Title | Bancadati Economia aziendale Master Management |
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Author | Clara Salerno |
Course | Economia Aziendale |
Institution | Università telematica Universitas Mercatorum di Roma |
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intro all azienda l’economia studia : i problemi economici i bisogni sono : illimitati per razionalità limitata si intende : Attività umana tesa ad identificare le vie più convenienti per il soddisfacimento dei bisogni umani L’economia si divide in : economia politica e economica aziendale come si d...
intro all azienda 1. l’economia studia : i problemi economici 2. i bisogni sono : illimitati 3. per razionalità limitata si intende : Attività umana tesa ad identificare le vie più convenienti per il soddisfacimento dei bisogni umani 4. L’economia si divide in : economia politica e economica aziendale 5. come si definiscono i bisogni : Condizione che causa insoddisfazione fisica e psichica e che necessita soddisfacimento 6.
I bisogni vengono organizzati da Maslow in una piramide secondo: una logica di priorità
7. i bisogni possono essere : differibili o indifferibili 8.
La teoria della razionalità limitata è stata formulata da: simon
9. i bisogni individuali : Sono bisogni specifici per una persona, provati da un uomo come individuo l’azienda concetti base 1. che cosa è un’impresa : Un'insieme di capitale e forza lavoro volta a generare beni e serivizi e profitto 2. i singoli scambi tra famiglie e pubblica amministrazione possono riguardare : tasse e servizi 3.
I singoli scambi tra imprese e pubblica amministrazione possono riguardare: tasse e servizi
4.
I singoli scambi tra imprese e famiglie possono riguardare: denaro e beni
5. Negli scambi tra soggetti economici, il flusso caratterizzato da fattori produttivi è chiamato : reale 6.
Le fondazioni sono aziende si produzione con scopo di utilità generale: sempre
7. l’azienda è considerata : Un istituto economico atto a perdurare 8.
I parametri per misurare la dimensione aziendale sono: Volume di affari, investimenti e numero di dipendenti
9.
Sono aziende a scopo di lucro: le imprese
3 Teoria dell'impresa - esistenza e confini 1. Cosa è la teoria dell'agenzia: Una teoria che spiega i conflitti di interesse tra azionisti e manager 2. Chi teorizza i costi di transazione: williamson 3.
Lo "Spot Exchange" è: un modo per acquisire le risorse
4.
La crescita attraverso i gruppi è caratterizzata, tra le altre cose, da: leva azionaria
5. La crescita dell'impresa può avvenire tramite: investimenti 6. La teoria economica neoclassica, come obiettivo primo, presenta: la massimizzazione del profitto 7. La crescita attraverso i network è caratterizzata, tra le altre cose, da: processo decisionale flessibile 8. La crescita attraverso i gruppi è caratterizzata, tra le altre cose, da: crescita interna o esterna attraverso integrazioni di imprese 9.
L'agency theory è: Un approccio teorico della teoria neoclassica 4 - Teoria dell'impresa - obiettivi delle imprese
1. Gli assunti teorici della teoria economica neoclassica sono: Imprenditore unipersonale e perfetta informazione 2. La teoria dell'agency theory afferma che: L'azionista subisce asimmetrie informative e costi di monitoraggio 3.
Le teorie manageriali affermano che gli obiettivi aziendali sono: La massimizzazione dell'utilità manageriale – Elevati salari, staff gestito, potere discrezionale sugli investimenti
4.
Le teorie comportamentali (behavioural theory) prevedono che: Vi sia perfetta informazione tra tutti gli attori coinvolti
5.
La stewardship theory prevede che: I managers operano nel proprio interesse in conflitto con quello degli azionisti
6.
Nella teoria dell'agenzia (agency theory) i meccanismi di controllo: Possono essere sia behaviour-based che outcome based
7. L'obiettivo delle imprese secondo le teorie manageriali è costituito da: Massimizzazione della crescita, ottimizzazione del payout ratio e massimizzazione del rapporto market value/book value 8. L'obiettivo delle imprese secondo la behavioural theory è relativo a: Un mix tra obiettivi quali produzione, vendite, market share, profitto, crescita 9.
