02 Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane PDF

Title 02 Organizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane
Author Daniele DI MEO
Course Organizzazione e sviluppo delle risorse umane
Institution Università telematica Universitas Mercatorum di Roma
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Summary

1 La ricerca delle soluzioni ottime e universali è una caratteristica: a Delle teorie contingenti b Delle teorie classiche x c Delle teorie neo istituzionali d Della teoria dei costi di transazionea La teoria contingente x b L'organizzazione scientifica del lavoro c La teoria classica d La teoria de...


Description

Organizzazione e sviluppo delle risorse umane

ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE 1 La ricerca delle soluzioni ottime e universali è una caratteristica: a Delle teorie contingenti b Delle teorie classiche x c Delle teorie neo istituzionali d Della teoria dei costi di transazione 2 L'idea di organizzazione adatta ad alcune specifiche circostanze è coerente con: a La teoria contingente x b L'organizzazione scientifica del lavoro c La teoria classica d La teoria dei costi di transazione 3 Secondo Mintzberg, le due caratteristiche che identificano il concetto di organizzazione sono: a Ricerca dell'efficienza e soddisfazione dei lavoratori b Coerenza con il contesto sociale ed efficacia dei processi decisionali c Divisione del lavoro e coordinamento d Specializzazione ed efficacia dei processi decisionali 4 Secondo Taylor: a I lavoratori tendono a tenere alti i ritmi di lavoro b L'organizzazione è un sistema aperto c L'organizzazione è legittimata dal contesto sociale d I lavoratori tendono a tenere bassi i ritmi di lavoro

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5 Secondo Fayol, la funzione direzionale presenta due caratteristiche: a È specfica e concentrata b È specifica e diffusa c È universale e concentrata d È universale e diffusa x 6 Secondo la teoria dei costi di transazione di Williamson la scelta dei confini di un'organizzazione riguarda: a Le decisioni di make or buy x b La tecnologia da usare c L'ambiente d Il settore Page 1

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7 Uno dei fattori contingenti è: a L'ambiente x b La società c La risorsa umana d La produttività 8 I piani dell'azione organizzativa sono: a Processo, Disegno, Analisi x b Specializzazione, interdipendenze, coordinamento c Strategia, Struttura, Risorse Umane d Accentramento, decentramento, formalizzazione 9 Nella teoria neo-istituzionale uno dei concetti chiave è rappresentato da: a Isomorfismo x b Gerarchia c Diversificazione d Decentramento 10 Il tema delle relazioni umane è centrale nella teoria di: a Meyer e Rowan b Mayo x c Williamson d Taylor 11 L'organigramma è: La rappresentazione grafica di un modello organizzativo corrente o in a un certo momento storico b La rappresentazione grafica di un'unità organizzativa La rappresentazione grafica di una struttura organizzativa corrente o in c x un certo momento storico d La figura ideale di un modello 12 All'interno dell'organigramnma i rettangoli rappresentano: Le relazioni gerarchiche o funzionali tra i soggetti/unità che si a rappresentano b Sia le relazioni gerarchiche che i reparti c Solo le unità organizzative d Enti, organi, unità organizzative o reparti x 13 All'interno dell'organigramnma le linee rappresentano: Le relazioni gerarchiche o funzionali tra i soggetti/unità che si a x rappresentano b Enti, organi, unità organizzative o reparti c Solo le unità organizzative d Sia le relazioni gerarchiche che i reparti Page 2

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14 Quale struttura è caratterizzata da un controllo basso: a Meccanicistica b Organicistica c Sia meccanicistica che organicistica d Nessuna

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15 Quale struttura è caratterizzata da uno spazio di interazione alto: a Meccanicistica b Organicistica c Sia meccanicistica che organicistica d Nessuna 16 Il modello delle 7S è caratterizzato da: a Sette caratteristiche b Sette staff c Sette unità operative d Sette livelli gerarchici 17 Una delle componenti del modello delle 7S è: a Nucleo operativo b Vertice strategico c Unità organizzativa d Il sistema operativo 18 La supervisione diretta è il principale meccanismo di coordinamento del modello: a A progetto b A matrice c Semplice d Funzionale

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19 Nel modello semplice la parte fondamentale dell'organizzazione è: a Lo staff b Il vertice strategico c Il nucleo operativo d La linea intermedia 20 Il fattore situazionale che caratterizza il modello sempliceè: a Solo per le aziende di piccole dimensioni b Solo se c'è un ambiente semplice c Anche per le aziende giovani d Anche per le aziende di grandi dimensioni

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21 I compiti di lavoro possono essere analizzati e distinti in base a quattro dimensioni: La complessità, le caratteristiche, i requisiti e le relazioni di a interdipendenza b La natura, le caratteristiche, i requisiti e le relazioni di interdipendenza

