Economia aziendale pdf PDF

Title Economia aziendale pdf
Author Joel Armijos
Course Economia aziendale
Institution Università degli Studi Roma Tre
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Summary

Contabilità aziendaliVARIAZIONI FINANZIARIE ATTIVE (V.F.)VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE (V.F.) VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE (V.E.)VARIAZIONI ECONOMICHE POSITIVE (V.E.)VARIAZIONI FINANZIARIE ATTIVE V.F.+DENARO +CREDITI -DEBITIVARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE V.F.-DENARO -CREDITI +DEBITOVARIAZIONI ECO...


Description

Contabilità aziendali

VARIAZIONI FINANZIARIE ATTIVE (V.F.A.) VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE (V.E.N.)

VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE (V.F.P.) VARIAZIONI ECONOMICHE POSITIVE (V.E.P.)

VARIAZIONI FINANZIARIE ATTIVE V.F.A.

VARIAZIONI FINANZIARIE PASSIVE V.F.P.

+DENARO +CREDITI -DEBITI

-DENARO -CREDITI +DEBITO

VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE V.E.N.

VARIAZIONE ECONIMICHE POSITIVE V.E.P.

+COSTI -RICAVI

+COSTI -RICAVI

“VARIAZIONE ECONIMICHE NEGATIVE DI CAPITALE” (V.E.N.C)

“VARIAZIONI ECONIMICHE POSITIVE DI CAPITALE” (V.E.P.C.)

-CAPITALE

+CAPITALE

Quella che oggi è ECONOMIA AZIENDALE, un tempo era RAGIONERIA che in termini moderni si chiama ACCOUNTING (CONTABILITÀ). La contabilità in economia aziendale si occupa di tre compiti: 1) Rilevazione dei fatti aziendali (fatti amministrativi) 2) Determinazione di risultati aziendali (performance) 3) Interpretazione dei risultati aziendali

1 RILEVAZIONE FAT FATTI TI AMMINISTRATIVI All’interno della contabilità non si rilevano tutti i fatti amministrativi, ma solo quei fatti che hanno un impatto a livello economico finanziario. Ma non solo, infatti tale fatto rilevato deve registrarsi con l’esterno, cioè con soggetti terzi; quindi se un’azienda acquista 10 Kg di farina per fare il pane, esso è un fatto amministrativo da rilevare poiché ha un impatto economico-finanziario e deriva da una transizione con soggetti terzi. Questo è proprio quello di cui si occupa la contabilità generale.

Contabilità generale → si occupa delle rilevazioni dei fatti amministrativi con l’esterno ad impatto economico-finanziario Contabilità interna →si occupa di tutti i fatti amministrativi che avvengono all’interno dell’impresa

2 DETERMINAZIONE DI RISULTATI AZIENDALI (PERFORMANCE) “L’impresa ha senso se produce un profitto” L’azienda è quel sistema che non ha come obiettivo quello di generare un profitto, ma quello di offrire servizi; al contrario una impresa si pone come obiettivo il raggiungimento di un profitto. Determinare i risultati aziendali utilizza degli indicatori aziendali come il cash flow, il profitto o l’avanzo economico; i risultati aziendali (o performance) sono importanti perché chi gestisce l’impresa necessita di informazioni precise. La contabilità serve appunto a registrare queste informazioni.

3 INTERPRETAZ INTERPRETAZIONE IONE DI RISULTATI AZIENDALI Tale interpretazione delle performance spetta al manager che dopo aver interpretato i risultati è in grado di avere una visione completa dell’impresa. Nel1926 un professore universitario di nome Gino Zappa, decise di iniziare a parlare di “ECONOMIA AZIENDALE” come materia precisa e distinta; da lì iniziarono a nascere le discipline che conosciamo oggi. Il termine “economia” deriva dal greco e significa “amministrazione e gestione delle cose” (=impresa)

Prerogative della scienza politica secondo Lionel Robbins: • Finalità/obiettivi molteplici da raggiungere •

Limitatezza delle risorse e questo porta ad alcune scelte → (principio di adattamento con mezzi scarsi a finalità molteplici)

• Scelta delle risorse in funzione degli obiettivi • Definire la priorità (possono essere molteplici) all’interno di tali obiettivi In definitiva, l’economia aziendale studia la condotta (=comportamento) delle aziende; tale condotta viene esaminata in base a tre fattori:

