Samaritani riassunto - pdf PDF

Title Samaritani riassunto - pdf
Course Etnomusicologia
Institution Università degli Studi di Milano
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SAMARITANI I samaritani sono radicati nell'immaginario occidentale per la loro presenza nel nuovo testamento. Tutti ricordano la parabola del buon samaritano riportata da Luca, con cui cristo illustrra come comportarsi verso il prossimo. C'è anche la parabola raccontata da Giovanni dell'incontro tra Cristo e la samaritana, il tutto avvenuto presso il pozzo di giacobbe, che ancora oggi esiste presso la citta di Nablus. Samaritano è anche il personaggio che Dante colloca nel girone dei fraudolenti dell'inferno ed è Simone il Mago da cui deriva la parola SIMONIA (compravendita di beni spirituali. Al di la di tutto questo i samaritani sono una comunità etnico-religiosa, con antichissime radici storiche. Molto importanti sono gli avvenimenti storici a partire dalla morte di Salomone e narrati nel primo libro dei Re. Le 12 tribù di isralele si separano e si crea il regno del Nord di Israele con capitale Sichem e poi Samaria, e il regno del Sud, Giuda con capitale Gerusalemme. Questa divisione avrà delle conseguenze, ovvero entrambi i regni saranno soggiogati da Assiri e Babilonesi. Il culto religioso dei samaritani ritenuto il più antico presente in Israele, è basato sul sacro testo della Torah e sulla centralità di Mosè. Il capo spirituale è il sommo sacerdote, che viene scelto in base al membro più anziano della famiglia dei sacerdoti, che sceocndo i samaritani discendono direttamente da Aronne fratello di Mosè e primo sacerdote. La versione samaritana della Torah scritta in alfabeto antico che è graficamente diverso da quello ebraico, ha numerose varianti, tra le quali spicca l'indicazione nel libro dell'Esodo in coda ai comandamenti, del monte Gerizim come luogo sacro di Dio. GERIZIM è il monte della benedizione dove viene costruito il primo altare da Abramo, ovvero la pietra su cui sta per compiere il sacrificio di Isacco. Giosuè rinnova l'alleanza e vi porta 12 pietre, simbolo delle 12 tribù di Israele. Questo monte ancora oggi è un luogo di pellegrinaggio, e nei pressi c'è ancora il pozzo scavato da Giacobbe, e la tomba del patriarca Giuseppe. Da secoli i samaritani vestiti di bianco, salgono sul monte Gerizim con i sacerdoti che trasportano la Torah e vi compiono il sacrificio cruento dell'uccisione delle pecore in occasione della Pasqua. Nella tradizione religiosa giudaica il lugo del sacrificio era il Tempio di Gerusalemme, i riti cruenti sono stati abbandonati per via della distruzione del tempio e della diaspora giudaica, e sono cadute in disuso le pratiche dei sacerdoti e dei levitie cosi è sorta la tradizione rabbinica. I samaritani invece non avendo mai riconosciuto la sacralità del tempio, ancora oggi come secoli fa compiono il scarifico con le varie funzioni dei sacerdoti. La popolazione dei samaritani oggi è molto ridotta rispetto a un tempo che era molto popolosa, oggi sono ben integrati nel moderno stato di Israele, con buoni contatti con i palestinesi, ancora oggi seguono rigidamente le norme della Torah anche quelle alimentari. La pratica musicale costituisce un elemento importante dell'identità della comunità samaritana, è una musica rigorosamente vocale in cui prevale la presenza maschile. Essa è strettamente legata ai momenti del culto, il suo nucleo centrale è sopratutto nella cantillazione e nell'ornamentazione melodica del testo sacro. Ricerche e studi fatti sul canto samaritano, mostrano tratti molto caratteristici nell'organizzazione formale dei canti. La loro pratica musicale presenta pochi poche similitudini con gli attuali repertori religiosi del mediterraneo, e quindi può essere ricondotta alla tradizione israelitica più antica. Uno dei momenti più importanti della parte musicale è quello di YOVAL MIKRATA (giorno della lettura), si tratta della cantillazione integrale della Torah, fatta dagli uomini della sinagoga in una performance policorale che dura senza interruzioni per oltre 17 ore. Quetsa performance musicale viene compiuta nei giorni prima della festa di shavuot, durante la quale si svolge un pellegrinaggio sul monte Gerizim. L'opera SAMARITANI intende costituire un percorso multiplo, che si snoda attraverso una serie di linguaggi sonori e visivi che tengono conto della possibilità espressiva dei mezzi contemporanei, vuole mettere insieme le forme di avanguardia più innovative con la rappresentazione di modelli

culturali e musicali locali, in una tensione continua tra i poli dell'antichità e del presente, del vocale e dello strumentale, della tradizione e della sperimentazione. L'opera ha diversi livelli: • INTIMO-INTROSPETTIVO dell'artista, che compie un percorso quasi autobiografico e il cui sguardo costituisce per lo spettatore un punto di mediazione. • PROTAGONISTI DELL'OPERA che danno testimonianza dei punti più importanti della realtà e dell'immaginario di questa popolazione, narrati spesso in episodi intrecciati. Quello allegorico, in cui rappresentazioni sonore e visive puntano a narrare i simboli fondamentali di questa cultura e poi quello puramente musicale, in cui entrano in rapporto dialettico i diversi mondi sonori dei linguaggi contemporanei e dell'antichità del canto samaritano, nonché una loro sintesi in una “nuova musica samaritana” in cui gli antichi stili fungono da tasselli per creare nuovi codici espressivi. Una parte molto importante per creare questa opera è stata la ricerca sul capo, con il supporto tecnologico del laboratorio di Etnomusicologia e Antropologia Visuale dell'Università di Milano. Gli obbiettivi sono stati la ricerca di materiale documentario sui samaritani e sulle loro tradizioni musicali e quello della sperimentazione con i cantori di possibili soluzioni espressive. Molto importanti sono stati gli incontri (alcuni virtuali) con le figure più rappresentative del panorama contemporaneo dei samaritani, tra questi ricordiamo il sommo sacerdote attualmente in carica Aarhon Ben Ab-Hisba, il vicario, il cantore Natanel Ben-Abraham Ha Cohen, l'anziano musicologo Avigdor Herzog pioniere degli studi sulla musica samaritana. Realmente presenti ivece sono lo studioso e divulgatore della cultura samaritana Benyamin Tsedaka e il cantore Yefet suo fratello. Monento centrale della ricerca è stato la documentazione di Yom Mikrata e della festa Shavuot (pasqua). Con l'episodio intitolato Gerizim si crea uno dei momenti di maggiore intensità anche grazie al ricordo dei luoghi santi antichi. Oggi il monte Gerizim come gia nei tempi antichi guarda il monte della maledizione l'Eival. La città di Neblus che si trova tera il monte Gerizin e l'Eival, sembra significare una città tra benedizioni e le tragiche maledizioni della miseria terrena....


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