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c La natura, le caratteristiche, i requisiti e gli scambi d La natura, le caratteristiche, il numero e le relazioni di interdipendenza 22 Strettamente collegate alla natura dei compiti sono le caratteristiche, sinteticamente articolabili in termini di: a Durata e ripetitività; complessità b Frequenza e ripetitività; complessità c Durata e ripetitività; numero d Durata e ripetitività; frequenza 23 La mansione è molto specializzata orizzontalmente quando: a E' costituita da pochi compiti b E' costituita da molti compiti c Si ha una grande autonomia sui compiti svolti d Si ha poca autonomia sui compiti svolti 24 La mansione è molto specializzata verticalmente quando: a E' costituita da pochi compiti b E' costituita da molti compiti c Si una grande autonomia sui compiti svolti d Si ha poca autonomia sui compiti svolti 25 Le mansioni professionali sono caratterizzate da: a Specializzazione verticale alta e orizzontale bassa b Specializzazione verticale bassa e orizzontale bassa c Specializzazione verticale alta e orizzontale alta d Specializzazione verticale bassa e orizzontale alta 26 Le mansioni manageriali di alto livello sono caratterizzate da: a Specializzazione verticale alta e orizzontale bassa b Specializzazione verticale bassa e orizzontale bassa c Specializzazione verticale alta e orizzontale alta d Specializzazione verticale bassa e orizzontale alta 27 Le mansioni non qualificate sono caratterizzate da: a Specializzazione verticale alta e orizzontale bassa b Specializzazione verticale bassa e orizzontale bassa c Specializzazione verticale alta e orizzontale alta d Specializzazione verticale bassa e orizzontale alta Page 4

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28 Le mansioni manageriali di basso livello sono caratterizzate da: a Specializzazione verticale alta e orizzontale bassa b Specializzazione verticale bassa e orizzontale bassa c Specializzazione verticale alta e orizzontale alta d Specializzazione verticale bassa e orizzontale alta 29 La Formalizzazione del comportamento si attua attraverso: Descrizione della mansione, specificazione del flusso di lavoro, a definizione delle regole b Descrizione dei compiti, specializzazione orizzontale, definizione delle regole Descrizione delle attività, specializzazione verticale, definizione delle c regole d Esclusivamente attraverso la standardizzazione 30 La Formalizzazione è più agevole in presenza di: a Attività poco varie e molto variabili b Attività complesse c Attività sperimentali d Attività semplici e brevi 31 I comportamenti individuali dipendono: a Dalla situazione e dai tratti profondi della persona b Esclusivamente dalle caratteristiche della situazione c Dalla strategia aziendale d Esclusivamente dalle caratteristiche dei singoli individui 32 I comportamenti producono conseguenze: a Che hanno effetti solo intenzionali b Che hanno effetti sia intenzionali che non intenzionali c Che hanno effetti esclusivamente non intenzionali d Prive di effetti di natura organizzativa

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33 Il comportamento organizzativo è un campo di studi che analizza: a Le dinamiche delle popolazioni organizzative b Il rapporto tra strategia aziendale e le politiche di gestione delle risorse umane c La relazione tra l'organizzazione e l'ambiente Ciò che le persone fanno all'interno delle organizzazioni e in che modo i d loro comportamenti influenzano le performance individuali e x dell'organizzazione nel suo complesso

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34 La personalità rappresenta: a Una chiave di lettura della relazione tra organizzazione e ambiente Il modo attraverso il quale l'individuo interagisce con altri membri di un gruppo c La dimenzione inconscia del comportamento individuale L'insieme relativamente stabile delle caratteristiche psicologiche di una d persona 35 La socializzazione é un processo attraverso il quale: a L'individuo apprende le modalità di gestione del conflitto b L'individuo si pone in relazione con l'ambiente L'individuo impara e acquisisce valori, atteggiamenti e opinioni, c accettando i comportamenti legati a una cultura, a una società, o a un gruppo d L'individuo apprende i contenuti basilari della mansione 36 Le teorie motivazionali del contenuto si basano sull'analisi: a Delle cause che originano il comportamento b Delle caratteristiche psicologiche degli individui c Del grado di interazione all'interno del gruppo d Degli elementi esterni che interferiscono con l'organizzazione 37 Le teorie motivazionali del processo: a Classificano i principali comportamenti del gruppo b Identificano le principali variabili psicologiche dell'individuo c Analizzano i processi decisionali sottostanti la motivazione d Descrivono le principali variabili organizzative 38 Nella teoria di Maslow: La motivazione si sviluppa secondo una scala gerarchica di cinque a livelli predefiniti di bisogni La motivazione si sviluppa secondo una scala gerarchica di cinque b livelli predefiniti di desideri La motivazione si sviluppa secondo una scala gerarchica di tre livelli c predefiniti di aspirazioni La motivazione si sviluppa secondo una scala gerarchica di quattro d livelli predefiniti di mansioni b

