclutare la prostitute, toccare i figli con la scusa di lavarli o anche al contrario, farsi controllare dai figli i genitali con qualche scusa. Altri genitori criticano i figli in modo strano per il loro aspetto fisico. Di solito le pz che raccontano di essere state fortunate ad avere avuto genitori libertini da quel punto di vista (introiezione della colpa), spesso è perché vedono i genitori in giro nudi, li sentono in camera o li vedono. Spesso quindi gli incesti sono solo abitudini che i genitori danno, confidenze in famiglia che vengono ciste come normali dai più piccoli. Per noi al pari dell’incesto c’è la sottomissione forzata a cure psicologiche, come una pz che viene portata in terapia coi genitori e davanti a loro le si chiede quali sono i suoi problemi verso di loro e lei imbarazzata non rispose. (anche Freud cerca di analizzare Anna due volte).  Strategie dell’incestualità Quali sono le condizioni per cui l’incesto porta conseguenze? Es clinico: caso F. Una giovane farmacista viene per il suo comportamento sessuale a rischio, dice di non conoscere la storia della famiglia e allora cerca di ottenerla dai genitori: la madre le racconta una storia che continua a ripetere che lei non era voluta, che è nata troppo presto, che l’avevano abbandonata sempre con tate e nonni. Il padre racconta altre cose che non vengono dette nel caso. Questo meccanismo viene chiamato ANTIEDIPIZZAZIONE, ossia UNA MANIPOLAZIONE DELLA STORIA INDIVIDUALE DEL FANCIULLO CHE PROVOCA L’INVERSIONE DI RESPONSABILITÀ GENERAZIONALE. IL BAMBINO SI VEDE IMPORR...


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