DECISIONE



AZIONE



CONTROLLO

Alla decisione segue le aziende e da questa si arriva al controllo Si basa su un PROCESSO DECISIONALE, che implica la rilevazione e l’importanza dell’evento

Si basa su un PROCESSO ESECUTIVO c’è chi decide e chi esegue. Si passa da un processo decisionale in cui si pensa e decide ad un PROCESSO ESECUTIVO in cui si esegue

Non può esistere una amministrazione efficace senza un PROCESSO DI CONTROLLO

PROCESSO DECISIONALE → Crea dei risultati ex ante, cioè delle previsioni, raccoglie quindi dati o risultati che ci prefiggono all’ inizio grazie ad una programmazione iniziale (planning).

PROCESSO ESECUTIVO → Crea dei risultati ex post, cioè dei risultati realmente ottenuti; non sono più delle previsioni o dati immaginari non reali. PROCESSO DI CONTROLLO → Esegue un confronto tra i risultati di partenza(=previsioni) ed i risultati finali (=quelli ottenuti); da tale confronto si determina uno scostamento; cioè la distanza tra i due risultati iniziali e quelli finali. Tra i risultati programmati e quelli ottenuti.

Il controllo mi ad individuare i meccanismi di retroazione o feedback riguardo un prodotto messo sul mercato. Questi meccanismi sino messe in moto se i risultati ottenuti sono minori di quelli programmati e si torna così ad una correzione delle precedenti fasi precedenti cercando di correggere ciò che non è andato bene, sia a livello decisionale che esecutivo.Nella fase della programmazione ci sono due documenti, il piano ed il budget. Il piano abbraccia una previsione di medio/lungo termine, è caratterizzato da una parte qualitativa che è superiore a quella quantitativa; la durata della programmazione dipende dall’attività che si va a svolgere. Il budget è la previsione riferita all’esercizio prossimo, è caratterizzato da una forte tendenza quantitativa ed abbraccia un orizzonte temporale del breve periodo, circa 1 anno. Il budget per l’anno prossimo si programma a settembre/ottobre. Un ulteriore documento nella programmazione è il forecast, che letteralmente significa >, esso nasce quando nel caso dell’anno i risultati non sono all’altezza delle aspettative e quindi si va a modificare il budget realizzato ad ottobre dello scorso anno.

PIANO →documento qualitativo BUDGET → documento quantitativo

Nella fase dell’azione si mette in atto ciò che è stato ideato nella programmazione, ex post; nella fase di controllo il confronto tra risultati previsti e risultati effettivi.

PROCESSO DECISIONALE O PROCESSO DECISSORIO È un processo logico che spetta aspetta all’amministratore delegato dell’azienda ed è articolato in varie fasi: 1. INDIVIDUAZIONE DEL PROBLRMA 2. DEFINIZIONE DEL PROBLEMA → stabilire i tempi di risoluzione, osservare i mezzi ed i costi per risolverlo, rivolgersi al manager+ consulenti

3. SVILUPPO DI SOLUZIONI ALTERNATIVE PER RISOLVERE IL PROBLEMA, CONFRONTANDO VARIE SOLUZIONI →tali opzioni devono avere una chiara soggettività

4. SVILUPPO CONSEGUENZE ASSOCIATE ALLA EVENTUALE SCELTA DI OPZIONI → ogni opzione porta ad una specifica conseguenza, anch’essa distinta delle altre

5. SCELTE DI UN OPZIONE IN BASE AD UNA PREFFISSATA FUNZIONE DI UTILITÀ → tale scelta spetta al capo o proprietario dell’azienda MONODIMENSIONALE