Nell'ambito della stakeholders theory - stewardship theory: Ogni stakeholder è un differente "principal"
10. La teoria economica neoclassica sulla massimizzazione del profitto viene criticata perché: Non spiega come vengono prese le decisioni di business nel “mondo reale” 5 - Assetti istituzionali - fase di start-up e forma giuridica 1.
Il capitale sociale minimo di una SpA è : 120.000 Euro
2.
Il soggetto giuridico è colui che: Chi ha le responsabilità giuridica dell'attività d'impresa
3. Le imprese individuali sono caratterizzate da: Responsabilità illimitata del soggetto economico & giuridico 4. Le Sas possono svolgere: Qualsiasi attività 5. Il capitale sociale minimo di una snc è: Nessun minimo richiesto 6. Il primo elemento da identificare nella fase di start-up è: La business idea 7. La responsabilità dei soci nelle SAPA è: Dipende dalla categoria dei soci 8. La fase del funzionamento è caratterizzata da: Organizzazione, gestione, informazioni 9. La selezione del luogo dove avviare il business, tra le altre cose, deve considerare: Il costo della manodopera
6 - Assetti istituzionali - la corporate governance
1. I sistemi legali di common law presentano: Regole non codificate 2. La corporate governance può essere definita come: L'insieme dei meccanismi volti a limitare i conflitti di interesse tra azionisti e manager 3. Il capitalismo latino, tra le caratteristiche, presenta: Limitato ricorso al mercato dei capitali
4. Il capitalismo renano tra le caratteristiche, presenta: Stato come garante 5. La corporate governace, tra le altre cose, deve: Assicurazre la trasparenza delle informazioni 6. I sistemi "two-tier" sono caratterizzati da: Esistenza di due organi nella governance 7. Il capitalismo anglosassone tra le caratteristiche, presenta: Limitato potere azionisti 8. Il capitalismo asiatico tra le caratteristiche, presenta: Elevata liquidità nel mercato dei capitali 9. Nei modelli "insider system": Si ha uno zoccolo duro nella proprietà
7 - I modelli di governance
1. Il modello di governance renano è, tra le altre cose, caratterizzato da: Due organi di governo 2. Il capitalismo italiano è ti tipo: Familiare 3. Il modello renano è un modello che si può definire: Banking oriented 4. Negli Stati Uniti il BoD: E' l'organo sia di controllo che di gestione 5. I tre comitati del BoD, nei modelli market-oriended sono: Audit committee, Compensation commitee e Nominating committee 6. Con la riforma del diritto societario ((D.lgs. 6/2003) il controllo contabile per le non quotate: E' affidato a un revisore esterno 7. In Inghilterra di frequente il CEO è anche: Chairman 8. Tra le caratteristiche dei sistemi market-oriented troviamo: Elevato frazionamento della propietà 9. Il consiglio di amministrazione nel sistema italiano: Ha poteri di gestione
8 - L'organizzazione aziendale
1. Tra le altre cose, l'organizzazione aziendale: Studia i criteri di divisione del lavoro 2. All'interno della progettazione organizzativa è prevista: Divisione del lavoro tra posizioni 3. La macro struttura organizzativa è: L'insieme delle singole unità organizzative 4. Gli assetti organizzativi sono: Strumenti per il coordimento delle persone 5. I sistemi operativi sono: Regole, procedure e programmi che garantiscono il funzionamento dell'impresa 6. Il modello organizzativo prescelto influenza direttamente: L'efficienza 7. Tra i criteri di divisione del lavoro troviamo: Output 8. L'organigramma è: La rappresentazione graficca della struttura organizzativa 9. Tra le altre cose, la scelta del modello organizzativo dipende da: Strategie 9 - La struttura semplice e la struttura funzionale