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39 Nell'ambito della teoria di Herzberg, tra i fattori motivanti vi sono: a Le procedure, l'ambiente fisico di lavoro, lo stile di supervisione La strategia aziendale, la sicurezza del posto di lavoro, lo stile di b leadership Il raggiungimento dei risultati, i contenuti del lavoro, il livello di c responsabilità, le possibilità di promozione ed avanzamento x professionale La componente fissa della retribuzione, il clima organizzativo, il livello di d conflittualità 40 Secondo la teoria del goal setting: Gli obiettivi devono essere semplici e ripetitivi poiché le persone si a impegnano di più nelle attività facili rispetto a quelle difficili Sia obiettivi semplici che obiettivi complessi consentono di motivare b correttamente gli individui Gli obiettivi devono essere difficili e sfidanti poiché le persone si c impegnano di più nelle attività difficili rispetto a quelle facili x Gli obiettivi non hanno alcun effetto nel determinare la motivazione d degli individui 41 Il gruppo rappresenta: a Un livello organizzativo inferiore all'individuo e all'azienda b Un livello organizzativo superiore all'individuo e all'azienda c Un livello organizzativo intermedio tra l'individuo e l'azienda x d Un livello organizzativo indipendente rispetto all'individuo e all'azienda 42 I gruppi informali possono essere definiti: Come una rete di relazioni personali e sociali non stabilite o richieste a dall'organizzazione Come una rete di relazioni personali e sociali stabilite o richieste b dall'organizzazione c Come un insieme di individui che hanno obiettivi diversi d Come un insieme di individui che hanno obiettivi simili

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43 La definizione di gruppo formale si basa su: a

L'assegnazione di uno specifico obiettivo organizzativo, la designazione x formale dei partecipanti e lo svolgimento regolare dell'attività assegnata

La partecipazione alle riunioni, la designazione formale dei partecipanti e lo svolgimento regolare dell'attività assegnata La designazione formale dei partecipanti e la mancanza un obiettivo c specifico d L'assegnazione e il raggiungimento di uno specifico obiettivo organizzativo 44 Rientrano tra i gruppi permanenti: a I team funzionali x b Le task-force c Le riunioni d I project manager 45 I circoli di qualità sono: a Gruppi temporanei x b Gruppi permanenti c Gruppi semi-autonomi d Gruppi di alto profilo 46 I gruppi di reengineering sono: a Di integrazione x b Strutturali c Gruppi semplici d Gruppi trasversali b

47 I limiti dimensionali che in termini operativi vengono generalmente indicati per il buon funzionamento di un gruppo non superano: a I 1-5 componenti b I 20-25 componenti c I 8-18 componenti d I 10-15 componenti 48 I gruppi più numerosi presentano: a Minore ricchezza e specializzazione dei contributi b Maggiore ricchezza e specializzazione dei contributi c Migliore coordinamento e specializzazione dei contributi d Maggiore ricchezza e bassa specializzazione dei contributi

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49 I gruppi semi-autonomi sono gruppi: a Di integrazione e temporanei b Strutturali e temporanei c Di integrazione e permanenti d Strutturali e permanenti 50 I comitati sono gruppi: a Di integrazione e temporanei b Strutturali e temporanei c Di integrazione e permanenti d Strutturali e permanenti 51 L'organizzazione è: Un'entità sociale, guidata da obiettivi, progettate come sistemi/insiemi a di attività deliberatamente strutturate e coordinate che non interagiscono con l'ambiente esterno Un'entità sociale, senza obiettivi, progettate come sistemi/insiemi di b attività deliberatamente strutturate e coordinate che interagiscono con l'ambiente esterno Un'entità sociale, guidata da obiettivi, progettate come sistemi/insiemi c di attività deliberatamente strutturate e coordinate che interagiscono con l'ambiente esterno Un'entità sociale, senza obiettivi, progettate come sistemi/insiemi di d attività deliberatamente strutturate e coordinate che non interagiscono con l'ambiente esterno 52 Un'organizzazione è costituita da: Da un gruppo di persone con ruoli e funzioni diverse formalmente unite a per raggiungere uno o più obiettivi comuni Da singole persone con ruoli e funzioni diverse formalmente non b interagenti Da un gruppo di persone con ruoli e funzioni diverse per raggiungere c obiettivi individuali Da un gruppo di persone con ruoli e funzioni uguali formalmente unite d per raggiungere uno o più obiettivi comuni 53 L'approccio lineare alla gestione prevede il seguente ordine di attività: a Struttura-gestione delle risorse umane b Strategia-struttura-gestione delle risorse umane c Gestione delle risorse umane-strategia-struttura d Struttura-strategia