PLURIDIMENSIONALE

Il modello su cui si basa la scelta finale segue un concetto di razionalità e ci sono due modelli principali messi a disposizione dalle scienze economiche: - Il primo modello è quello della razionalità obbiettiva →seguono questo modello le scienze quantitative, l’economia classica, la teoria dei giochi. Tale modello ha come protagonista un soggetto decisore, chiamato UOMO ECONOMICO che ha molteplici caratteristiche; infatti è onnisciente, individua interamente i problemi, definisce interamente i problemi, sviluppa tutte le soluzioni e le conseguenze praticabili e mette in atto solo le scelte migliori. - Il secondo modello è quello delle razionalità limitata → seguono questo modello tutte le scienze qualitative e sociali ed ha come teoria di Herbert Simon. Secondo questa teoria il soggetto decisore è chiamato uomo amministrativo che ha come caratteristiche le seguenti: ha litata conoscenze, non individua tutti i problemi ma solo alcuni, definisce parzialmente i problemi, sviluppa alcune soluzioni ed alcune conseguenze e mette in atto quello che secondo lui sono scelte soddisfacenti, non le migliori ma quelle che in quel momento sono le più soddisfacenti secondo un livello di esperienza, un livello di ambizione e pericolosità. Quello che Simon ha individuato è che non esiste un modello perfetto e ottimo, ma solo limitato; l’economia aziendale studia i processi di decisione, di azione e controllo secondo il modello della razionalità limitata. L’oggetto di studio dell’economia aziendale è proprio l’azienda, che ha varie caratteristiche: - È un istituto→sistema formato da un comitato ed altri sub-sistemi, legati tra loro - Economico→ si prendono scelte di natura economica, cioè mezzi scarsi a finalità ridotta - Duraturo→istituto realizzato per durare nel tempo

- Finalità→produrre un’utilità sia di beni che di servizi; tali beni possono sia essere beni tangibili che beni non tangibili

La “somma” dei sub-sistemi è maggiore del valore dei singoli sub-sistemi, se l’azienda ha sucesso

Valore del complesso aziendale

>

valori analitici di ciascun subsistema

Il vincolo di complementarità fa si che quando un singolo sub-sistema in contatto cin altri sub-sistemi all’interno dell’azienda perde il suo valore analitico e si parla di un valore collettivo dell’azienda. Esso è sempre maggiore del valore analitico di ogni sub-sistema.

I MACRO SUB-SISTEMI SONO TRE:

• • •

BENI AZIENDALI PERSONE OPERAZIONI

● BENI AZIENDALI Studiare tali beni aziendali significa studiare il patrimonio aziendale e ciò sono due aspetti utili per studiare il patrimonio di un’azienda: -

Aspetto qualitativo-descrittivo → è caratterizzato dall’inventario aziendale che è un documento di sistemi che descrive qualitativamente gli elementi. Aspetto quantitativo oppure a valore monetario → il patrimonio aziendale diventa un fondo omogeneo di valori, si sceglie un’unità di misura monetaria e viene adottata per tutti i beni. Non si parla più di quantità eterogenea ma omogenea.

Per fotografare il patrimonio aziendale si deve sempre fare riferimento ad una data precisa, si parla perciò di concetto statico o grandezza stock.

ESEMPIO INVENTARIO AZIENDALE

Inventario aziendale Ferrari DARE Elementi attivi aziendali -

Proprietà Titolarità dei beni Crediti/valori nominali

AVERE Elementi passivi aziendali -

Mutui passivi Prestiti

QUANTITÀ ETEROGENEA → OGNI ELEMENTO SEGUE UNA PROPRIA UNITÀDI MISURA ↓ QUALITATIVO-DESCRITTIVO

Gli elementi attivi sono gli elementi su cui l’azienda vanta diritti di esclusività secondo le regole del diritto commerciale; gli elementi passivi sono tutte le obbligazioni che l’azienda ha ottenuto da soggetti terzi e che dovrà restituire.

L’omogeneità si ottiene attraverso un processo di valutazione, che trasforma grandezze fisiche in grandezze monetarie; la quantità eterogenee dell’aspetto qualitativo-descrittivo si devono trasformare in quantità omogenee, attraverso un percorso di valutazione monetaria. Rendendo le quantità omogenee, è così possibile andare a sommare gli elementi atti9vi aziendali e gli elementi passivi aziendali; da inventario aziendale sì passa a stato patrimoniale, con quantità monetarie.

ESEMPIO STATO PATRIMONIALE

Stato patrimoniale Ferrari al 26/09/19 in € ELEMENTI ATTIVI (SX) -immobilizzazioni → 10 milioni -macchinari e impianti → 5 milioni -credito → 1 milione

TOT. ATTIVIÀ → 17 000 000

ELEMENTI PASSIVI (DX) -mutui passivi → 1 milione -TFR → 2 milioni -altri debiti → 3 milioni

TOT. PASSIVITÀ → 9 000 000

A0

(SI CRIVE TRA LE ATTIVIÀ)

(equity) Patrimonio netto aziendale = A-P= 17-9=8 Mln Equazione fondamentale del patrimonio