1. In una struttura funzionale la catena di comendo gerarchica è: Verticale 2. La struttura elementare è adatta per: Imprese di piccole dimensioni 3. La divisione è: Un insieme di persone ed operazioni necessarie alla realizzazione di un certo output 4. Lo svantaggio principale della struttura funzionale è: La rigidità 5. L'eccessiva specializzazione del lavoratore comporta nel lungo termine: Alienazione 6. La funzione è: Un insieme di attività simili in relazione al modo in cui vengono svolte le operazioni 7. In una struttura funzionale, al secondo livello organizzativo talvolta può essere presente: Utilizzo del criterio prodotto o mercato 8. La rigidità del modello funzionale: Può essere attenuata 9. La struttura matriciale divide il lavoro per: Tipologia di operazioni e di prodotti 10 - La struttura divisionale e la struttura matriciale
1. In una struttura divisionale, la divisione del lavoro è basata su: Criterio di divisionalizzazione 2. Tra le caratteristiche della struttura matriciale ritrovaiamo: Raggiungimento congiunto di specializzazione e gestione di prodotto 3. Tra i contro della struttura matriciale riscontriamo: Duplicazione dei costi 4. Tra i contro della struttura divisionale riscontriamo: Duplicazione costi funzionali 5. Le dimensioni aziendali sono una variabile di scelta della struttura organizzativa: Sì 6. Differenziazione del prodotto vuol dire: Investire su elementi distintivi del prodotto introducendo caratteristiche percepite come uniche dal cliente 7. Il grado di divisionalizzazione indica: Il livello di autonomia delle divisioni 8. Tra i pro della struttura matriciale riscontriamo: Economie di scala 9. L'interdipendenza tra le funzioni comporta: Necessità di coordinamento tra le funzioni
11 - La strategia aziendale
1. Le strategie corporate riguardano: Decisioni alla base della strategia dell'impresa e scelte in merito al portafoglio di business 2. Per strategia si intende: L'insieme delle decisioni, dei piani e delle politiche atti a raggiungere gli obiettivi aziendali
3. Per obiettivi dell'azienda si intende: Allocazione delle risorse per il raggiungimento degli obiettivi aziendali 4. Le strategie di business indicano: Come competere 5. La definizione della strategia concerne: La fase del funzionamento 6. Le strategie corporate: Definiscono lo spettro di operatività dell'impresa in termini di settori e mercati 7. L'ambiente naturale è un fattore che caratterizza il settore: Sempre 8. Per "orientamento strategico di fondo" si intende: Il piano generale delle linee d'azione più rilevanti attraverso le quali un'azienda mira a raggiungere i suoi obiettivi di lungo termine 9. Il macro ambiente è: Il sitema istituzionale di riferimento e il sistema economico generale 10.Il termine strategia deriva dal: Linguaggio militare 12 - Strategie di corporate: ambiente esterno e attrattività dei business 1. La minaccia di potenziali nuovi entranti è determinata da: Barriere all'entrata e all'uscita 2. Analizzando il micro ambiente, si studia: Il settore 3. Le barriere all'uscita possono essere definite come: Ostacoli che un'azienda incontra per uscire da un mercato/settore 4. L'intensità della concorrenza si basa essenzialmente sull'analisi di: Politiche di pricing e differenziazione del prodotto 5. La PESTEL analysis permette di analizzare: Il macro ambiente 6. I fornitori hanno un elevato potere contrattuale quando: Il loro è un mercato con poche imprese e prodotti differenziati 7. Il potere contrattuale dei clienti è elevato quando: Acquistano grandi volumi di prodotto in relazione al giro di affari globale del venditore
8. Le barriere all'entrata possono essere definite come: Ostacoli all'ingresso di un nuovo concorrente nel mercato/settore 9. La minaccia di prodotti sostitutivi è bassa se: La domanda del bene è inelastica alle variazioni di prezzo 10.I vincoli personali in termini di barriere all'uscita si riferiscono a: Legame affettivo dell'imprenditore verso l'impresa 13 - Le strategie corporate e le strategie competitive 1. A livello corporate, tra le altre cose, viene definito: Il settore in cui operare 2. La catena del valore è uno strumento necessario per: Analizzare le strategie competitive 3. Quale delle seguenti è un'attività della logistica in entrata: Magazzinaggio 4. Quale delle seguenti attività è un'attività della logistica in uscita: Evasione ordini 5. Per diversificazione si intende: Presenza in business diversi 6. Per integrazione verticale