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54 L'approccio interdipendente alla gestione prevede: a L'influenza dell'ambiente b L'influenza della sola struttura c Gestione delle risorse umane-strategia-struttura d Struttura-gestione delle risorse umane 55 L'approccio evolutivo alla gestione prevede che: a L'influenza della sola struttura b L'organizzazione è un sistema che apprende c Struttura-gestione delle risorse umane d Gestione delle risorse umane-strategia-struttura 56 L'approccio evolutivo alla gestione prevede che: a L'ambiente influienza ed è influenzato b L'influenza della sola struttura c Struttura-gestione delle risorse umane d Gestione delle risorse umane-strategia-struttura 57 La gestione strategica delle RU richiede: a Struttura-gestione delle risorse umane b Una coerenza solo tra gestione delle RU e amministrazione c Gestione delle risorse umane-strategia-struttura d Una coerenza tra gestione delle RU e strategia 58 Le abilità individuali sono: a Skills b Risorse c Capacità d Azioni 59 Le acapacità sono: a Ad esempio quelle organizzative b Solo quelle manageriali c Skills d Abilità 60 Le core competences sono: a Relazione intertemporale tra risorse e core competences b Abilità Capacità dell'impresa di combinare e coordinare competenze c individuali, skill e risorse per creare vantaggio competitivo d Skills

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61 Definire la strategia di gestione delle RU significa: Considerare che: una buona gestione delle RU impatta sulla a generazione del vantaggio competitivo aziendale Rispondere alla domanda: qual è l'effetto delle attività di gestione delle b x RU sulla performance aziendale Rispondere alla domanda: qual è l'efficazia della performance c aziendale Considerare che: una buona gestione delle RU non impatta sulla d generazione del vantaggio competitivo aziendale 62 Determinare l'ipotesi di fondo della definizione della strategia di gestione delle RU significa: Considerare che: una buona gestione delle RU impatta sulla a x generazione del vantaggio competitivo aziendale Rispondere alla domanda: qual è l'effetto delle attività di gestione delle b RU sulla performance aziendale Rispondere alla domanda: qual è l'efficazia della performance c aziendale Considerare che: una buona gestione delle RU non impatta sulla d generazione del vantaggio competitivo aziendale 63 Le prospettive di analisi possono essere: a Solo contingenti b Anche delle configurazioni x c Solo universalistiche e contingenti d Anche delle azioni 64 La DRU come servizio strategico contribuisce a: a Definire solo la strategia Considerare che: una buona gestione delle RU non impatta sulla b generazione del vantaggio competitivo aziendale Considerare che: una buona gestione delle RU non impatta sulla c generazione del vantaggio competitivo aziendale d Definire il sistema valoriale x 65 Nel modello di Ulrich: La business partner lavora per processi con orientamento di lungo a x periodo La business partner lavora per processi con orientamento di breve b periodo La business partner lavora per persone con orientamento di breve c periodo La business partner lavora per persone con orientamento di lungo d periodo Page 11

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66 Nel modello di Ulrich: a L'agente di cambiamneto lavora per processi con orientamento di lungo periodo L'agente di cambiamneto lavora per processi con orientamento di breve b periodo L'agente di cambiamneto lavora per persone con orientamento di breve c periodo d L'agente di cambiamneto lavora per persone con orientamento di lungo x periodo 67 Nell'amministrazione del personale come funzione la task è: a Curare gli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro x b Attuare il processo di segmentazione c Organizzare d Attuare gli struemnti 68 Nell'amministrazione del personale come funzione i clienti consiste in: a Curare gli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro b Attuare il processo di segmentazione x c Organizzare d Attuare gli struemnti 69 Nell'amministrazione del personale come funzione misurare la performance è: a Curare gli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro b Attuare il processo di segmentazione c Attuare la leggittimità normativa e la correttezza amministrativa x d Organizzare 70 Nella gestione del personale come direzione strategica la task è: a Attuare il processo di segmentazione b Curare gli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro c Curare gli aspetti amministrativi del rapporto di lavoro Definire le politiche del personale e offrire alla line i supporti tecnici per d x implementarle 71 Nel ciclo del valore delle RU: a Al centro del modello interagiscono due catene del valore b Al centro del modello interagiscono tre catene del valore x c Al centro del modello interagiscono le relazioni d Non c'è nulla

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72 Nel ciclo del valore delle RU: a Le persone rappresentano un elemento essenziale b Le persone rappresentano l'unico elemento essenziale c La valorizzazione non è presente d Le relazioni rappresentano l'unico elemento essenziale 73 Le persone sono raporesentate da: a I...


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