●PERSONE PERSONE Studiare il sistema delle persone significa studiare l’organizzazione aziendale, il cui obiettivo è quello di rendere coordinato e specializzato il sistema aziendale. L’organizzazione aziendale si basa quindi nel principio di coordinamento e sul principio di specializzazione; tali principi hanno bisogno di un processo organizzato che è un tema molto delicato per il manager e per l’azienda e subisce costantemente un affinamento ed un miglioramento. Il processo organizzato si divide in varie fasi: - INDIVIDUAZIONE OBBIETTIVI DA RAGGIUNGERE - DEFINIZIONI DELLE ATTIVITÀ DA SVOLGERE PER REALIZZARE TALI OBIETTIVI; le attività vengono chiamate funzioni - SCOMPOSIZIONE E RICOMPOSIZIONE DELLA ATTIVITÀ (= funzioni) → si studiano singolarmente tutte le attività al fine di individuare omogeneamente i ruoli da assegnare ad ogni addetto al lavoro - DEFINIZIONI DI COMPITI, responsabilità e poteri per ogni ruolo assegnato, il ruolo e il comportamento al quale i dipendenti devono attenersi. L’insieme dei ruoli è trascritto nel mansionario. - DEFINIZIONE DI LINEA DI INFLUENZA TRA I RUOLI, essi possono essere di due tipi : linea di influenza autoritaria → SUBDIREZIONE “_______” linea di influenza non autoritaria

“- - - - - -"

- DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE OPERATIVE, che individuano le attività specifiche e nel dettaglio che ognuno deve svolgere. - DEFIVIZIONE DEL SISTEMA INFORMATICO AZIENDALE

La struttura organizzata aziendale consiste nell’insieme dei ruoli della linea di influenza e del sistema informativo presenti in un’azienda; l’alta direzione aziendale ha il compito di affinare e migliorare continuamente tale struttura organizzativa. L’organigramma è un chiaro schema visivo della struttura organizzativa ed è così semplificato:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AMMINISTRATORE DELEGATO (C.E.O) DIRETTORE GENERALE

ALTA DIREZIONE AZIENDALE

A

B

C

FUNZIONE COMMERCIALE

D

E

FUNZIONE DELLA FINANZA

F

G

H

I

●OPERAZIONI OPERAZIONI In questo caso si parla dello studio della gestione aziendale, cioè l’insieme delle operazioni simultanee e successive svolte durante l’intera durata dell’azienda, la durata dell’azienda e suddivisa in periodi amministrativi più piccoli, utili per gestione e controllare l’azienda, ognuno di questi sub-periodi si articola in circa 12 mesi. Le operazioni svolte nel periodo amministrativo vengono chiamate esercizio.

PERIODO AMMINISTRATIVO

= arco amministrativo e territoriale che frazione l’intera ---------------------------------------durata dell’azienda

PRIMA LINEA

FUNZIONEZ DELLA PRODUZIONE

CONTABILITÀ GENERALE

Questa materia nasce per poter fornire informazioni a qualcuno, queste informazioni possono servire al management per poter prendere decisioni oppure perché ci sono adempimenti obbligatori come pagare le tasse e senza il bilancio non è possibile calcolare quale siano i costi da pagare. La figura del contabile all’interno dello staff amministrativo e si occupa solo di raccogliere e documentare le informazioni ed i dati aziendali all’interno di archivi , accanto a queste figure lavorative nasce un preciso metodi contabile ed il principale è la partita doppia, ideato inizialmente dai mercanti veneziani. La materia della contabilità possiede una logica ed un linguaggio contabile molto specifico ed utile, la logica viene usata in maniera equivalente in molte altre azioni legate alla contabilità; l’oggetto di studio del contabile è l’azienda, ma in particolare si occupa delle grandezze aziendali. Esse possono essere: • GRANDEZZE AZIENDALI FINANZIARIE= 1) come il denaro; il contabile si occupa di registrare le uscite o entrate della cassa aziendale. 2) come il credito, che è un diritto a riscuotere una determinata somma ed una determinata scadenza proveniente da un soggetto specifico per una determinata ragione; ma anche i debiti Il soggetto che deve saldare il credito è chiamato “DEBITORE”, perché deve restituire un’obbligazione offerta dall’azienda ad un cliente. Il denaro, il credito ed il debito sono le tre grandezze finanziarie fondamentali. • GRANDEZZE AZIENDALI ECONOMICH E →nascono da convenzioni e sono tre tipi: COSTI (materie prime), RICAVI (produzione), CAPITALE (risorse dei proprietari delle aziende)