si intende: L'internalizzazione delle attività lungo la filiera produttiva 7. La catena del valore: Evidenzia il valore creato 8. Quale di esse non è un attività di supporto: Servizi 9. Quando un'impresa opera su mercati esteri, si dice che l'impresa ha adottato una strategia di: Internazionalizzazione 10.Quale delle seguenti attività è un'attività delle attività operative: Lavorazione 14 - Le strategie di business 1. Tra le fonti di vantaggio competitivo basato sui costi, ritroviamo: Le economie di scale 2. Le strategie competitive sono: 3 3. La differenzazione si attua attraverso: L'attribuzione al prodotto di caratteristiche distintive ed uniche che ne aumentano il valore
4. Secondo la matrice strategica di business, se l'ampiezza del raggio di azione è alto e il vantaggio perseguito è il costo, la strategia che si dovrebbe implementare è: Leadership di costo 5. La metodologia perseguita nella differenzazione è: Individuazione delle caratteristiche percepite come importanti dai clienti e soddisfazione dei bisogni in maniera ineguagliabile 6. La metodologia perseguita nella leadership di costo è: Individuazione delle attività critiche della catena del valore e raggiungimento di elevati livelli di efficienza 7. L'effetto della leadership di costo sulla catena del valore è: Decremento del margine per effetto di una riduzione dell'area dei costi a parità dell'area del valore creato 8. La differenzazione è una strategia: Che comporta un costo 9. Secondo la matrice strategica di business, se l'ampiezza del raggio di azione è bassa e il vantaggio perseguito è il costo, la strategia che si dovrebbe implementare è: Focalizzazione sul costo 10. Secondo la matrice strategica di business, se l'ampiezza del raggio di azione è bassa e il vantaggio perseguito è la differenzazione, la strategia che si dovrebbe implementare è: Focalizzazione su differenziazione
15 - La strategia di focalizzazione e le strategie funzionali
1. La focalizzazione dovrebbe essere implementata solo se: Il profitto impresa focale > profitto medio del settore 2. Nella pratica una strategia funzonale , tra le altre cose, si deve declinare in: Obiettivi misurabili 3. Tra le varie caratteristiche, un segmento adatto alla strategia di focalizzazione deve avere: Misurabile 4. La funzione "ricerca e sviluppo" è classificata una funzione: Operativa
5. Per resorse-based view si intende: La possibilità di fare leva sulle risorse e sulle capacità dell'impresa per sfruttare le opportunità derivanti dall'ambiente esterno 6. La strategia di focalizzazione prevede: La scelta di un'area ristretta di competizione 7. Le strategie funzionali rappresentano: L'implementazione delle strategie di corporate e di business 8. La strategia di focalizzazione è una strategia: Di business 9. Nella resourse-based view, risorse e capacità sono considerate: Fonte di profitto 10. Negli anni '80, si auspicava a: Vantaggio competitivo sostenibile
16 - Il marketing: concetti generali 1. Il marketing è: Un processo sociale e manageriale 2. Cosa si intende per prodotto: I prodotti sono tutto ciò che può essere offerto a qualcuno per soddisfare bisogni o desideri 3. La value proposition è: L'insieme dei benefici e dei valori promessi ai consumatori per il soddisfacimento dei propri bisogno e/o desideri 4. I bisogni e i desideri devono essere considerati da coloro che lavorano nel marketing: Sempre 5. Cosa si intende per "domanda":La domanda è costituita dai desideri per specifici prodotti 6. Il valore è: Il rapporto tra benefici e costi 7. I desideri consistono: Nell'individuazione di qualcosa di specifico in grado di soddisfare i bisogni più profondi 8. I bisongi e i desideri dipendono dalla cultura e dallo stato sociale della singola persona: Si 9. Un bisogno si manifesta quando: Una necessità di base per la vita umana non è stata soddisfatta 10. Per costi energetici si intende: Impegno “investito” nel processo d'acquisto
17 - Marketing strategico e operativo