GRANDEZZE AZIENDALI

FINANZIARIE

DENARO

CREDITO

ECONOMICHE

DEBITO

COSTI

RICAVI

CAPITALE

Lo schema con cui le variazioni aziendali vengono studiate si articola in: V.F. PASSIVE

V.F. ATTIVE -denaro -credito +debito

+denaro +credito -debiti V.E. .E. NEGATIVE +costi (-ricavi) - capitale

V.E. POSITIVO (-costi) +ricavi +capitale

Dopo la stesura di questo schema, si realizzano le rilevazioni nei libri contabili. I libri contabili sono due: - LIBRO MASTRO → si basa sulla logica sistematica, i fatti sono descritti in base alla successione della grandezza - LIBRO GIORNALE → si basa sulla logica temporale e cronologica, i fatti sono descritti secondo un ordine cronologico

La gestione aziendale viene portata avanti attraverso attività aziendali, per attività aziendali si intende la funzione; le funzioni aziendali si dividono in due famiglie :

- FUNZIONI AZIENDALI OPERATIVE/ESECUTIVE → realizzano le attività aziendali e sono a stretto contatto con i clienti - FUNZIONI AZIENDALI DI MANAGEMENTI/MANIGERIALI → rappresentano il pensiero ed il principio ideativo di quello operativo, svolgono anche il ruolo di guida delle funzioni operative/esecutive.

FUNZIONI AZIENDA AZIENDALI LI OPERTIVE/ESECUTIV FUNZIONE TECNOLOGIA → realizza tutti i processi esecutivi legati alla produzione: per processi si intende processi di trasformazioni FUNZIONE COMMERCIALE → sovrintende tutti i processi di vendita e marketing del prodotto FUNZIONE FINANZIARIA → sovrintende tutti i processi finanziari e della gestione del denaro, soprattutto i flussi di denaro FUNZIONE SICUREZZA → sovrintende tutti i processi di garanzia alla sicurezza dei dipendenti dell’aziende e dei beni prodotti FUNZIONE CONTABILITÀ → produce informazioni e registra tutto ciò che avviene sia all’interno dell’azienda sia all’esterno, essa è utile per chi gestisce l’azienda.

FUNZIONI MANAGERIA MANAGERIALI LI O DI MANAGEMENT FUNZIONE ORGANIZZAZIONE → attiene al presidio della macchina organizzatrice dell’azienda ed è fondamentale e trasversale FUNZIONE PROGRAMAZIONE → attiene a tutti i processi di pianificazione nel mediolungo termine e del budgeting (controllo gestione) FUNZIONE CONTROLLO → si divide in controllo di gestione ed in controllo interno (internal auditing) FUNZIONE LEADERSHIP → tale funzione si basa sull’autorevolezza, sul network relazionale sulla conoscenza e sull’ambizione del leader

INTELUAL AUDITING → Controllo del corretto comportamento di chi lavora in azienda secondo le regole economiche e aziendali.

LEADESHIP

PROGRAMAZIONE (funzione mangeriale)

ESECUTIVA (funzione operativa)

CONTROLLO (FUNZIONE MANAGERIALE)

LA COSTITUZIONE DI UNA DITTA INDIVIDUALE Le rilevazioni contabili vengono fatte in due modi: - CRONOLOGICAMENTE → libro giornale - SIMESTRALMENTE → libro mastro L’azienda si deve dotare di un sistema giuridico per potersi muovere all’interno del sistema economico e la forma giuridica più semplice è la ditta individuale, che vede come protagonista un privato che decide di intraprendere un’attività singola imprenditoriale. La contabilità generale studia i fatti amministrativi esterni, da un lato c’è l’azienda e dall’altro ci sono i portatori di capitale di rischio, chiamati così perché indicano la probabilità di perdere denaro. AZIENDE INDIVIDUALI → acquistano fattori produttivi, trasforma e combina tali fattori rendendoli migliori e poi essi sono venduti. AZIENDE MERCANTILI → acquistano fattori produttivi e li rivendono sul mercato senza apportare trasformazioni

L’acquisto dei fattori produttivi implica il concetto di costi, la vendita dei fattori produttivi implica il concetto di utili; aliquota ordinata=aliquota di imp...


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