1. Attraverso la fase della segmentazione l'azienda: Suddivide il mercato dei potenziali clienti in più gruppi che presentano caratteristiche simili al loro interno e differenziate al loro esterno 2. La segmentazione è tanto più importante quanto più: L'impresa ha limitata capacità produttiva e competitiva 3. Attraverso l'impiego delle seguenti variabili è possibile identificare tutti i possibili gruppi di clienti in cui può essere suddiviso il mercato di riferimento: Variabili geografiche, demografiche, sociosconomiche, psicografiche, comportamentali 4. Nell'ambito della fase di targeting, la scelta del segmento (o dei segmenti) che l'impresa vuole effettivamente servire è guidata da: Risorse e competenze di cui l'impresa dispone per entrare e servire il segmento e dal potenziale di profitto che potrà derivare da questo ingresso
5. Nell'ambito della specializzazione di prodotto (nella fase di targeting): L'impresa decide di sviluppare un unico prodotto da collocare su più mercati 6. Nell'ambito della specializzazione di mercato (nella fase di targeting): L'impresa concentra i propri sforzi nello studio di un determinato gruppo di consumatori a cui offrire prodotti differenziati per soddisfare bisogni alternativi 7. Il posizionamento consiste in: Definire l'offerta e l‘immagine di un'impresa in modo tale da consentirle di occupare una posizione distinta e apprezzata nella mente del mercato obiettivo 8. Nell'ambito della fase di posizionamento, il riposizionamento: E' volto a ricollocare il prodotto nella mente del consumatore in risposta a fasi di maturità del ciclo di vita 9. Nell'ambito delle prime fasi di posizionamento, è necessario che: Il mercato finale percepisca un'idea precisa del prodotto 10. Nell'ambito della concentrazione mono segmento (targeting): L'impresa identifica una sola combinazione prodotto mercato su cui orientare la propria scelta
18 - Il marketing mix 1. Il marchio: E' un mezzo di riconoscimento da parte del consumatore 2. Non è una funzione del packaging: Rendere confrontabile un prodotto per il consumatore 3. Il prezzo: E' la variabile del marketing mix sulla quale l'azienda può esercitare un maggior controllo diretto 4. Nell'ambito del prezzo, l'orientamento al cliente: Deve tenere conto del valore percepito 5. Le 4 "p" del marketing mix sono: Le leve azionate dall'impresa per il soddisfacimento dei bisogni della clientela 6. La caratteristica principale della funzione commerciale è quella di: Gestire e curare i rapporti tra l'azienda e il mercato 7. La quinta "p" del marketing mix: Per considerare i nuovi bisogni dei consumatori 8. La pubblicità: In una fase di maturità, serve a convincere i non consumatori a provare il prodotto 9. Il mix comunicazionale: Attiene alla strategia di comunicazione che si pone in essere per promuovere il marchio o il prodotto 10. Le promozioni: Sono strumenti volti a stimolare le vendite per breve periodo
19 - Come si legge il bilancio: la rilevazione delle operazioni di gestione (par...
20 - Come si legge il bilancio: la rilevazione delle operazioni di gestione (par...
1. Ipotizziamo di ottenere un affidamento bancario (c.d. fido) di € 500. In bilancio registreremo: Nulla 2. Ipotizziamo di pagare il debito verso un nostro fornitore per 350. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: Banca -350, debiti v fornitori -350 3. Ipotizziamo di pagare un acconto ad un fornitore di nuove attrezzature per € 100, pagamento in contanti. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: Acconti +100, debiti v banche +100 4. I brevetti sono un tipo di immobilizzazioni: Immateriali 5. Ipotizziamo di acquistare brevetti per € 150, pagamento in contanti. Le movimentazioni sono le seguenti: Brevetti +150, cassa -150 6. Le partecipazioni sono un tipo di immobilizzazioni: Finanziarie 7. Dal punto di vista economico la vendita determina: Un ricavo 8. Ipotizziamo di vendere prodotti per € 500, incasso in contanti. Le movimentazioni contabili sono le seguenti: Banca +500, ricavi +500 9. Ipotizziamo di vendere prodotti per € 600, incasso a dilazione. Le movimentazioni contabili sono le se...